(Minghui.org) Sono un discepolo della Dafa e ho 54 anni, ho iniziato a coltivare nel 1996.

In questi oltre 20 anni di coltivazione ho vissuto la dolorosa eliminazione delle nozioni umane il 25 aprile 1999 e l’oscurità del 20 luglio 1999.

In questo arco di tempo sono stata arrestata più volte, la mia casa è stata saccheggiata e sono stata rinchiusa in vari centri di detenzione e campi di lavoro forzato. Sono passata dall’avere una comprensione percettiva della Dafa a una razionale, dall’immaturità alla maturità e tutto questo senza mai vacillare nella mia fede nel Maestro e nella Dafa.

La dignità di un discepolo della Dafa

Il 20 luglio 1999 il Partito Comunista Cinese (PCC) ha iniziato a perseguitare la Falun Dafa e ha diffuso voci che screditavano la disciplina spirituale e il Maestro. Come praticante, il 21 luglio sono andata a Pechino ad appellarmi al governo centrale per rivendicare il diritto di praticare. Volevo raccontare al governo la reale situazione della Dafa, come ho imparato ad essere una brava persona e tratto beneficio dalla pratica sia fisicamente che mentalmente.

Per questo motivo sono stata detenuta illegalmente 3 volte e mandata nei campi di lavoro forzato 2 volte, per un totale di oltre 4 anni.

Alla stazione di polizia, gli agenti hanno fatto pressione su di me per ottenere i nomi degli altri praticanti affinché potessero gestire i cosiddetti “casi importanti”. Poiché non ho collaborato, hanno fatto ricorso alla violenza e alla tortura.

Non mi è stato permesso di mangiare, bere o dormire per 8 giorni e 9 notti. Mi hanno versato addosso dell’acqua ghiacciata dalla testa ai piedi e hanno lasciato la finestra aperta di notte affinché il freddo vento invernale potesse soffiare sul mio corpo bagnato. Mi hanno appeso per i polsi, versato l’essenza di aceto nel naso, bruciato le cosce con gli zampironi, spinto la testa in un secchio di acqua sporca, coperto la testa con un sacchetto di plastica fino a quasi soffocarmi e mi hanno alimentato con la forza.

Le cicatrici che queste torture hanno lasciato sul mio corpo sono ancora visibili. Tuttavia, nonostante i supplizi non ho mai “confessato”. Sono stata condannata a due anni di lavori forzati.

Non appena sono stata ammessa al campo di lavoro mi è stato ordinato di scrivere una lettera di denuncia della Dafa. Il capitano mi ha schiaffeggiato e preso a calci l’interno delle cosce finché non sono diventate nere. In quel momento non ho avvertito dolore; il Maestro l’ha sopportato per me. Le ho detto che non avrei scritto la lettera anche se mi avesse uccisa. All’improvviso, si è sgonfiata come un palloncino ed è crollata sul letto.

Poiché non ho collaborato con le guardie e non ho rinunciato alla coltivazione, le autorità del campo di lavoro mi hanno messo in quarantena per 40 giorni, costretto a stare in piedi a lungo, privato del sonno e del cibo e non mi ha permesso di fare il bagno. Le secondine a cui ero stata assegnata mi parlavano ogni giorno. Le praticanti che avevano rinnegato la Dafa hanno cercato di farmi il lavaggio del cervello; mi hanno insultata e hanno minacciato di aumentare il mio tempo di detenzione. Vedendo che non funzionava, mi scuotevano la testa dicendo: “Perché non rinunci?”

A quel tempo avevo un pensiero fermo: “Sono una discepola della Dafa. Sono la prima a essere perseguitata in questo posto e sarò anche l’ultima; non devo lasciare che nessun’altra praticante venga perseguitata qui”. Ho usato la razionalità, la perseveranza e la compassione che ho ottenuto dalla coltivazione della Dafa per fermare la persecuzione, e molte delle praticanti che si erano discostate dalla Dafa hanno affermato che le dichiarazioni di garanzia che avevano scritto non erano valide.

Quando una guardia nel laboratorio ha iniziato a leggere ad alta voce un libro che diffamava la Dafa e il Maestro, sapevo che non potevo lasciarle diffondere una simile calunnia. Così ho preso una penna che tenevo nascosta e ho scritto su un pezzo di carta: “La Falun Dafa è la Fa retta”; “Il Maestro è innocente”; “I discepoli della Dafa sono perseguitati”, e gliel’ho consegnata.

Ero spaventata al punto che mi tremavano le gambe, ma sapevo che quello era ciò che avrei dovuto fare per difendere la Dafa. La guardia si è alzata, ha gridato istericamente e mi ha detto di tornare al mio posto. Poi ha detto: “Mi fermerò qui oggi e continuerò un altro giorno”. In seguito, però, non ha mai più letto quel libro.

