(Minghui.org) Il 29 luglio i membri dell'Assemblea generale della Virginia, il più antico organo legislativo negli Stati Uniti (che opera ininterrottamente dal 1619), hanno scritto una lettera al segretario di Stato americano Michael Pompeo per sollecitare la cessazione del prelievo forzato di organi da praticanti del Falun Gong viventi che avviene in Cina.

I quarantanove membri dell'Assemblea generale della Virginia che hanno firmato la lettera indirizzata al segretario di Stato americano

Quarantanove membri dell'Assemblea generale, di cui 12 del Senato e 37 della Camera, hanno firmato la dichiarazione. Il rappresentante del 37° distretto David Bulova, che ha promosso l'iniziativa, ha detto di sperare che la lettera avrebbe aumentato la consapevolezza pubblica delle brutalità commesse in Cina e incoraggiato il Dipartimento di Stato americano ad agire per porre fine alle atrocità. Inoltre, l'iniziativa potrebbe aiutare a informare un maggior numero di americani sulla provenienza degli organi utilizzati per i trapianti in Cina.

Come molti altri legislatori, Bulova aveva già sentito parlare della persecuzione del Falun Gong in Cina, ma non si era reso conto di quanto fosse grave la repressione fino a quando non ha ascoltato le testimonianze delle vittime e dei loro familiari. Dopo aver redatto la lettera, stupito da quanto i praticanti del Falun Gong siano maltrattati in Cina, ha ricevuto un grande sostegno dagli altri uffici dell'Assemblea generale.

Il membro del Congresso David Bulova rappresenta il 37° distretto in Virginia

Secondo Bulova, la lettera è stata inviata al governatore della Virginia e ai funzionari del Dipartimento della Salute. Ne è stata anche inviata una copia ai legislatori federali della Virginia, inclusi due senatori e undici rappresentanti.

La lettera recita: “Questo luglio ha segnato ventuno anni dell'intensa persecuzione a livello nazionale lanciata dal Partito Comunista Cinese (PCC) contro la pratica spirituale del Falun Gong. Oltre alle tortura mentale e fisica, è stata documentata anche la pratica immorale del prelievo di organi da persone non consenzienti, attuata dal PCC”.

La lettera ha riconosciuto i precedenti sforzi bipartitici che hanno accresciuto la consapevolezza pubblica riguardo alla repressione, come la Risoluzione 343 della Camera (promossa dalla repubblicana Ros-Lehtinen nel 2016) e la Risoluzione 274 del Senato (promossa dal senatore Menendez nel 2019). La lettera continua: “Queste risoluzioni descrivono dettagliatamente l'orrore che viene inflitto ai praticanti del Falun Gong e ad altri gruppi religiosi ed etnici minoritari in Cina. Apprezziamo anche le vostre dichiarazioni secondo cui la libertà religiosa è una priorità assoluta per l'amministrazione”.

Sebbene queste risoluzioni abbiano contribuito a rivelare la persecuzione in Cina “non possono essere paragonate alle storie potenti e strazianti raccontate direttamente dalle famiglie delle vittime e dai sopravvissuti”. La lettera ha anche citato alcuni estratti dalla testimonianza di un sopravvissuto che vive a Fairfax, città sotto la giurisdizione di Bulova: “Vivere su un letto della morte con tutti e quattro gli arti legati”, “ammanettato e appeso in posizioni dolorose”, “alimentato forzatamente”, “sottoposto a scosse elettriche ad alto voltaggio” e “tenuto sveglio per tre giorni”. La lettera ha affermato che, sebbene possa essere difficile per gli americani immaginare una simile tortura, l'atrocità dei fatti rende per i funzionari statunitensi una priorità passare all'azione.

I firmatari hanno anche esortato il Dipartimento di Stato ad aiutare a educare gli americani sull'esistenza del prelievo forzato di organi in Cina: “I trapianti di organi non dovrebbero mai essere condotti con la forza o con la costrizione. Siamo preoccupati che i pazienti che si recano in Cina dagli Stati Uniti per sottoporsi a un trapianto non sappiano che gli organi che ricevano potrebbero provenire da prigionieri politici”.

La lettera ha sottolineato che in Cina, esporre tali atrocità potrebbe incontrare drastiche ritorsioni: “Stiamo scrivendo in solidarietà con i sopravvissuti e coloro che non possono più parlare per se stessi. Chiediamo la vostra presa di posizione e ci appelliamo alla notevole influenza degli Stati Uniti per garantire che il prossimo anno non celebreremo il ventiduesimo anno di persecuzione”.

Di seguito l'elenco dei cofirmatari della lettera:

David Bulova, Barbara Favola, Kaye Kory, John Bell, Jennifer Boysko, R. Creigh Deeds, Siobhan Dunnavant, Ghazala Hashmi, David Marsden, Joseph Morrissey, Mark Peake, J. Chapman Petersen, Scott Surovell, Jen Kiggans, Dawn Adams, Leslie Adams, Lashrecse Aird, John Avoli, Hala Ayala, Robert Bloxom, Ronnie Campbell, Mark Cole, Karrie Delaney, James Edmunds, Matthew Farris, Nicholas Freitas, Hyland Fowler, Gwendolyn Gooditis, Elizabeth Guzman, Christopher Head, Daniel Helmer, David LaRock, Delores McQuinn, John McGuire, Jason Miyares, Martha Mugler, Michael Mullin, Kenneth Plum, Sam Rasoul, Mark Sickles, Suhas Subramanyam, Kathy Tran, Schuyler Van Valkenburg, Wendell Walker, Lee Ware, Vivian Watts, Michael Webert, Rodney Willett e Tony Wilt.