(Minghui.org) Il 18 luglio i praticanti hanno svolto attività di sensibilizzazione nella capitale svizzera Berna, allo scopo di far conoscere la bellezza della Falun Dafa ed informare l'opinione pubblica riguardo alla persecuzione che il Partito Comunista Cinese (PCC) sta perpetrando da ventuno anni in Cina. Nel corso dell'evento, molte persone hanno espresso ammirazione per il coraggio, la perseveranza e il sacrificio dei praticanti, inoltre hanno apposto la loro firma sulla petizione che condanna la persecuzione. Alcuni hanno anche chiesto di partecipare alla pratica di gruppo per imparare gli esercizi.
Protesta pacifica davanti all'ambasciata cinese
I praticanti protestano davanti all'ambasciata cinese, chiedendo la fine della persecuzione della Falun Dafa in Cina
I praticanti sono arrivati al mattino di fronte all'ambasciata cinese, hanno steso degli striscioni per protestare contro la persecuzione, poi hanno letto un messaggio diretto al personale dell'ambasciata e alle persone intervenute, per far conoscere in un Paese libero quale è la Svizzera, le azioni terribili e le menzogne del PCC, con l'intento di indurre più persone a dissociarsi dalla sua condotta e a ritirarsi dal Partito. I praticanti hanno invitato gli impiegati dell'ambasciata ad utilizzare le informazioni in loro possesso, al fine di contribuire a fermare la persecuzione.
I praticanti del Falun Gong mostrano gli esercizi nel parco Rogsengarten di Berna
Nel corso dell'evento, i praticanti hanno mostrato gli esercizi della Falun Dafa nel parco Rogsengarten di Berna e alcune persone hanno provato a seguire i gesti delle mani dei praticanti per imparare i movimenti.
Attività di sensibilizzazione alla persecuzione del PCC
I praticanti rivelano i metodi di persecuzione adottati dal PCC nei confronti del Falun Gong
I praticanti mostrano gli esercizi in piazza Kornhaus
Nel pomeriggio i praticanti hanno presentato gli esercizi della Falun Dafa in piazza Kornhaus, situata nel centro della città, e hanno parlato al pubblico della pratica e della persecuzione.
La gente firma una petizione per condannare la persecuzione
I passanti si fermano a leggere i tabelloni informativi dei praticanti
Con l'inizio della pandemia di coronavirus e l'attuazione della legge draconiana per la sicurezza nazionale a Hong Kong, la gente è sempre più consapevole che la minaccia del PCC riguarda tutto il mondo.
La Falun Dafa è importante per tutti noi
La signora Petra Scheling che ha conosciuto la Falun Dafa qualche anno fa, ha firmato la petizione e ha chiesto di partecipare agli esercizi di gruppo, confessando entusiasta: «Voglio imparare la Falun Dafa. Conosco la lunga storia della civiltà cinese, sono al corrente di quello che sta accadendo in Cina e delle azioni terribili commesse dal Partito Comunista Cinese che si sente minacciato dalla Falun Dafa; i valori universali della pratica donano alle persone una grande serenità e questo è estremamente prezioso, tutto il mondo ne ha assolutamente bisogno».
«I pensieri aperti e liberi da ogni pregiudiziodovrebbero rappresentare l'essenza della nostra vita, in contrapposizione al materialismo, che ha la capacità di distruggere il mondo intero» ha detto Petra, «La Dafa è una strada bellissima e meravigliosa per il popolo cinese, che si trova nel bel mezzo di una crisi provocata dal PCC, può essere la soluzione e la nuova direzione per tutti noi; apprezzo tantissimo le attività che state svolgendo voi praticanti, qui e in tutta Europa».
La terribile persecuzione in Cina
Signora Constanze Frei
Constanze Frei che lavorava come assistente sociale prima di diventare autrice, si è entusiasmata nell'osservare l'impegno con il quale i praticanti svolgono la loro attività di sensibilizzazione ed ha firmato subito la petizione.
Constanze ha commentato: «Sono sbalordita dal fatto che questa persecuzione così straziante è in atto da più di venti anni ed è veramente terribile sapere che delle persone con una coscienza [praticanti della Falun Dafa] vengano rinchiuse nei campi di lavoro, e subiscano il prelievo forzato dei loro organi; non trovo le parole per esprimere il mio dolore. Apprezzo molto l'impegno di voi praticanti nel far conoscere alla gente i meravigliosi principi della Falun Dafa, sarebbe bello che sempre più persone nel mondo potessero praticarla».
