(Minghui.org) Una coppia sposata della città di Yingkou, provincia dello Liaoning, è stata condannata al carcere un giorno dopo essere comparsa in tribunale per via della sua fede nel Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.
Il signor Liu Quanchun, quarantacinquenne e sua moglie Shi Qingxiu, quarantatreenne, sono stati arrestati il 24 marzo di quest’anno. La polizia ha perquisito la loro residenza ed ha confiscato il computer, le stampanti e 8.000 yuan (circa 1007 euro) in contanti.
Per Shi è stato il secondo arresto in un mese. Ne aveva già subito uno il 26 febbraio, dopo essere stata denunciata per aver appeso uno striscione con su scritto: "La Falun Dafa è buona". A causa dell'epidemia di coronavirus, è stata rilasciata dopo aver pagato una multa di 1.000 yuan (circa 126 euro).
La coppia è stata processata dal tribunale di Zhanqian nel centro di detenzione di Yingkou il 28 settembre. I due avvocati hanno presentato istanze di non colpevolezza per conto loro. Soltanto due membri della famiglia sono stati autorizzati a partecipare all'udienza.
Gli avvocati hanno sottolineato che nessuna legge in Cina ha mai ritenuto la pratica del Falun Gong un crimine e che l'amministrazione cinese della stampa e della pubblicazione ha revocato il divieto sui libri del Falun Gong nel 2011. Hanno affermato inoltre che la costituzione garantisce ai loro clienti la libertà di credo e che non hanno fatto del male a nessuno, né hanno minato l’applicazione della legge nel praticare il loro credo. «Da quando vivere di Verità, Compassione e Tolleranza è un crimine?» hanno chiesto gli avvocati.
Il giorno successivo, senza informare la famiglia e gli avvocati della coppia, il giudice Zhao Dan ha condannato sia Liu che Shi a tre anni e mezzo ed al pagamento di una multa di 10.000 yuan ciascuno (circa 1260 euro). I coniugi hanno ricevuto una copia ufficiale dei loro verdetti dopo tre giorni ed hanno quindi presentato ricorso contro le loro sentenze al tribunale intermedio di Yingkou.
Il giudice, tuttavia, non ha mai notificato, come previsto dalla legge, i verdetti alla famiglia ed agli avvocati della coppia che hanno chiesto informazioni sul caso ed ha detto loro ripetutamente di non aver ancora preso una decisione.
Soltanto a metà novembre, quando il tribunale intermedio ha iniziato ad indagare dopo aver ricevuto i ricorsi in appello, Zhao ha finalmente comunicato alla famiglia dei coniugi di averli condannati, e di aver preso la decisione solo poco tempo prima, quando in realtà ha emesso il verdetto il 29 settembre. Ha anche chiesto alla famiglia di non cercarlo più perché non era più responsabile del loro caso.
A causa delle condizioni di vita misere e umide nel centro di detenzione di Yingkou, Liu ha contratto la scabbia. Il personale gli ha precisato che non gli avrebbe fornito cure mediche fino a quando la sua famiglia non avesse depositato una quantità di denaro sufficiente a coprire le spese.
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