(Minghui.org) In un recente discorso tenutosi il 23 settembre al Campidoglio del Wisconsin, il segretario di Stato americano, Mike Pompeo, ha descritto come il Partito Comunista Cinese (PCC) si sia infiltrato nella società occidentale attraverso varie associazioni. Queste organizzazioni mascherate da nomi benevoli, operano attraverso il Dipartimento del Lavoro del Fronte Unito Cinese per raggiungere lo scopo della propaganda, che è una delle tre ‘armi magiche’ del PCC, termine coniato da Mao Zedong come anche: la ‘lotta di classe armata’ e la ‘costruzione del partito’.

A causa dell’espansione del potere totalitario del PCC, la comunità internazionale si è irritata al punto che molti Paesi hanno adottato misure per ritenere responsabile il regime. In risposta, il PCC ha intensificato la sua macchina di propaganda interna nel tentativo di rafforzare il legame col popolo e di ritardare il suo destino ormai segnato. I cittadini cinesi, tuttavia, hanno individuato e riconosciuto tale mossa, da come si può dedurre dagli esempi descritti di seguito.

Se si indaga più a fondo, si scopre che il PCC, contrariamente a quanto egli stesso sostiene di essere, ovvero il “salvatore del popolo cinese”, ha sempre usato tutte le risorse per sfruttarlo e danneggiarlo. Questo è chiaramente evidente nella questione del Falun Gong, dove pacifici e innocenti praticanti affrontano tutt’ora la persecuzione più brutale di sempre perché sostengono la loro fede.

Cosa sostiene il PCC

L’episodio seguente lascia intravedere come spesso viene presentata la propaganda del PCC.

Quando l’attuale leader del PCC, Xi Jinping, il 16 settembre si è recato in visita nella provincia di Hunan, si è recato in un museo nella città di Chenzhou dove era esposta una mezza coperta e ha raccontato la storia di un soldato, che nel 1934 durante la Lunga Marcia (quando l’Armata Rossa del PCC si è ritirata dall’inseguimento dell’esercito del Kuomintang), aveva tagliato a metà la sua coperta e l’aveva data a un abitante del villaggio. Xi ha promesso che il PCC anche ai giorni nostri avrebbe potuto ancora condividere una coperta con la gente per superare i giorni difficili.

Alcuni utenti della rete, stanchi delle brutalità e delle menzogne del PCC, hanno lasciato commenti sarcastici su questa notizia:

“Non voglio una mezza coperta. Che ne dite di restituirmi la mia casa che è stata demolita con la forza?” La demolizione forzata (qiangchai) è diventata frequente in tutta la Cina; negli ultimi anni i funzionari locali distruggono le case, con o senza il consenso dei proprietari, per portare avanti progetti di sviluppo urbano. Secondo la legge cinese, tutte le terre appartengono al Paese (in altri termini, al PCC).

Lo stesso giorno in cui Xi ha visitato il museo, la piattaforma Weibo (un noto social media) ha riportato che Shi Fenggang, un funzionario del villaggio di Shifeng nel distretto Fengtai di Pechino, è stato condannato all’ergastolo per corruzione. Gli investigatori avevano trovato in casa di Shi 7,2 milioni di yuan (circa 1,1 milioni di dollari) in contanti, più 31 chilogrammi di lingotti del valore di 1,9 milioni di dollari. La gente era sorpresa di apprendere che un funzionario di villaggio potesse accumulare così tanta ricchezza; lo scrittore di Hong Kong, Yan Chungou, ha scritto: “Tieni quella mezza coperta per te, ma ti prego, collabora con il funzionario corrotto del villaggio per restituire il denaro che ha spremuto alla gente”.

Yuan Bin, un famoso dissidente cinese che vive negli Stati Uniti, ha detto che la storia presentata da Xi molto probabilmente è stata inventata in modo simile ad altre propagande del PCC. Ha aggiunto: “Anche se la storia è accaduta, non può comunque giustificare la legittimità del PCC”.

“Nei primi tempi della fondazione del PCC, molti giovani sono stati ingannati dalla teoria del comunismo. Con la semplice speranza di aiutare la gente comune, si sono uniti al regime persone di buon cuore come quelle che probabilmente avrebbero potuto fare cose simili” [condividere una coperta], ha scritto Yuan. “Ma tali azioni individuali, anche se fossero reali, non potrebbero rappresentare ciò che il PCC è realmente”.

Il Partito, per mantenere il suo potere, seleziona solo le figure più brutali e totalitarie come suoi leader e ne sono la prova il sequestro forzato di proprietà private e l’uccisione dei proprietari, così come le innumerevoli tragedie avvenute sia prima sia dopo che il PCC prendesse il potere in Cina.

La realtà a Chenzhou

C’è un detto nella Cina moderna: “In passato i banditi vivevano in montagne remote; oggi vestono le uniformi della polizia”. La polizia dovrebbe servire il popolo, ma è diventata l’arma del PCC per attaccare delle persone innocenti durante la persecuzione del Falun Gong. Nella città di Chenzhou, che Xi ha visitato, molti praticanti del Falun Gong sono stati presi di mira e arrestati illegalmente per la loro fede. Qui di seguito alcuni esempi.

Rapina di stampo mafioso

Il signor Li Muduo, ex dipendente della Suxian Industrial and Commercial Bank, era di salute cagionevole fin dall’infanzia. Dopo aver iniziato a praticare il Falun Gong, non solo è guarito dalle sue numerose malattie, ma è diventato anche un cittadino migliore perché segue i principi di Verità, Compassione e Tolleranza. Durante una grande alluvione nel 1998, ha donato 3.000 yuan (circa 380 euro) ed è stato elogiato dai funzionari locali. Quando è scoppiato un incendio in una montagna vicina, si è offerto volontario per salvare le persone bloccate.