Pochi giorni dopo, la secondina ha installato una TV per riprodurre un video che calunniava il Maestro.

L’ho fermata dicendole: “Questo è tutto falso!”

Ha insistito per riprodurlo, così ho scritto su un pezzo di carta le parole per inviare i pensieri retti: “La Fa rettifica il cosmo; il male è completamente eliminato”, e quando l’ho messo sotto la TV con l’aiuto di altre praticanti, la TV ha smesso di funzionare.

Comprendevo che i discepoli della Dafa non dovrebbero essere perseguitati, noi praticanti aspiriamo a diventare le persone migliori. La coltivazione della Dafa da enormi benefici e non causa danni; la Dafa è retta e tutti i praticanti portano un campo di energia positiva e possono sopprimere tutti i fattori che non sono conformi alla Fa. I pensieri retti provengono dalla Fa! Il Maestro ci ha insegnato le frasi per inviare i pensieri retti e ora abbiamo la capacità di proteggerci e salvare gli esseri senzienti.

Convalidare la Dafa in famiglia

All’inizio mia suocera non mi piaceva e quando la incrociavo aveva sempre il muso lungo. Una volta, quando sono tornata a casa dal lavoro ho sentito che parlava e rideva con mia cognata, tuttavia quando mi ha sentito entrare, ha smesso di ridere e ha chiuso la porta della sua stanza. Non era felice neanche quando le davo i soldi durante le vacanze. Quindi sono cresciuta provando risentimento nei suoi confronti.

Dopo aver iniziato a coltivare nella Dafa ho capito che il Maestro ha rimosso la maggior parte del mio karma accumulato durante molte generazioni e che la parte che sopportavo io era stata predisposta dal Maestro per farmi migliorare nella coltivazione. Ho iniziato a pensare a mia suocera in modo benevolo e mi sono veramente presa cura di lei. L’ho persino lavata dalla testa ai piedi ogni volta che faceva il bagno.

A poco a poco è cambiata. Mi ha elogiato davanti a tutti quelli che incontrava e chiesto di tenere la sua carta di accredito dello stipendio. Giunta all’età di 70 anni è morta serena e di morte naturale.

Una nostra vicina che sta al piano di sotto ha detto: “Ho più di 80 anni e non sono mai stata invidiosa di un’anima tranne che di tua suocera. Cosa faceva per meritarsi una nuora così brava? Non eravate in conflitto? Vi siete prese cura l’una dell’altra come una vera famiglia!”

Ho anche spazzato spesso le scale pubbliche del nostro edificio residenziale. Quando uno dei vicini mi ha detto: “Sei l’unica brava persona qui” e una donna che sta di fronte a lui ha aggiunto: “Porti fortuna alla tua famiglia!” ho risposto loro:

“È stato il Maestro della Dafa ad avermi insegnato a seguire i principi di Verità, Compassione e Tolleranza per essere una brava persona. Mi ha insegnato a enfatizzare la virtù e a fare cose buone. Era destino che fossimo vicini. Per favore ricordate che la Falun Dafa è buona e sarete benedetti”.

Un giorno la sorella maggiore di mio marito era malata, quindi sono andata a trovarla; quando l’ho vista, ha pianto. Ha detto: “Mia madre è venuta a trovarmi e non ho pianto. Non ho pianto nemmeno quando è venuta mia sorella. Ma non appena ho visto te, mi è venuto da piangere!”

Le ho detto: “Adesso stai soffrendo, ma starai bene quando sarà tutto finito. Hai già lasciato il Partito Comunista Cinese e le sue organizzazioni affiliate. Recita le frasi: ‘La Falun Dafa è buona; Verità, Compassione e Tolleranza sono buone’, e sarai benedetta”.

Sapevo che la parte di lei che comprendeva la verità era grata alla Dafa e che per questo motivo aveva speranza.

Ora vorrei parlare di mio marito. Quando sono stata arrestata arbitrariamente ha sopportato molte pressioni da parte della società e della famiglia. Ma so che in cambio ha ricevuto benedizioni dal Maestro che erano molto più preziose, qualcosa che la gente comune non poteva capire in superficie.

Una volta stava usando una sega, quando la stoffa dei suoi pantaloni vi è rimasta impigliata trascinando la sua gamba verso i denti affilati della lama; la sega ha reciso due grandi tendini della sua caviglia, ma non ha ferito nessuna delle ossa. Quel giorno mio figlio e mia nipote erano a casa. Dopo che è successo, mio marito ha chiamato immediatamente nostro figlio. Quando mio figlio l’ha visto, gli ha detto di recitare la frase: “La Falun Dafa è buona; Verità, Compassione e Tolleranza sono buone”. Poi mia nipote ha avvolto strettamente un asciugamano intorno alla sua caviglia e l’hanno portato in ospedale. Sono stata informata solo dopo che aveva subito un intervento chirurgico.

