(Minghui.org) La praticante Fan Wenxiu, residente della città di Yueyang della provincia dell'Hunan, dopo essere stata condannata per aver diffuso informazioni sul Falun Gong, ha avuto una recidiva del tumore che aveva contratto in passato. È stata successivamente rilasciata in libertà condizionale, ma non si è mai ripresa, e il 21 gennaio di quest’anno è deceduta all’età di cinquantatré anni.
Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è un'antica disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.
Fan Wenxiu in ospedale
All’età di soli ventinove anni, Fan ha perso suo marito in un incidente. Con grande sforzo ha cresciuto sua figlia da sola, trovando un po' di pace solo dopo essersi laureata e aver trovato un lavoro. Tuttavia la sua gioia non è durata a lungo poichè una diagnosi fa in ospedale le ha confermato un tumore in fase avanzata. Nel 2014 trovando altre metastasi, hanno iniziato a rimuovergliene diverse.
Dopo essere stata dimessa dall'ospedale, ha iniziato a praticare il Falun Gong, e rimettendosi presto in salute, si era trasferita a casa di suo fratello maggiore dove aiutava a prendersi cura della madre ottantenne.
L’1 settembre del 2017 Fan è stata denunciata e arrestata per aver distribuito materiale informativo sul Falun Gong. Un gruppo di agenti ha perquisito l'abitazione quando sua madre era da sola a casa. Gli sono stati confiscati il cellulare, libri del Falun Gong ed altro materiale correlato.
Il 6 settembre la procura del distretto di Junshan ha confermato il suo arresto ed ha trasmesso il suo caso al tribunale il 29 dicembre del 2017.
Fan è stata processata il 2 febbraio del 2018 e condannata a 3 anni e mezzo di carcere con una multa di 5.000 yuan (circa 656 euro).
Avendo avuto in passato gravi problemi di salute, suo fratello, assieme alle sorelle, hanno cercato di ottenere la sua liberazione, ma senza avere successo.
Il 13 marzo del 2018, Fan è stata mandata nella prigione femminile di Changsha, dove è stata sottoposta a un intenso lavaggio del cervello per costringerla a rinunciare alla sua fede. A causa della pressione mentale subita, il tumore si è ripresentato, e come se non bastasse ha sofferto anche di una perforazione del colon.
La donna ha subito un intervento chirurgico il 27 luglio del 2018, dove le è stato rimosso un tumore ovarico. Solo allora il carcere ha approvato la sua libertà vigilata e l'ha rilasciata.
Al suo rientro a casa, Fan ha ripreso a fare quotidianamente gli esercizi del Falun Gong, così ha iniziato a ritornare in salute, riuscendo anche a uscire, a fare la spesa e cucinare.
Nel marzo del 2019, gli agenti dell'ufficio di giustizia di Junshan l'hanno molestata a casa e l'hanno costretta a indossare un dispositivo di monitoraggio digitale. Pochi giorni dopo ha iniziato ad avere sangue nelle feci e a soffrire di edema. Nonostante ciò, la polizia ha continuato a molestarla.
Il 21 gennaio di quest’anno la salute di Fan è peggiorata, ed è deceduta in ospedale a causa della pressione mentale causata dalla persecuzione.
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