(Minghui.org) La copertura dei fatti e la disinformazione da parte del Partito Comunista Cinese (PCC) sulla diffusione del coronavirus ha trasformato un'epidemia in una pandemia e di conseguenza sempre più persone hanno iniziato a condannare il PCC per i danni inflitti al mondo. Un articolo pubblicato il 19 marzo sul Washington Post recita: “È tempo di praticare il distanziamento sociale ed economico dalla Cina”.

Il 21 e il 22 marzo a New York, il “Centro servizi per le dimissioni dal PCC” locale ha allestito delle automobili con cartelli sui tetti e striscioni sui lati che hanno sfilato in una parata attraverso la numerosa comunità cinese di Flushing.

Alcuni di questi messaggi recitavano frasi del tipo: “Il virus del PCC sta devastando il mondo”, “Dire no al PCC e stare lontano dal virus”, e altri ancora che suggerivano alle persone di recitare le frasi: “La Falun Dafa è buona” e “Verità, Compassione e Tolleranza sono buone”.

La Falun Dafa, conosciuta anche come Falun Gong, è una disciplina spirituale e meditativa basata sui principi di Verità, Compassione e Tolleranza che dal luglio 1999 viene perseguitata dal PCC.

Negli ultimi mesi i praticanti della Falun Dafa hanno avvertito la gente che nella gestione dell'epidemia di coronavirus, il PCC ha usato la stessa tattica di insabbiamento utilizzata nella persecuzione della Falun Dafa. I praticanti hanno anche incoraggiato le persone a prendere spunto da quelle persone che si sono riprese dall'infezione da coronavirus recitando le due frasi: “La Falun Dafa è buona” e “Verità, Compassione e Tolleranza sono buone”.

Dopo pochi giorni da questo evento a New York, il video della parata è stato riprodotto sugli autobus nella città di Dalian, nella provincia cinese del Liaoning. Gli autobus hanno anche riprodotto programmi televisivi in cui il PCC si vantava di come “ha salvato” la Cina dalle mani dei giapponesi decenni fa e di come fosse il “salvatore” finale del popolo cinese e del mondo.

Secondo persone informate dei fatti, i video intendevano etichettare la Falun Dafa come anti-Cina e anti-scienza: hanno costituito ovvero l'ennesima campagna diffamatoria contro la Falun Dafa.

L'attacco alla Falun Dafa risale a venti anni fa

Da quando è salito al potere diversi decenni fa, l'ateo PCC non si è risparmiato dal sabotare la cultura tradizionale cinese, profondamente spirituale, e dal fare il lavaggio di cervello al popolo cinese con l'ideologia comunista, che si basa su violenza, menzogne e inganno.

Sotto una tale campagna diffamatoria, le credenze spirituali, etichettate come “superstiziose” e “obsolete”, sono state abbandonate. La società cinese ha gradualmente virato verso il materialismo e il “carpe diem”, ulteriormente alimentati dai progressi della scienza e della tecnologia moderna.

Tuttavia, molte persone sentivano ancora che nella vita c'è qualcosa di più che indulgere semplicemente nei piaceri materiali e nel ricercare la fama e il profitto. Per questo, quando nel maggio del 1992 fu presentata per la prima volta la Falun Dafa, molte persone sono state immediatamente attratte dai principi di Verità, Compassione e Tolleranza. In soli sette anni, quasi cento milioni di cinesi hanno iniziato a praticare e migliorato sia la propria salute che il carattere morale.

Avendo tratto così tanto benefici, molti praticanti della Falun Dafa non hanno mai esitato a promuovere la pratica attraverso il passaparola. Tuttavia nel luglio 1999 il PCC, temendo la crescente popolarità della pratica, ha lanciato una campagna nazionale con l'intento di eliminarla.

Il PCC, oltre a inventare menzogne contro i praticanti della Falun Dafa, ha messo ancora più sforzi per attaccare l'essenza fondamentale della pratica: l'aspirazione spirituale. Esattamente come con la cultura tradizionale cinese, il Partito ha diffamato gli elementi spirituali della Falun Dafa e negato il suo potere di migliorare la salute dei praticanti attraverso la loro elevazione spirituale.

La propaganda del PCC descrive i praticanti come “superstiziosi” e “non credenti nella scienza”. Spesso nella propaganda contro la Falun Dafa è apparso lo slogan “Difendere la Scienza, opporsi ai culti”.

Rinnovata campagna di odio in mezzo alla pandemia

Sono passati ventuno anni da quando è iniziata la persecuzione e i praticanti della Falun Dafa in Cina sono ancora fermi nella loro fede in “Verità, Compassione e Tolleranza”, rischiando di essere arrestati, detenuti, torturati e persino uccisi.

Nel frattempo il popolo cinese si è allontanato dalla tradizione e dalle sue antiche radici spirituali per colpa del governo autoritario del PCC e dell'esplosione dell'indulgenza nei piaceri materiali.

Dal momento che, alla fine del 2019, l'epidemia di coronavirus è scoppiata in Cina causando in breve tempo il blocco dell'intero Paese e di tutto il mondo, molti praticanti della Falun Dafa la vedono come un promemoria celeste della deviazione dell'umanità dalla moralità e dalla tradizione. I praticanti usano ogni possibile opportunità per esortare il popolo cinese a dimettersi dal PCC e a cercare protezione divina difendendo il bene e recitando le frasi “La Falun Dafa è buona” e “Verità, Compassione e Tolleranza sono buone”.

In passato gli antichi imperatori in Cina spesso emettevano scritture di penitenza di fronte alle piaghe e cercavano un intervento divino, mentre il PCC insabbia i fatti e tenta di incolpare gli altri. Mentre da un lato diffonde voci che l'esercito degli Stati Uniti potrebbe aver portato il virus a Wuhan, da un altro il PCC incolpa i praticanti della Falun Dafa per il fatto di esortare le persone a dimettersi dal Partito e di incoraggiarle a recitare le frasi di buon auspicio sopra menzionate.

Durante il suo rinnovato attacco alla Falun Dafa, come il suddetto video mostrato sugli autobus, il PCC non solo ha approfittato del patriottismo popolare e accusato i praticanti della Falun Dafa di minare l'immagine della Cina negli Stati Uniti, ma ha anche ripetuto la sua propaganda pluridecennale che etichetta la Falun Dafa come “anti-scienza”.

Alcune persone stanno nuovamente cadendo vittime della propaganda senza rendersi conto che il PCC e il suo sistema totalitario sono la causa principale di molti problemi in Cina.

Nella lunga storia della Cina di oltre cinquemila anni, la cultura tradizionale, la moralità e la fede sono sempre state la bussola che guida le persone attraverso disastri e tragedie. Senza questa guida, le persone si sentono perse quando i disastri si manifestano improvvisamente.

Con il PCC che continua a ingannare il popolo cinese durante l'attuale pandemia, è diventato ancora più importante per i cinesi, e forse il mondo intero, tornare alla tradizione e riaccendere l'antica saggezza per cercare ispirazione e soluzioni che permettano di superare questi tempi difficili.