(Minghui.org)Il 13 dicembre, il Jerusalem Post (testata quotidiana israeliana), ha riportato che 921 legislatori attuali ed ex in 35 paesi hanno firmato una dichiarazione congiunta il 10 dicembre, Giornata internazionale dei diritti umani, condannando la persecuzione del Falun Gong da parte del Partito Comunista Cinese.

Il rapporto della testata , intitolata ”Oltre 900 legislatori protestano contro la persecuzione cinese del Falun Gong”, ha affermato che questa è “la prima volta che una così vasta schiera di leader mondiali si è unita nel chiedere la fine della persecuzione religiosa del Falun Gong».

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una pratica di meditazione per il benessere di mente e corpo basata sui principi di Verità, Compassione e Tolleranza. Dalla sua introduzione al pubblico nel 1992, innumerevoli persone sono state attratte dai suoi profondi principi e benefici per la salute. Temendo la sua crescente popolarità, la Cina comunista ha lanciato una campagna nazionale contro questa pratica ventuno anni fa.

Secondo la dichiarazione congiunta, «Dal luglio 1999, milioni di praticanti del Falun Gong in Cina sono stati arbitrariamente arrestati e incarcerati senza un giusto processo e molti sono stati torturati e persino uccisi».

Anche Bob Menendez, senatore israeliano del New Jersey, ha firmato la dichiarazione insieme ad altri politici come l'ex parlamentare e ministro israeliano Moshe Feiglin, l'ex parlamentare e il vice presidente della Knesset israeliana Yehuda Glick e altri.

Ann-Sofie Alm, un membro del parlamento svedese, è stata citata dalla testata israeliana, per aver affermato che la persecuzione del Falun Gong in Cina è “uno dei peggiori crimini contro i diritti umani che il mondo abbia mai visto”. È stato descritto come un genocidio da alcuni osservatori internazionali e autorità giudiziarie.

Levi Browde, Direttore Esecutivo del Falun Dafa Information Center, ha dichiarato al Jerusalem Post che: «Insieme [i firmatari] inviano un chiaro messaggio di solidarietà a coloro che soffrono in Cina e un inconfondibile rifiuto della campagna del regime cinese per spazzare via una fede pacifica praticata da decine di milioni di persone in Cina e in tutto il mondo».