(Minghui.org) A partire dall'agosto scorso, le autorità del Jiansanjiang hanno molestato i praticanti del Falun Gong come parte di una campagna nazionale chiamata "Zero-out", uno sforzo concertato per costringere i praticanti che sono sulle liste nere del governo a rinunciare alla loro fede.

Alla Qianjin Farm, una delle fattorie statali del Jiansanjiang, le autorità hanno minacciato otto praticanti di interrompere l’erogazione della loro pensione, di far licenziare i loro figli e di non far ammettere i loro nipoti all'università. Tra loro, anche due praticanti che non vivono nella zona hanno ricevuto la visita dei funzionari e sono stati minacciati.

Funzionari: «Abbiamo molti modi per trattare con te»

Il 30 agosto, diversi funzionari del Partito Comunista Cinese (PCC) hanno fatto visita al praticante del Falun Gong Liu Shiying e gli hanno chiesto di firmare una dichiarazione nella quale avrebbe affermato di non praticare più il Falun Gong, ma Liu ha rifiutato categoricamente. Quando sono tornati il giorno successivo ed il giorno seguente ancora, il praticante ha rifiutato di aprire loro la porta. Allora i funzionari gli hanno interrotto l’erogazione dell’energia elettrica e dell'acqua.

Pochi giorni dopo sono ritornati e gli hanno fatto di nuovo la stessa richiesta minacciandolo: «Se ti rifiuti di firmare il documento, tutto ciò che dobbiamo fare è una telefonata e tua figlia perderà il lavoro. Inoltre possiamo anche interrompere la tua pensione. Abbiamo molti modi per trattare con te».

Vicino di casa: «Coloro che praticano il Falun Gong sono tutte brave persone»

La mattina del 3 settembre, più di una dozzina di persone in sei auto si sono fermate a casa di Yu Songjia. Uno dei funzionari gli ha detto: «Il nostro lavoro è di farti firmare le dichiarazioni di garanzia e registrare un video mentre rinunci al Falun Gong. Non mi importa se dopo continui a praticare il Falun Gong a casa. Una volta fatto questo, non ti faremo più pressione, altrimenti dobbiamo continuare a ritornare».

Yu ha cercato di chiarire i fatti riguardo al Falun Gong, ma loro si sono rifiutati di ascoltare. Un vicino di casa si è avvicinato e ha rimproverato i funzionari: «Yu è una brava persona. Coloro che praticano il Falun Gong sono tutte brave persone. É assurdo; siete così in tanti a minacciarlo, se fosse qualcun altro, sarebbe spaventato a morte!».

Sospeso senza retribuzione

Lu Chuan'gang lavora all'ospedale della Qianjin Farm. Il 7 settembre è stato convocato nell'ufficio dell'amministratore dell'ospedale ed il segretario del partito dell'ospedale, Zhou Wenge, gli ha detto: «Devi scrivere e firmare una dichiarazione di garanzia e farti scattare una foto. Se la firmi, il tuo nome verrà rimosso dall'elenco ed in futuro i tuoi figli non avranno problemi nel frequentare la scuola o nell'arruolarsi nell'esercito. Se non lo fai, non sarai nemmeno più in grado di prendere un treno o di viaggiare in aereo. I tuoi figli saranno i tuoi garanti».

Zhou ha anche detto a Lu che se si fosse rifiutato di collaborare, il PCC avrebbe tagliato parte del suo stipendio e di quello dell'amministratore dell'ospedale ed avrebbe persino rischiato di perdere il lavoro. Tra il 30 settembre e il 10 ottobre, al praticante è stato chiesto più volte di firmare la dichiarazione di garanzia, ma lui ha rifiutato ogni volta.

Il 14 ottobre a Lu è stato riferito di essere stato sospeso dal lavoro senza retribuzione. Il praticante ha protestato: «Questa è persecuzione ed è contro la coscienza. Non ho infranto nessuna legge. Voglio fare appello». Alla famiglia di Lu sono stati concessi due mesi per convincerlo a rinunciare al suo credo o, altrimenti, ad affrontare delle conseguenze più gravi.

Marito sospeso, figlia a rischio di licenziamento

L'anno scorso, Jiang Xinbo si è trasferita temporaneamente nella provincia dello Shandong per stare con sua figlia, che si è laureata al college ed ha trovato un lavoro. Il 3 ottobre il marito e il fratello di Jiang, istruiti dai funzionari del PCC della Qianjin Farm, hanno viaggiato per duemila miglia nello Shandong per sollecitarla a firmare le dichiarazioni di garanzia. Dopo che Jiang ha rifiutato, i funzionari hanno sospeso suo marito dal lavoro alla scuola di Qianjing Farm. Hanno anche inviato una lettera al posto di lavoro della figlia di Jiang, minacciando di licenziarla.

Jiang Xinbo è stata condannata alla prigione due volte, per un totale di sette anni, per via della sua fede nel Falun Gong, e due volte è stata portata nei centri di lavaggio del cervello.

Membri della famiglia minacciati di perdere il lavoro

Liu Yuanzheng è una pensionata che lavorava all'ospedale della Qianjin Farm. L'8 settembre ha ricevuto una telefonata da suo figlio, che le comunicava un messaggio dei funzionari del PCC dell'ospedale di Qianjin Farm: «Liu deve andare in ospedale per firmare una dichiarazione di garanzia in cui afferma che non pratica più il Falun Gong e deve essere videoregistrata. Se si rifiuta, non riceverà più la pensione. Inoltre, tu (riferendosi al figlio di Liu) potresti perdere il lavoro in un'altra città come dipendente del governo e a tuo figlio (riferendosi al nipote di Liu) sarà proibito di frequentare il college o di arruolarsi nell'esercito».

Dopo la telefonata, il figlio di Liu ha guidato per circa 1.600 chilomentri sotto la pioggia battente, fino alla casa della praticante per cercare di convincerla a rinunciare al suo credo, anche se sapeva molto bene quanto Liu avesse beneficiato dalla pratica del Falun Gong.

Pan Shurong, un'altra praticante, vive con sua figlia e suo genero. Il 10 ottobre due funzionari del posto di lavoro di sua figlia le hanno fatto visita e le hanno chiesto di firmare le dichiarazioni di garanzia. Quando Pan ha rifiutato, l'hanno minacciata dicendo: «Sia tua figlia, che tuo genero hanno un buon lavoro, se non firmi le dichiarazioni, potrebbero perderlo». L'intera famiglia di Pan è stata sottoposta ad un forte stress.

Li Changping, un ex dipendente, si è trasferito nella provincia del Sichuan diversi anni fa. Nonostante ciò, i funzionari della Qiangjing Farm hanno mandato delle persone a casa sua e hanno tentato di fargli firmare le dichiarazioni di garanzia.

Shao Aichun, di ottantadue anni, dopo aver iniziato a praticare il Falun Gong è diventata molto sana ed autosufficiente tuttavia, minacciati dai funzionari del PCC, i suoi figli e nipoti le hanno fatto pressione affinché firmasse la dichiarazione di garanzia. Shao in seguito se n'è pentita terribilmente e ha dichiarato nulla la dichiarazione che aveva firmato.