(Minghui.org) Mi chiamo Li Shixia ed ho iniziato a praticare il Falun Gong nel 1997. Il Falun Gong (chiamato anche Falun Dafa), è una pratica di meditazione perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Le autorità della città di Kunming, nella provincia dello Yunnan, mi hanno arrestata e torturata più volte a causa della mia fede.

Ho sofferto di forti mal di stomaco per anni e sono stata visitata in molti ospedali, ma nulla mi ha aiutato. I miei problemi di salute sono stati risolti dopo che ho iniziato a praticare il Falun Gong e anche il mio rapporto con la famiglia si è armonizzato, essendo diventata una persona più gentile e sana.

Dopo l'inizio della persecuzione, mi sono rifiutata di rinunciare al mio credo spirituale, e come conseguenza, mi è stata saccheggiata la casa cinque volte e sono stata condannata a due anni presso la seconda prigione femminile dello Yunnan.

Arrestata presso l'Ufficio provinciale di appello

Dopo il 20 luglio 1999 l'agente locale Yang Shilong, ha convocato alla stazione di polizia me ed altri praticanti, per costringerci a consegnargli i libri del Falun Gong e rinunciare al nostro credo. Quando ho rifiutato la richiesta mi ha seguita fino a casa. Lì gli ho raccontato i fatti sulla natura illegale della persecuzione e mi sono rifiutata di dare i miei libri.

La mattina del 4 aprile del 2000 mi sono recata all'Ufficio provinciale di appello, a chiedere giustizia per il Falun Gong. Nella sala d'attesa c'erano circa sessantaquattro praticanti. Dopo 20 minuti, un gruppo di agenti di polizia ha avvisato che saremmo stati portati in un altro luogo, e così ci hanno costretti a salire su una navetta della polizia, portandoci al dipartimento del distretto di Wuhua, dove ci hanno interrogati e fotografati all'interno di un garage.

Successivamente, siamo stati trasferiti alle stazioni di polizia locali, dove ci hanno rilevato le impronte digitali e ci hanno interrogato di nuovo. Io sono stata rilasciata lo stesso giorno, mentre altri praticanti, tra cui tre donne, She Renshu, Wang Shulan, Long Huaxian, ed un uomo, Zhou Jiong, sono stati condannati al campo di lavoro forzato.

Arrestati ripetutamente e saccheggiati in casa

Il 27 ottobre del 2011 ho distribuito in pubblico gli opuscoli per chiarire la veritàinsieme alla praticante Deng Guiying. Due guardie di sicurezza ci hanno arrestate e mandate al dipartimento dello Jincheng. Dopo aver chiarito la verità agli agenti in servizio, ci hanno rilasciate nel tardo pomeriggio.

Nell'ottobre del 2014, quando abbiamo parlato del Falun Gong alle persone del villaggio di Dachong, siamo state rapite e portate alla stazione di polizia dello Shuihaizi. Ci hanno registrato, fotografato ed interrogato per due ore.

Due anni dopo, precisamente il 24 settembre del 2016, stavo distribuendo degli opuscoli con altri cinque praticanti, quando siamo stati arrestati e mandati alla stazione di polizia. In seguito però siamo rimasti sorpresi quando ci hanno portati tutti all’ospedale dello Jinning.

Il personale ci ha controllato gli organi interni, ci ha sottoposto a ultrasuoni e prelevato una grande quantità di sangue. Siamo anche stati mandati al dipartimento della città di Kunming, dove ci hanno prelevato altri campioni di sangue e fatto ulteriori controlli. Questo check-up intensivo è andato avanti per tutto il giorno. Al termine siamo stati riportati al dipartimento dello Jinning.

Quattro anziani settantenni sono stati rilasciati dopo che i loro familiari hanno pagato una tassa di estorsione di 2000 yuan (circa 260 euro). Un'altra praticante ed io, invece, avendo meno di settant'anni, siamo state trattenute nel centro di detenzione femminile dello Kunming.

Un anno dopo, precisamente il 29 agosto del 2017, sono stata condannata illegalmente a due anni di carcere, sospesi poi per tre anni.

Torturata nella seconda prigione femminile della provincia dello Yunnan

Il 25 giugno dello scorso anno, Dang Yue, funzionario di un ufficio giudiziario della città di Kunming, mi ha incastrato ordinando a dodici agenti di polizia ed al personale di irrompere in casa mia. Senza alcuna spiegazione mi hanno piegato il braccio dietro la schiena e mi hanno spinta a terra. Poi quattro poliziotti mi hanno fatto salire su un'auto.

Mi hanno mandata nella seconda prigione femminile dello Yunnan, dove sono stata sottoposta ad ogni tipo di tortura disumana, incluso insulti continui e il divieto di usare il bagno. Song Jing e Ma Yumei, entrambe in carcere per traffico di droga, mi hanno monitorata da vicino ed hanno cercato di convincermi a rinunciare al mio credo nel Falun Gong. Sono rimasta salda alla mia fede.