(Minghui.org) Una residente della città di Panzhihua, provincia del Sichuan, è stata rapidamente condannata ad un anno a seguito di un arresto avvenuto a luglio, dopo essere stata denunciata per aver esposto delle informazioni sul Falun Gong.

Il Falun Gong, conosciuto anche come Falun Dafa, è una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Dopo il suo arresto Luo Yuanchao è stata messa agli arresti domiciliari per la prima volta ed è stata processata cinque mesi dopo, il 15 dicembre, dal tribunale distrettuale di Renhe. Il giudice l'ha condannata ad un anno e le ha inflitto una multa di 5.000 yuan (circa 635 euro). Non è chiaro se al momento sia stata presa in custodia.

Luo, settantunenne in pensione, era una dipendente della compagnia per l’acciaio di Panzhihua. Ha iniziato a praticare il Falun Gong nell'aprile del 1997 ed attribuisce a questa pratica la guarigione dei suoi gravi problemi cardiaci, renali e di pleurite (infiammazione del torace), da cui era affetta.

Dopo che il regime comunista ha ordinato la persecuzione e diffuso la propaganda demonizzante contro il Falun Gong nel luglio 1999, Luo si è sentita in dovere di dire alla persone quanto avesse beneficiato da questa pratica. Nell'ottobre del 1999 è andata a Pechino per fare appello per il Falun Gong, ma è stata arrestata in una stazione ferroviaria prima di lasciare lo Sichuan ed è stata riportata a Panzhihua e detenuta per dodici giorni.

Luo ha fatto un altro viaggio verso Pechino il 4 luglio del 2000, ma è stata nuovamente arrestata. È stata riportata indietro e trattenuta nel centro di detenzione di Panzhihua per altri trentasette giorni.

Poiché la donna ed altre praticanti detenute hanno fatto gli esercizi del Falun Gong nel centro di detenzione il 24 luglio, le guardie le hanno frustate con bastoni di bambù ed il giorno successivo le hanno costrette a fare le flessioni.

Le guardie hanno ammanettato Luo ad altre due praticanti, Yao Jiaxiu e Hou Qinying, poi le hanno messo addosso due paia di catene del peso di oltre 80 libbre (circa 36 chilogrammi) e le hanno costrette a camminare per tre ore sotto il sole cocente. Le loro caviglie erano ferite e sanguinavano.

Le guardie si sono rifiutate di rimuovere le catene anche quando le praticanti avevano bisogno di mangiare, usare il bagno o dormire. Dopo aver iniziato uno sciopero della fame per protestare contro la persecuzione, il 26 luglio la guardia Hu Xiaochuan ha ordinato alle detenute di nutrirle forzatamente. La detenuta Sun Ping ha mescolato una grande quantità di sale all'impasto di farina e ha aperto la bocca di Luo con un cacciavite, spaccandole due denti: il sangue le sgorgava sul viso, sul collo e sul petto. Solo allora le detenute hanno interrotto l'alimentazione forzata.

Luo è stata arrestata ancora una volta, il 6 gennaio del 2018, per aver attaccato un adesivo con scritto "La Falun Dafa è buona" vicino ad una scuola elementare. La polizia l'ha bloccata su una sedia di metallo e l'ha interrogata fino alle 3 del mattino del 7 gennaio. È stata poi trasferita in un centro di detenzione e tenuta lì per cinque giorni.