Dopo che nel luglio 1999 è iniziata la persecuzione del Falun Gong tuttavia, il signor Li, nel 2000, è stato incarcerato per tre mesi e la sua casa è stata saccheggiata due volte. La polizia ha sequestrato il contante e il suo libretto di deposito in banca; hanno fatto delle foto a lui e a sua moglie e successivamente con l’ausilio di documenti d’identità falsi, hanno prelevato denaro dai conti bancari della coppia.

Quando nel 2001 il signor Li si è recato nuovamente a Pechino per chiedere giustizia per il Falun Gong, gli agenti l’hanno preso, portato in un campo di lavoro ed è stato detenuto per un anno. Il suo datore di lavoro in seguito l’ha licenziato, lasciando la sua famiglia in condizioni di povertà.

La signora Fan Liying, una maestra d’asilo del distretto di Beihu, ha imparato ad essere una persona migliore grazie agli insegnamenti del Falun Gong e trattava i bambini con gentilezza. Tuttavia, è stata trattenuta dieci volte e retrocessa di posizione, per la sua fede. L’ex insegnante è diventata una babysitter e dopo una donna delle pulizie. Tra tagli di stipendio e multe inflitte dalla polizia, ha perso 110.000 yuan (circa 14.000 euro).

Moglie imprigionata per aver cercato giustizia per la morte del marito

La signora Li Jumei, una maestra di 63 anni della scuola elementare di Jiahe, nella contea di Chenzhou, soffriva di un tumore alle ossa. Senza soldi per le cure mediche e a causa del dolore ha tentato il suicidio più volte: si è gettata su un binario della ferrovia, si è buttata in un fiume e ha ingoiato una grande quantità di sonniferi. Fortunatamente, è stata salvata tutte e tre le volte.

Tre mesi dopo aver iniziato a praticare il Falun Gong, la signora Li è guarita completamente. Il personale medico è rimasto senza parole e le hanno chiesto una copia dello Zhuan Falun, il libro principale del Falun Gong. Dopo la sua guarigione anche il marito della signora Li, il signor Guo Huisheng, che lavorava presso l’ufficio legale di Jiahe, ha iniziato a praticare il Falun Gong e anche lui è stato beneficiato da questa pratica che l’ha reso un lavoratore migliore e più coscienzioso.

Il signor Guo nel 1999, dopo che la persecuzione è iniziata, è stato arrestato e portato in un campo di lavoro. Anche la signora Li è stata arrestata sei volte e portata in un campo di lavoro per due volte. Le perdite economiche subite dalla coppia ammontano a oltre 100.000 yuan (circa 13.000 euro). Durante la detenzione, la signora Li ha subito più di una decina di modi diversi di torture fisiche e mentali. Inoltre, nel marzo 2000 è stata portata in un centro per il lavaggio del cervello e nell’agosto dello stesso anno ha subito un’altra detenzione e altre multe.

Nel luglio 2009 dopo che il signor Guo ha esortato Xi Xiaogang, capo della polizia della contea di Lanshan, a non perseguitare il Falun Gong, è stato picchiato da una squadra di agenti guidata dall’istruttore politico Hu Yonghui che ha lasciato il signor Guo insanguinato dappertutto e privo di conoscenza. Senza i proprietari in casa, gli agenti hanno saccheggiato l’appartamento due volte, rubando molte borse contenenti loro effetti personali.

Il 12 ottobre 2009, il signor Guo è morto a 52 anni, lasciando due figlie e i genitori ottantenni.

Nel giugno 2015, la signora Li ha presentato una denuncia penale alla Corte suprema cinese, denunciando l’ex leader del PCC, Jiang Zemin, per aver dato il via alla persecuzione e per la morte del marito. Nell’ottobre 2015, è stata arrestata e successivamente condannata a 7 anni di carcere.

Violazione delle procedure legali

Lei Anxiang, un praticante di 70 anni, il 31 ottobre 2019, è stato processato presso il tribunale di Beihu. Non c’erano avvocati a difenderlo e non gli è stato permesso di difendersi da solo.

Il processo si è svolto in segreto presso una piccola stanza dell’ospedale militare n. 198. Dopo che sua moglie e sua figlia hanno risposto ad alcune domande di base, il pubblico ministero ha incluso il materiale informativo del Falun Gong confiscato da casa sua come prova contro di lui. Sebbene non ci fosse una base legale per condannarlo, il procuratore ha disposto due anni di carcere.

Il giudice Luo Hongrong ha condannato il signor Lei a tre anni e il 12 novembre 2019 gli ha inflitto una multa di 5.000 yuan (circa 600 euro). Lei ha fatto appello, ma è stato respinto.

Quasi cremato vivo

Lei Jingxiong, 24 anni, praticante della contea di Jiahe, è stato arrestato il 18 agosto 2004. Gli agenti di polizia lo hanno picchiato duramente intorno alle ore 16.00; quella sera era ancora privo di conoscenza e la polizia, quindi, l’ha portato in un crematorio.

Poco prima che il signor Lei venisse cremato, una guardia donna ha notato che si muoveva un po’.

“È ancora vivo, non possiamo bruciarlo”, ha suggerito la guardia.

“È quasi andato! E noi siamo pronti. Perché no?”, insistevano altri agenti.

Ma la guardia è stata irremovibile e il signor Lei è sopravvissuto.