(Minghui.org) Una donna di sessantacinque anni di Jiaozuo, nella provincia dell’Henan, dal 26 ottobre, giorno del suo ultimo arresto, è detenuta nel carcere di Jiaozuo per aver distribuito materiale informativo relativo al Falun Gong. La polizia ha minacciato di condannarla ad una pena detentiva di almeno tre anni.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è un'antica disciplina spirituale e di meditazione perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

La signora Wang Yuhua, ha iniziato a praticare il Falun Gong nell'estate del 1998, ed attribuisce alla pratica il merito di essere guarita dalla sua patologia cardiaca e dall'artrite. Negli ultimi ventun anni, Wang è stata ripetutamente perseguitata e incarcerata per aver sostenuto la sua fede. È stata sottoposta a vari metodi di tortura, che le hanno causato così tanti traumi mentali che spesso versa in uno stato confusionale ed ha scarsa memoria. Le autorità hanno anche sospeso l’erogazione della sua pensione come parte della persecuzione.

Nel 2003 Wang ha scontato tre anni nel campo di lavoro forzato femminile di Shibalihe. È stata tenuta in una cella d’isolamento, picchiata e costretta ad indossare una camicia di forza.

Nel 2006, poco dopo essere tornata a casa, è stata arrestata altre volte per aver distribuito materiali del Falun Gong.

Nel maggio 2015, è stata nuovamente arrestata per aver distribuito materiali del Falun Gong mentre era in visita da suo figlio a Pechino. È stata condannata a tre anni di prigione da un tribunale locale e successivamente trasferita alla prigione femminile di Xinxiang nell'Henan.

Qui Wang è stata crudelmente torturata ed in seguito ha sviluppato l’ipertensione. Siccome rifiutava di prendere le medicine come ordinatole dalle guardie, nel maggio 2016, l’hanno picchiata e le hanno ammenettato le mani dietro la schiena per tre giorni.

Una guardia le ha applicato la stessa tortura intorno al 20 luglio.

La stessa guardia in seguito ha aggiunto droghe sconosciute al suo cibo e, siccomela donna si rifiutava di mangiare, è stata appesa per i polsi ammanettati al telaio di una porta, prima di essere percossa e sottoposta ad alimentazione forzata.

Quando è stata rilasciata nel maggio 2018, il suo corpo era gravemente offeso, riportava gravi lesioni alla schiena ed era disorientata. Nonostante tutto la polizia ed il comitato residenziale sono tornati spesso a molestarla, terrorizzando e traumatizzando lei e la sua famiglia.