(Minghui.org) Un residente della contea di Xinbin, provincia del Liaoning, è stato detenuto per più di un mese per via della sua fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Il signor Wang Zhongsheng, un docente anziano, è stato arrestato e la sua abitazione è stata saccheggiata il 1° novembre. È stato messo in detenzione penale ed è stato incarcerato presso il centro di detenzione di Nangou.

Negli ultimi ventun anni di persecuzione contro il Falun Gong, Wang è stato licenziato dal suo lavoro ed è stato ripetutamente arrestato e detenuto per aver sostenuto la sua fede. Sua moglie Wang Guilan, anch’essa praticante del Falun Gong, ha ceduto alle pressioni della persecuzione ed è morta a dicembre dello scorso anno.

Wang è stato inserito nella lista nera dei praticanti del Falun Gong dopo aver scritto una lettera aperta al governo centrale nell'aprile 1999, chiedendo un ambiente libero per praticare il Falun Gong. Giorni prima che inviasse la lettera, 10.000 praticanti hanno fatto appello al governo centrale a Pechino il 25 aprile, chiedendo il rilascio di diversi praticanti arrestati a Tianjin e la libertà di praticare il Falun Gong. Anche lui si è recato a Pechino per unirsi all'appello, ma è stato fermato a metà strada e non gli è stato permesso di proseguire.

Il 20 luglio 1999, giorno in cui il regime comunista cinese ha formalmente ordinato la persecuzione, Wang è stato fermato da due agenti e scaraventato giù dalla bicicletta mentre tornava a casa dopo aver fatto gli esercizi mattutini del Falun Gong nel parco. Gli agenti l’hanno spinto su un furgone e l’hanno condotto al dipartimento di polizia della contea di Xinbin. Molti agenti di polizia hanno parlato con lui e gli hanno chiesto di smettere di praticare il Falun Gong, ma lui si è rifiutato di obbedire.

Nel pomeriggio è stato mandato alla scuola del partito dove lavorava. Alle 15:00 la stazione radio nazionale ha annunciato la decisione del partito di vietare il Falun Gong in Cina. É stato costretto a leggere alcuni articoli che diffamavano il Falun Gong.

L’uomo è stato detenuto nella scuola del partito per le due settimane successive e sottoposto ad un intenso lavaggio del cervello. È stato rilasciato all'inizio di agosto, dopo essere stato costretto a rinunciare al Falun Gong contro la sua volontà.

Il 5 settembre, lui e sua moglie si sono recati a Pechino per fare appello per il Falun Gong. Quando è tornato in ottobre per visitare la zia malata in ospedale, la polizia l’ha arrestato. Inizialmente gli avevano dato sette giorni di detenzione, ma alla scadenza del termine si sono rifiutati di rilasciarlo.

Nel novembre 1999, il governo locale, ha trasmesso in TV il sindaco che diceva che aveva deciso di licenziarlo dalla scuola del partito.

Alla fine di dicembre 1999, Wang ha ricevuto due voti favorevoli al campo di lavoro forzato di Fushun ed è stato rilasciato nell'ottobre 2000, per scontare il resto del suo mandato a casa.

Il 30 dicembre, è tornato a Pechino per fare appello per il Falun Gong ed è stato arrestato in piazza Tiananmen. Al centro di detenzione di Fengtai, poiché si è rifiutato di lasciare che la polizia scattasse le sue foto, è stato preso a calci e calpestato. È stato rilasciato il 23 gennaio 2001.

Dopo essere stato rilasciato è rimasto a Pechino, dove ha trovato diversi praticanti locali e ha distribuito assieme a loro materiale informativo sul Falun Gong. A metà febbraio è stato denunciato alla polizia ed arrestato.

Poiché si è rifiutato di rivelare il suo nome ed indirizzo, la polizia lo ha picchiato, preso a calci e rinchiuso in una gabbia di metallo. Il dolore provocato dai calci è durato per più di due settimane.

Wang, è stato poi condotto al centro di detenzione di Chaoyang a Pechino. Una notte un ufficiale l’ha ingannato facendogli credere che lo avrebbero rilasciato se avesse detto loro il suo indirizzo, ma subito dopo averlo fatto è arrivata la polizia della contea di Xinbin e l’ha riportato in carcere. La guardia del centro di detenzione ha trattenuto i suoi 300 yuan (circa 38 euro).

L’uomo è stato ricondotto al campo di lavoro forzato di Fushun per terminare il suo mandato, che è stato prorogato di altri dieci mesi. Gli veniva costantemente ordinato di rinunciare al Falun Gong e veniva molestato da altri detenuti. Sapendo che era un docente anziano della scuola del partito, le autorità del campo di lavoro lo costringevano a tenere conferenze sul marxismo-leninismo ai praticanti del Falun Gong detenuti.

Successivamente, ha sviluppato un forte gonfiore al collo ed ha iniziato a tossire sangue. Sospettando che avesse il cancro, il campo di lavoro l’ha rilasciato.

Le autorità hanno tentato di chiedergli di persuadere altri praticanti a rinunciare alla loro fede. Hanno promesso di lasciarlo tornare al lavoro se fosse stato d'accordo, ma lui si è rifiutato di obbedire.

Wang è stato arrestato ancora una volta nel settembre 2004 ed alla stazione di polizia gli hanno chiesto di compilare una dichiarazione di rinuncia al Falun Gong, ma siccome si è rifiutato di farlo gli ufficiali l’hanno inviato al centro di lavaggio del cervello di Luotaishanzhuang per continuare a perseguitarlo.