(Minghui.org) Quattro residenti di Luzhou, della provincia dello Sichuan, dopo due udienze sono in attesa di un verdetto, per la loro fede nel Falun Gong, una disciplina mente-corpo che dal 1999 è perseguitata dal regime comunista cinese.
Il 2 agosto dell’anno scorso è stata arrestata la signora Gou Zhengqun. Le altre tre praticanti, tra cui Deng Wanying, Lei Huanying e Luo Taihui, sono state arrestate il 21 agosto. Nell’ultimo anno tutte loro sono state detenute presso il Centro di Naxi.
Prima udienza
Il 13 luglio di quest’anno durante la prima udienza delle quattro donne presso il tribunale della contea di Lu, il giudice non ha permesso alle famiglie di assistere al processo, e nemmeno di guardare la diretta streaming nell'atrio del palazzo di giustizia. Ad un membro della famiglia di una praticante è stato detto che si trattava di un'udienza segreta, e che nessuna informazione era disponibile al pubblico.
Gli avvocati di Luo e di Lei hanno dichiarato l’innocenza delle loro clienti. Sostenendo che nessuna legge ha mai criminalizzato il Falun Gong in Cina, e che la libertà di credo e di parola sono diritti fondamentali tutelati dalla legge. Hanno sottolineato che non ha importanza quanto materiale del Falun Gong avevano a casa o abbiano dato per strada, in quanto non hanno violato alcuna legge.
Gli avvocati hanno messo in evidenza diverse violazioni commesse dalla polizia nella gestione dei casi, tra cui il saccheggio delle loro abitazioni senza indossare l'uniforme della polizia, la mancata partecipazione di almeno due agenti durante il saccheggio come richiesto dalla legge, la mancata presentazione dei documenti d'identità e del mandato di perquisizione, e per finire la mancata fornitura di una lista degli oggetti confiscati.
Tra gli oltre quaranta testimoni elencati dalla polizia, nessuno di loro si è presentato in tribunale per accettare il controinterrogatorio, né ha articolato nelle sue testimonianze scritte ciò che gli agenti hanno fatto nello specifico. Le foto e i videoclip usati come prove dell'accusa, non hanno mostrato cosa stavano facendo gli agenti per le presunte "attività criminali".
Tra le altre prove contro gli agenti vi sono le foto dei libri e dei materiali del Falun Gong, ma nessuna di esse è stata presentata durante l'udienza. Gli avvocati hanno esortato il pubblico ministero a presentare tali materiali in tribunale, in modo da poterli esaminare insieme per verificare se contenessero contenuti illegali come presunti.
Sia Luo che Lei hanno anche testimoniato in loro difesa, raccontando i benefici che hanno avuto dalla pratica del Falun Gong, sia fisicamente che mentalmente. Si sono dichiarate non colpevoli e hanno chiesto di essere assolte.
Le altre due praticanti Deng e Gou, erano rappresentate dagli avvocati nominati dal tribunale, tra l’altro mai incontrati prima dell'udienza, sono stati incaricati dalle autorità di presentare una dichiarazione di colpevolezza. La famiglia di una praticante ha sentito uno degli avvocati dire che non aveva nemmeno letto attentamente il documento del caso prima dell'udienza.
Seconda udienza
Il 15 settembre scorso il tribunale della contea di Lu ha tenuto una seconda udienza. Il procuratore ha aggiornato l'atto d'accusa e ha aggiunto alcune copie del materiale che si presume sia stato distribuito dalle praticanti. Ha anche riprodotto un nuovo videoclip sulle praticanti, registrato dalla telecamera di sorveglianza. Ma gli avvocati hanno continuato a sostenere che il video non mostrava alcuna attività illegale, che le loro clienti stavano facendo.
Gli avvocati hanno ripetuto la loro argomentazione difensiva, secondo cui la persecuzione contro il Falun Gong non ha alcuna base legale, e nessuna delle prove presentate in tribunale poteva dimostrare quale legge abbiano violato, o quali danni abbiano causato ad altri o alla società.
In seguito Deng ha testimoniato in sua difesa, specificando come la pratica del Falun Gong abbia migliorato la sua salute dandole una spinta in più. Luo invece ha affermato che praticare il Falun Gong può migliorare la salute, e non fa del male a nessuno. Tutte e quattro le praticanti si sono dichiarate non colpevoli per aver praticato la loro fede. Ora stanno aspettando i verdetti nel centro di detenzione.
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