(Minghui.org) La sera del 17 novembre, nella provincia dello Jilin, oltre una dozzina di agenti di polizia si sono riuniti fuori da un condominio ed hanno trascorso le due ore successive cercando di forzare la porta con piedi di porco e martelli.
La polizia è riuscita a fare irruzione alle ore 23:00 e la signora Sun Yazhen è stata portata via dalla casa di sua sorella intorno a mezzanotte, dove si trovava per evitare di essere perseguitata per la sua fede nel Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, una pratica per il benessere di corpo e mente perseguitata dal regime comunista cinese dal luglio 1999.
La donna di sessant’anni, è attualmente detenuta in un centro di lavaggio del cervello presso l'Hotel Jinqiao, ospitato dall'Ufficio 610, un'agenzia extralegale creata appositamente per perseguitare il Falun Gong.
Sig.ra Sun Yanzhen
Precedente arresto e detenzione
Sun, ha iniziato a praticare il Falun Gong nel 2004. Come milioni di altri praticanti, si è sentita obbligata a dire alle persone intorno a lei che la persecuzione del Falun Gong mancava di basi legali. Il 3 febbraio 2018, quando in un centro commerciale ha parlato alla gente del Falun Gong, è stata arrestata. La sua casa è stata successivamente saccheggiata e lei portata al centro di detenzione della città dello Jilin.
La sua famiglia ha speso molti soldi per salvarla. Sun è stata condannata ad un anno e mezzo di carcere con tre anni di libertà vigilata. Successivamente, dopo sette mesi di detenzione, è stata rilasciata.
Dopo il suo ritorno a casa, è stata posta sotto stretta sorveglianza e le è stato ordinato che ogni mese doveva fare rapporto al comitato residenziale. Però lei ha colto questa opportunità per parlare ai membri dello staff del Falun Gong. Dopo un po’ di tempo, le è stato ordinato dagli agenti che i suoi rapporti dovevano essere settimanali.
Un giorno nel marzo 2019, poiché Sun non ha mostrato alcuna intenzione di rinunciare al suo credo, otto persone dell'Ufficio 610 locale e del comitato residenziale sono improvvisamente passate a trovarla a casa sua. Gli agenti hanno registrato dei filmati nella sua abitazione, cercando anche dei materiali relativi al Falun Gong per perseguitarla ulteriormente.
Per evitare le molestie, ha lasciato la sua casa per andare a vivere a casa di sua sorella.
La polizia entra
La sorella di Sun, la signora Sun Yawen, vive al quinto piano in un appartamento a Longxin Homeland nel distretto del Longtan che si trova nella città dello Jilin. Sia Sun Yawen che suo marito Wang Shusen sono praticanti del Falun Gong. Alle 20:30 del 17 novembre scorso, la polizia ha bussato alla loro porta, sostenendo di condurre un censimento comunitario. Sapendo che il censimento era solo una scusa, la coppia non ha risposto. Dopo aver aspettato fuori per dieci minuti, la polizia se n'è andata.
Wang ha guardato fuori dalla finestra e ha visto ancora al piano di sotto, due macchine della polizia e più di una dozzina di poliziotti. Non molto tempo dopo, sonotornati bussando forte alla porta. Dopo un'ora di stallo, la polizia ha iniziato a fare leva per sfondare la porta con dei palanchini, martelli e altri strumenti. Nel contempo, Wang ha parlato con la polizia dall'altra parte della porta, cercando di persuaderli a non perseguitare le brave persone. Ha detto che la sua famiglia è stata distrutta a causa della persecuzione. Il 10 aprile 2006, suo figlio, Wang Jianguo di trent’anni, è stato torturato a morte nel centro di detenzione della città dello Jilin. La polizia gli ha risposto: «Siamo qui per cercare Sun Yazhen. Se la fate uscire, ce ne andremo». Wang non ha collaborato.
Dopo le 23:00, la polizia è riuscita finalmente a forzare la porta. Alcuni poliziotti hanno fatto irruzione ed hanno arrestato la donna.
Il giorno successivo, la famiglia di Sun è andata alla stazione di polizia locale per chiedere informazioni sulla sua situazione, ma le hanno detto di non sapere dove si trovava.
Il 20 novembre, la famiglia ha ricevuto una chiamata da un membro del comitato residenziale chiedendo di pagare 1.000 yuan (circa30 euro) per il test del coronavirus di Yazhen. La sua famiglia si è rifiutata di pagarlo ed in seguito hanno appreso che era stata mandata all'Hotel Jinqiao, dove si teneva una sessione di lavaggio del cervello.
Le sessioni di lavaggio del cervello nell'hotel Jinqiao
Altri parenti perseguitati, compreso il loro nipote, sono morti in custodia
Il cognato Wang, è un maestro di arti marziali, nato in una famiglia di maestri di arti marziali. Nel maggio 1995, ha iniziato a praticare il Falun Gong. Il 28 agosto 2001, è stato arrestato per aver affisso manifesti sul Falun Gong ed in seguito è stato condannato a due anni di lavori forzati.
Il 2 marzo 2006 suo figlio, Wang Jianguo, anche lui maestro di arti marziali, è stato arrestato per la sua fede nel Falun Gong. Nel centro di detenzione a causa del suo sciopero della fame, è stato brutalmente alimentato forzatamente. Il 10 aprile, dopo aver trascorso meno di quaranta giorni in detenzione è morto in custodia, all'età di trent’anni.
La moglie del giovane Zhao Qiumei, è stata arrestata sei volte e si è ritrovata con due condanne da scontare ai lavori forzati, per un totale di tre anni. La donna è stata brutalmente torturata nel campo di lavoro forzato femminile di Changchun Heizuizi.
Anche la sorella di Wang Shusen, Wang Xiufen, è stata arrestata più volte. Nel marzo 2000, le è stata inflitta un periodo di condanna da scontare ai lavori forzati. Xiufen mentre era detenuta nel campo di lavoro di Changchui Heizuizi è stata costretta a bere droghe che hanno danneggiato il suo sistema nervoso centrale ed in seguito è diventata mentalmente disturbata. Non poteva neanche prendersi cura di sé stessa e a causa di ciò suo marito ha chiesto il divorzio.
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