La scrittrice ha poi affermato: «Spero che il governo svizzero ascolti i praticanti del Falun Gong e assuma una posizione forte nei confronti della persecuzione, che non riguarda soltanto il popolo cinese, ma il mondo intero, e mi disturba pensare che tante persone volgano lo sguardo dall'altra parte. Dovremo scendere in strada e far sapere alla gente cosa sta accadendo in Cina, tutti dovrebbero essere messi al corrente di ciò che ha fatto il Partito Comunista Cinese al suo popolo, la questione riguarda tutti, non possiamo semplicemente ignorarla».
Gli altri paesi non dovrebbero rendersi complici del PCC
Constanze ha rivelato che la gente sta iniziando ad interessarsi alla condotta del PCC, dopo l'insorgenza della pandemia di coronavirus ed ha aggiunto: «E' arrivato il momento di prendere coscienza di ciò che sta accadendo in Cina».
E ancora: «Tutto il mondo conoscerà la brutale persecuzione dei praticanti in Cina e mi auguro che il governo svizzero e tutti i paesi occidentali comincino a considerare cosa significa avere rapporti commerciali con il PCC. Non possono rendersi complici del genocidio, non possono lasciarsi comprare».
La signora Frei ha inoltre riferito che tutte le persone possono imparare dai praticanti: «Sono consapevole del fatto che praticare la Falun Dafa porta salute alle persone ed è capace di ripulire la loro mente dai pensieri impuri. Può portare solo benefici alla gente e tutti dovremmo farne parte. Spero che i cittadini svizzeri ed europei abbiano pensieri retti, come i praticanti della Falun Dafa; siete veramente meravigliosi e sono felice di avervi incontrato».
Ogni firma è importante
La fisioterapista Ruth Schweizer che ha sentito parlare della Falun Dafa dai giornali e in altri eventi organizzati dai praticanti, dopo aver firmato la petizione, ha detto: «Ogni firma è importante, più firme vengono raccolte, più potente è il messaggio che viene trasmesso e spero vivamente che la persistenza della vostra opera di sensibilizzazione possa portare a dei cambiamenti significativi nella situazione cinese».
Ruth ha inoltre affermato di apprezzare la Falun Dafa: «È una pratica molto potente e buona, ed ha la capacità di aiutare le persone a controllarsi meglio, donando loro pace e serenità. All'inizio il fondatore della Falun Dafa ha ricevuto dei premi, tuttavia se un gruppo di qualsiasi genere è ben accolto in Cina, il PCC comincia ad averne paura».
Sulla persecuzione ha affermato: «È un sopruso inammissibile, torturare le persone è una grave violazione dei diritti umani», e in riferimento all'uccisione dei praticanti per i loro organi ha ribadito: «È terribile, questo è omicidio!».
Dire no al PCC
Lo psicologo Michael Sonntag dopo aver appreso notizie riguardo alla persecuzione, ha firmato la petizione e ha commentato: «Dobbiamo dire no al regime totalitario cinese, che deve scomparire». Michael spera che la raccolta di firme possa indurre i politici e gli uomini d'affari a prendere coscienza che non è corretto avere rapporti economici con un sistema tanto corrotto, e quelli che lo fanno dovrebbero essere puniti.
La fisioterapista che era con lui ha spiegato il motivo per cui ha firmato la petizione: «Desidero sostenere i praticanti della Falun Dafa, per contribuire al loro rilascio, in modo che possano vivere liberamente in Cina». Dopo aver appreso dei ventuno anni di persecuzione, ha ribadito ai praticanti: «Per favore, continuate a fare attività di sensibilizzazione, sono d'accordo con voi e vi sostengo».
Spero che i cinesi aprano gli occhi
Constanze Frei ha spiegato che il PCC non è il popolo cinese: «Le persone in Cina sono vittime di un regime totalitario e folle che è organizzato sul territorio come una ragnatela, per cui è impossibile manifestare le proprie idee e pensare liberamente; sono profondamente dispiaciuta. Dobbiamo aiutare il popolo cinese a risvegliarsi e a ragionare con la propria testa, perché si rendafinalmente conto delle azioni commesse dal PCC, atte a rafforzare il proprio potere mediante il controllo diretto sulle persone».
Tra i nuovi praticanti che si sono uniti alle attività, Anja ha commentato: «Tanti cinesi conoscono le menzogne del PCC e quello che ha fatto ai praticanti della Falun Dafa. Vorrei veramente fare sapere al mondo e ai cinese che è una pratica pacifica. Sono qui anche per aiutare i praticanti in Cina e per fermare la persecuzione, spero che sempre più persone si sveglino e diffidino dai messaggi ingannevoli del PCC. Dovrebbero imparare a conoscere la Falun Dafa e attivarsi per fermare subito questo genocidio».
Alcuni praticanti svizzeri e austriaci si sono recati a Vaduz, la capitale del Liechtenstein, per far conoscere la pratica della Falun Dafa, consegnando materiale informativo anche al Principe e ai rappresentanti del governo.
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Categoria: Eventi 20 Luglio