(Minghui.org) In un’intervista con Brannon Howse del Worldview Weekend, il tenente generale Michael Flynn ha affermato che gli Stati Uniti stanno attraversando una crisi storica e che si trovano “anche ad un bivio nella scelta tra sopravvivere come nazione libera o diventare qualcosa di irriconoscibile”.

Il generale Flynn ha proseguito: “Quello che sta succedendo in questo Paese non dovrebbe mai accadere, e stiamo attraversando... un momento cruciale della storia. Se non correggiamo quello che sta succedendo in questo momento nelle prossime due settimane, allora odio davvero anche solo pensare a quello che accadrà nel nostro Paese nell’ultima parte di dicembre e sicuramente nel prossimo mese”.

La mano invisibile del Partito Comunista Cinese

Il generale Flynn ha suggerito che il Partito Comunista Cinese (PCC) ha cercato di manipolare l’opinione pubblica negli Stati Uniti e di interferire con le elezioni per fare in modo di avere in carica il “candidato di cui avevano bisogno”.

Ha rivelato che negli ultimi decenni il PCC ha accelerato il suo piano a lungo termine per diventare entro la metà di questo secolo la nazione più forte del globo. Quando il candidato preferito del PCC ha perso le elezioni, nel 2016, e gli Stati Uniti non hanno avuto il cambiamento ideologico che speravano, hanno tentato di nuovo nelle elezioni del 2020. Ci sono state prove che indicano il coinvolgimento del PCC nei voti per posta, tramite il Software Smartmatic e i sistemi Dominion.

Guerra delle informazioni senza precedenti

Il generale Flynn ha continuato spiegando che gli Stati Uniti si trovano ora in un “periodo di guerra dell’informazione che non ha precedenti, il nostro Paese e il nostro modo di vivere sono sotto attacco”.

Ha aggiunto che la guerra dell’informazione utilizza una combinazione di tattiche informatiche e fa leva anche su operazioni psicologiche. “Devi assicurarti di scegliere il bersaglio e poi ripetere il messaggio centinaia di volte”, e anche “portarti i media dalla tua parte”.

I media mainstream sono diventati un solido gruppo di organizzazioni, comprese le grandi aziende tecnologiche, tra cui Facebook, Twitter e Instagram. Stanno tutti “cercando di controllare le notizie e dire al popolo americano quello che dovrebbe sapere, invece di consentirgli di accedere alle informazioni e lasciare che ciascuno di noi decida cosa è importante e cosa no”.

“Stanno approfittando di ciò che gli è stato dato, che è un vero privilegio, e ne stanno abusando”.

Negli ultimi quattro anni i media e alcuni politici si sono scagliati contro il presidente Trump “in ogni modo possibile” per rimuoverlo dall’incarico, con il Russiagate, lo Spygate, l’impeachment e le critiche alla sua gestione della pandemia. Ma “grazie a Dio non se né andato”.

Il generale Flynn ha anche affermato che è oltraggioso che persino il Presidente degli Stati Uniti venga censurato. Ha detto che la gente non deve per forza sostenere Trump, ma che egli “rappresenta comunque la Presidenza degli Stati Uniti d’America. Rappresenta la nostra bandiera, la nostra costituzione, il nostro Paese”.

“Tutto quello che stiamo vivendo in questo momento in realtà è più di un semplice assalto al presidente Trump. È un assalto alla Repubblica americana, a questo grande Paese che abbiamo e a tutte le sue persone. So che ne sono stufi e non lo sopporteranno”.

Il cammino verso la vittoria

In termini di elezioni, il generale Flynn ritiene che un legislatore statale non dovrebbe certificare un’elezione se è in corso una contestazione legale, né i media hanno l’autorità di indire le elezioni. “I principali media semplicemente non dovrebbero censurare [le questioni legali], ed è triste perché stanno cercando di inculcarcelo in testa e il pubblico americano ci vede bene”.

Chiede al popolo americano di approfondire i file dell’udienza del Senato del 25 novembre in Pennsylvania, piuttosto che “leggere un pezzo qua e un pezzo là”.

“Perché è la nostra vita, è il nostro Paese. Questo è il momento della nostra storia in cui se non facciamo bene, questo Paese sarà finito, sarà finito come lo conosciamo. Mentre sto qui a parlarvi, non sono qui per me, sono qui per i miei figli, i miei nipoti e, francamente, per il faro di speranza che rappresentiamo come Paese”.

Ha affermato di pensare che queste elezioni siano state “la più grande frode che il nostro Paese abbia mai vissuto nella storia” e che metteranno a posto le cose in modo appropriato, legale e corretto. “Sarà fatto con i patrioti americani che amano questo Paese e che stanno combattendo come guerrieri in una sorta di campo di battaglia legale di sicuro. Con persone come Sidney Powell, come Rudy Giuliani e il suo team, con persone come Lin Wood, che combatte con le unghie e con i denti”.

In chiusura ha affermato di stare assistendo a “una corrente sotterranea che sta cambiando a favore del Presidente e, credo che alla fine della giornata scopriremo che ha vinto con una vittoria schiacciante e verrà insediato a gennaio”.