Quella sera mio marito è tornato a casa e da allora non ha preso un solo antidolorifico e ha recitato in silenzio ogni giorno: “La Falun Dafa è buona; Verità, Compassione e Tolleranza sono buone!”

Come dice il proverbio: “Ci vogliono 100 giorni perché un osso guarisca”. Nondimeno mio marito si è ripreso in soli 29 giorni! Tutto ciò prova pienamente che il potere della Dafa è illimitato.

Dico spesso a mio marito che oggi gli ospedali cinesi non esistono per salvare i morenti e curare i feriti, ma per fare soldi. Niente soldi, niente cure; e alla fine i soldi potrebbero, comunque, non essere sufficienti per salvare vite umane. Ma se credi che “la Falun Dafa è buona e Verità, Compassione e Tolleranza sono buone” e mantieni la gentilezza nel tuo cuore, potrai assistere ai miracoli della Dafa.

Mio marito si è imbattuto in pericoli diverse volte, ma poiché riconosce la bontà della Dafa è sempre stato al sicuro. Dopo che, nel 2015, è iniziato il movimento per citare in giudizio Jiang Zemin, la polizia è venuta ad arrestarmi molte volte. Mio marito ha fatto del suo meglio per resistere. Per due volte sono stata portata alla stazione di polizia ed entrambe le volte ho evitato il pericolo sotto la protezione del Maestro.

Ringrazio il Maestro per aver protetto me e la mia famiglia!

Non dimenticare la missione di salvare le persone

Nel 2017 mio figlio si è sposato e un anno dopo ha avuto una figlia. Allora ero già in pensione, quindi il dovere di prendermi cura della bambina è ricaduto naturalmente su di me. A quel tempo non ero sicura se aiutare mio figlio o no; avevo paura che lui e sua moglie non mi avrebbero capita. Avevo anche paura che il fatto di prendermi cura di mia nipote avrebbe influenzato la mia coltivazione.

Mi sono calmata e ci ho pensato. Quel pensiero non era forse egoista? Gli amici praticanti mi hanno detto che il rapporto tra una suocera e una nuora era difficile da affrontare, quindi ho pensato: “Se non posso andare d’accordo con mia nuora, allora ho un problema. E se c’è un problema, dovrei risolverlo da sola! Non posso decidere il mio percorso di coltivazione”. Mi sono quindi sforzata di considerare prima gli altri in tutto, di guardarmi dentro quando mi sentivo a disagio nei conflitti e di correggere ciò che dicevo e facevo.

Nondimeno, anche se pensavo di stare effettivamente facendo così, ero riluttante. Mi sentivo stanca, amareggiata e impotente; inoltre volevo fare le cose bene. Mi piace tenere le cose pulite e non sopporto il disordine. Preferisco soffrire fisicamente piuttosto che emotivamente. Non era, forse, un attaccamento alla ricerca della fama? Avevo paura che gli altri non sarebbero stati soddisfatti di me. In superficie era per convalidare la Dafa, perché se non fossi stata all’altezza, questo avrebbe influenzato la salvezza degli altri. Dietro, tuttavia, c’era un pensiero di ricerca di fama, di convalida di me stessa e di voler sentire solo cose positive.

In termini di denaro, sentivo che gliene avevamo dato troppo. Dopo che mio figlio si è laureato ha comprato un appartamento nel capoluogo di provincia. Poi abbiamo dovuto pagare per la ristrutturazione del suo appartamento, per la cerimonia del suo matrimonio e per acquistare la sua auto, il che ha esaurito tutti i nostri risparmi. E ora, oltretutto, dovevo aiutarlo a prendersi cura di sua figlia. Non ero disposta a farlo, ma non riuscivo a trovare una scusa per rinunciare.

Sono passati 20 mesi da quando è nata mia nipote. In effetti, durante questo periodo molte delle mie nozioni umane sono state smascherate, come guardare dall’alto in basso gli altri, speculare sugli altri e cercare la ricompensa per le mie buone azioni. Non mi andava a genio che i genitori di mia nuora non ci aiutassero finanziariamente o praticamente. Ero invidiosa del figlio che avevo cresciuto ma che non mi capiva.

In effetti, questi erano tutti i miei attaccamenti nati da un’intensa invidia.

Il Maestro ha detto:

“… e la gente si arrabbia quando ad altri accade qualcosa di bello, invece di esserne felice per loro.” (Settima lezione, Zhuan Falun)

Ho dovuto abbandonare le nozioni umane e lasciar andare i concetti di disponibilità e riluttanza. Senza un pensiero egoista, posso essere libera e a mio agio ovunque.

D’ora in poi coltiverò bene me stessa e salverò più persone nel tempo rimanente per la rettifica della Fa. Seguirò con determinazione il percorso per tornare a casa che il Maestro ha predisposto per me.