(Minghui.org) Ad aprile, nella città meridionale di Falkenberg, è stata chiusa l'ultima classe dell'Istituto Confucio. Secondo il Times of London, la Svezia è la prima nazione europea a chiudere tutti i suoi Istituti Confucio e le sue classi. Inoltre un certo numero di città svedesi, tra cui Göteborg, la sua seconda città più grande, hanno chiuso gli accordi di gemellaggio con le loro controparti cinesi.

Considerato che il primo Istituto Confucio in Europa è stato aperto nel 2004 presso l'Università di Stoccolma, questo allontanamento dal Partito Comunista Cinese (PCC) da parte della Svezia è un passo significativo.

Un'organizzazione di propaganda segreta, senza intenti educativi

Sebbene la maggior parte della gente in Cina non abbia mai sentito parlare degli Istituti Confucio, questi ultimi costituiscono “una parte importante dell'insediamento di propaganda della Cina all'estero”, ha dichiarato Li Changchun, ex capo della propaganda del PCC.

Gli Istituti Confucio sono gestiti dal Chinese Language Council International, detto anche “Hanban”, un sotto-ufficio del Ministero della Pubblica Istruzione cinese. Secondo il suo sito web ufficiale, dal 2004 Hanban ha istituito un totale di 541 Istituti Confucio e 1.170 classi Confucio in 158 Nazioni e regioni. Serve come piattaforma chiave per il regime comunista cinese per esercitare il suo soft power e la sua influenza in tutto il mondo.

Questi istituti e classi operano all'interno di scuole o università affermate e Hanban fornisce agli insegnanti, materiali educativi e soprattutto finanziamenti. In superficie l'obiettivo è di promuovere la lingua cinese e migliorare lo scambio culturale. Ma in realtà, il suo vero scopo, è servire Pechino nell'esportare l'ideologia comunista e fare il lavaggio del cervello agli studenti locali. È stato riferito che in alcuni libri di testo sono state incluse citazioni del presidente Mao.

Il governo cinese controlla quasi ogni aspetto degli Istituti Confucio, secondo un rapporto di Radio Free Asia (RFA). Il contratto firmato dalla scuola ospitante stabilisce che vengano applicate sia le leggi della nazione ospitante sia quelle della Cina, inoltre il contratto non può essere reso completamente pubblico e se la scuola ospitante farà qualcosa che non piace al governo cinese, il contratto verrà rescisso.

Tutti gli insegnanti assunti da Hanban sono tenuti a firmare un contratto in cui accettano di non partecipare alle attività del Falun Gong. Hanban insiste anche che le scuole ospitanti evitino, nelle loro classi, argomenti legati al Tibet, a Taiwan, al massacro di Piazza Tiananmen e al Falun Gong. Negli ultimi anni gli Istituti Confucio sono stati associati alle agenzie di intelligence cinesi per i loro ruoli nel reclutare e spiare gli studenti cinesi all'estero.

Nell'ottobre 2019 il Belgio ha rifiutato di rinnovare il visto per Song Xining, personaggio a capo dell'Istituto Confucio di Bruxelles, secondo un articolo di Reuters. Song è stata accusata di spionaggio per conto delle agenzie di intelligence cinesi e le è stato vietato l'ingresso in Belgio e anche negli altri 26 Paesi europei appartenenti allo spazio Schengen.

Peso crescente nel mondo

Attualmente Hanban gestisce in modo autonomo 187 Istituti Confucio in Europa e 81 negli Stati Uniti. In Europa, la Gran Bretagna con 30 sedi, conta il maggior numero di Istituti Confucio, in Germania sono 19, 18 in Francia, 12 in Italia e 8 in Spagna. Il Belgio, con una popolazione di 10 milioni, ha 6 Istituti Confucio. I Paesi con legami più stretti con la Cina di solito hanno più Istituti e corsi Confucio e quindi ricevono più finanziamenti.

Dal 2006 il governo cinese ha fornito agli Stati Uniti oltre 158 milioni di dollari a oltre 100 Istituti Confucio, secondo un rapporto del sottocomitato del Senato “Impatto della Cina sul sistema di istruzione degli Stati Uniti” pubblicato il 22 febbraio 2019. “Mentre la Cina ha aperto oltre 100 altri Istituti Confucio negli Stati Uniti negli ultimi 15 anni, il Dipartimento della Pubblica Istruzione è rimasto in silenzio”, afferma il rapporto.

