(Minghui.org) Le guardie della prigione di Sihui per evitare che il signor Huang Huajie gridasse: «La Falun Dafa è buona», lo hanno tenuto a testa in giù e gli hanno sbattuto la testa contro il pavimento. Il praticante ha subito gravi ferite ed è stato ricoverato in ospedale. La sua famiglia fa appello alla comunità internazionale per salvarlo.

L'11 marzo 2016 Huang, ex perito agrario del governo proveniente dalla contea del Jiedong, è stato arrestato per la sua fede nella Falun Dafa, una pratica per la mente ed il corpo nota anche come Falun Gong, che viene perseguitata dal Partito comunista cinese dal luglio 1999. Il suo arresto è avvenuto due settimane dopo essere sfuggito già a un tentativo di arresto di gruppo avvenuto il 25 febbraio solo perché nel momento che è arrivata la polizia non si trovava in casa, ma gli agenti dopo aver monitorato il suo cellulare lo hanno trovato a casa di un altro praticante e lo hanno arrestato.

Il 1° novembre 2016 Huang è stato processato dal tribunale distrettuale del Rongcheng e condannato a cinque anni e cinque mesi di reclusione.

Dopo che è stato portato nel carcere del Sihui le guardie hanno ordinato ai detenuti di picchiarlo spesso fino a farlo sanguinare dal naso e dalla bocca.

Per protestare contro i pestaggi l’uomo gridava spesso: «La Falun Dafa è buona» ma le guardie lo tenevano a testa in giù e gli sbattevano la testa contro il pavimento per metterlo a tacere. Per evitare che altri detenuti vedessero le torture, le guardie hanno ordinato loro di restare in cella a guardare la TV, ma nonostante abbiano alzato il volume molti detenuti sentivano ancora la testa del praticante che batteva contro il pavimento.

L’uomo lavorava come perito agrario per la contea del Jiedong ma dopo che il regime comunista cinese ha ordinato la persecuzione nel luglio 1999, si è recato a Pechino il 14 novembre per appellarsi al diritto di praticare il Falun Gong ma è stato arrestato e detenuto per quindici giorni.

Il 20 settembre 1999 è stato uno dei primi praticanti ad essere stato licenziato per aver praticato il Falun Gong e anche uno dei primi a cui, l'8 aprile 2000, è stata revocata l'adesione al Partito comunista cinese.

Più volte tra il 2000 e il 2001 Huang è stato arrestato e detenuto e la sua casa è stata saccheggiata. Nel gennaio 2002 è stato condannato a due anni presso il campo di lavoro forzato.

Successivamente, il 17 aprile 2004, si è recato a Pechino per appellarsi al diritto di praticare il Falun Gong ed è stato condannato a sei anni di carcere; nella prigione del Meizhou è stato torturato, confinato in una cella di isolamento, alimentato forzatamente e gli sono stati iniettati farmaci sconosciuti. Le torture comprendono venire appeso per i polsi, percosse con bastoni elettrici e la privazione del sonno. L’uomo è stato rilasciato nel 2010.

L'ufficio 610 locale, un'agenzia extralegale incaricata di perseguitare il Falun Gong, lo ha arrestato il 20 luglio 2012 e portato in un centro per il lavaggio del cervello per poi rilasciarlo due mesi dopo.

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