Gli Istituti Confucio sono stati il principale canale attraverso il quale la Cina si è infiltrata e ha diffuso la sua ideologia comunista nel resto del mondo negli ultimi due decenni. Molti Paesi occidentali, attirati dalla seconda economia più grande del mondo e 1,4 miliardi di potenziali consumatori, hanno volontariamente chiuso un occhio su questa influenza. Le società multinazionali continuano ad aprire uffici e investire in Cina. Guidati dal profitto, gruppi finanziari di Wall Street hanno incoraggiato le compagnie americane a investire in Cina e hanno anche fatto pressioni sui legislatori affinché venissero favorite politiche a favore della Cina.

Negli ultimi anni la Nuova via della seta ha attirato molta attenzione a causa degli investimenti cinesi promessi e di trilioni di dollari di scambi commerciali. L'Italia è stata la prima nazione europea a firmare un accordo con la Cina per la Nuova via della seta. Il Belgio, che ha una popolazione della metà rispetto a Pechino, ha stretto una forte collaboratore con la Cina nella Nuova via della seta. Secondo l'Agenzia belga per il commercio estero (BFTA), nel solo 2019 il Belgio ha registrato un volume di scambi pari a 26,6 miliardi di dollari con la Cina.

Nel 2019 il cancelliere tedesco Angela Merkel durante una conferenza stampa a seguito di un incontro con il presidente cinese Xi Jinping a Parigi il 26 marzo, ha dichiarato: “Noi, in quanto europei, vogliamo svolgere un ruolo attivo [nella Nuova via della seta]”. Il presidente francese Emmanuel Macron, durante un'intervista con un media locale francese, si è descritto come un “maoista”. Inoltre sia la Germania che la Francia hanno consentito l'utilizzo delle apparecchiature Huawei 5G nelle loro infrastrutture, nonostante le preoccupazioni per la sicurezza e il legame di Huawei con l'esercito cinese.

Allo stesso modo, la maggior parte dei Paesi occidentali sceglie di minimizzare la situazione dei diritti umani in Cina. La Spagna è stata la prima nazione dell'UE ad avere un ministro degli esteri in visita a Pechino dopo il massacro di Piazza Tiananmen nel 1989. Quando un giudice sulla panchina del tribunale nazionale spagnolo ha emesso una lettera rogatoria in cui chiedeva alle autorità cinesi di accusare l'ex capo comunista cinese Jiang Zemin per la persecuzione del Falun Gong nel 2009, la lettera è stata ritirata sotto pressione del governo cinese.

Essere saggi nei confronti delle minacce della Cina comunista

Mentre le relazioni della Cina con il resto del mondo peggiorano a causa dell'attuale pandemia di COVID-19, molti governi occidentali stanno realizzando il pericolo che la Cina comunista pone al mondo intero. Gli Istituti e le classi Confucio vengono chiusi in tutti i Paesi. Lo Stato del Nuovo Galles del Sud, in Australia, ha chiuso tutte le sue classi Confucio nel 2019. Finora sono stati chiusi negli Stati Uniti 26 Istituti Confucio e il rapporto del Senato degli Stati Uniti menzionato in precedenza, chiede che vengano posti severi controlli nelle scuole ospitanti.

Nel libro “Come lo spettro del comunismo controlla il nostro mondo” di Epoch Times gli autori hanno sottolineato:

“Molti governi, grandi aziende e uomini d’affari possono ottenere i cosiddetti “benefici” dal PCC in superficie o in un dato momento, a spese dei principi morali, ma perderanno molto di più di quello che hanno guadagnato. Questi interessi superficiali istantanei sono in realtà veleni. Solo chi sa rinunciare agli interessi immediati, avrà un futuro luminoso.

«Il PCC non è un partito politico o un potere politico nel senso normale: non rappresenta il popolo cinese, ma è il rappresentante degli spiriti malvagi comunisti sulla Terra. Collaborare con il PCC è uguale a danzare con il diavolo. L’amicizia con il PCC è uguale ad aiutare il male a spingere l’umanità in un vicolo cieco. D’altra parte, il contrattacco contro il PCC è una contesa tra la giustizia e il male: non si tratta di una disputa di interesse puramente nazionale, ma anche del futuro dell’umanità.”

Quale posizione prenderà il mondo nei confronti dello spettro comunista?