(Minghui.org) Il 10 dicembre 2020, Giornata mondiale dei diritti umani, il Dipartimento di Stato americano (DOS), ha annunciato sanzioni contro diciassette funzionari del governo cinese e altri cittadini stranieri per violazioni dei diritti umani. Questa mossa è arrivata solo tre giorni dopo che il DOS ha sanzionato quattordici alti funzionari cinesi per il loro ruolo nello "sviluppo, adozione o attuazione" della legge draconiana sulla sicurezza nazionale imposta a Hong Kong l’estate scorsa.

I quattordici alti funzionari cinesi sanzionati, sono i vicepresidenti del Comitato permanente del congresso nazionale del popolo (NPCSC), che sono collegati allo sviluppo, all'adozione o all'attuazione della legge della Repubblica popolare cinese sulla salvaguardia della sicurezza nazionale nella regione amministrativa speciale di Hong Kong. Il NPCSC ha votato all'unanimità per adottare la legge sulla sicurezza nazionale che il Partito Comunista Cinese (PCC) ha usato ripetutamente per soffocare i dissidenti e arrestare coloro che protestano contro le politiche oppressive del PCC.

Huang Yuanxiong, capo dell'ufficio di pubblica sicurezza di Xiamen della stazione di polizia di Wucun, provincia del Fujian, Cina, è tra i diciassette funzionari sanzionati provenienti dalla Cina e da altri paesi. Il segretario di Stato americano, Mike Pompeo, ha affermato in una dichiarazione che Huang Yuanxiong, è stato sanzionato per il suo coinvolgimento nelle "gravi violazioni dei diritti umani" dei praticanti del Falun Gong. Sia a Huang che al suo coniuge sono negati i visti per gli Stati Uniti.

Tra i quattordici vicepresidenti del NPCSC sanzionati, cinque hanno anche partecipato alla persecuzione del Falun Gong, oltre ad aver approvato la legge sulla sicurezza di Hong Kong. Di seguito sono riportate ulteriori informazioni su alcuni dei funzionari sanzionati.

Wang Chen

Wang Chen, settantenne, è stato membro dell'Ufficio politico del PCC nel 2017 e nel 2018, contemporaneamente vicepresidente del Congresso del popolo cinese. Wang ha iniziato la sua carriera di reporter seguendo attivamente la linea del partito del PCC perseverandoladurante i suoi quasi due decenni come redattore capo del "Guangming Daily", presidente del "People's Daily", vice ministro del Dipartimento centrale di propaganda e direttore dell'Amministrazione del Cyberspazio cinese. Ha scritto numerosi articoli per spostare l'opinione pubblica verso la persecuzione del Falun Gong dell'ex leader del partito Jiang Zemin giustificandola.

Nel giugno 1996, in vista della diffusa repressione del Falun Gong da parte del PCC, Xu Guangchun, viceministro del Dipartimento centrale di propaganda, aveva convocato un incontro con i direttori dei dieci principali giornali a Pechino. Xu superando la sua autorità aveva chiesto la pubblicazione di alcuni articoli che diffamavano il Falun Gong. Wang, allora caporedattore del "Guangming Daily", prese l'iniziativa di pubblicarli, collocandoli, nel giornale, in posizione di rilievo.

Dopo la loro pubblicazione sul "Guangming Daily", diversi praticanti del Falun Gong si erano recati presso la sede del giornale, chiedendo con benevolenza, di incontrare Wang per presentargli il materiale sui fatti del Falun Gong che avrebbero chiarito le idee sbagliate pubblicate sul giornale. Ma Wang si era rifiutato di incontrarli incaricando la sua segretaria di registrare i loro nomi. Nel luglio 1999, il PCC ha dato inizio alla repressione del Falun Gong e, poco dopo, ha inviato la lista con i nomi al Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Partito, causando la persecuzione di questi praticanti.

Dal 2000 al 2001, quando è stato viceministro del Dipartimento di Propaganda del Comitato Centrale, ha continuamente incaricato i giornali e i media di intensificare gli sforzi per dare impulso alla persecuzione del Falun Gong e, soprattutto, per diffondere la bufala dell'auto-immolazione di Tienanmen. In questa veste ha contribuito notevolmente all'escalation della persecuzione.

Successivamente, nel 2001 è diventato redattore capo del "People's Daily", il più grande giornale del PCC, guidando la persecuzione nell'area dell'opinione pubblica, e nel 2002 è stato promosso presidente del "People's Daily". Nel 2008 è stato nuovamente promosso a vice ministro del Dipartimento centrale di propaganda e, contemporaneamente, a direttore dell'Amministrazione del Cyberspazio cinese e dell'Ufficio informazioni dello Stato. In questo modo ha potuto proseguire nella formazione dei media ufficiali per calunniare il Falun Gong.

Nel 2013, è diventato vicepresidente e segretario generale del Congresso nazionale del popolo. Nel marzo 2018 promosso a primo vice presidente del Congresso nazionale del popolo. Nel marzo 2019 è stato anche presidente della Law Society del PCC. Da aprile a luglio 2019, in tutto il Paese si sono tenuti otto speciali corsi di formazione intensiva per perpetuare la persecuzione del Falun Gong.

Tra i partecipanti a queste sessioni di formazione vi erano agenti e quadri responsabili del Comitato per gli affari politici e legali (PLAC) di diverse aree e distretti che sono stati responsabili della definizione e dell'esecuzione delle politiche di persecuzione del PCC; i capi e i quadri delle cosiddette "associazioni e dipartimenti anti-sette"; i responsabili del Dipartimento di pubblica sicurezza, dellaprocura, dei dipartimenti legale e di giustizia, nonché dell'Ufficio 610, un'agenzia extra-legale creata appositamente per perseguitare il Falun Gong.

Cao Jianming

Cao Jianming, sessantacinquenne, è stato a lungo istruttore presso il Collegio di Scienze politiche e di Diritto della Cina orientale. Dopo che Jiang Zemin ha iniziato a perseguitare il Falun Gong nel luglio 1999, Cao, allora presidente del collegio, ha pubblicato articoli sulla "Xinhua News Agency", calunniando il Falun Gong e il suo fondatore.

Nel novembre 1999, è stato promosso a vicepresidente della Corte Suprema del popolo del PCC e, contemporaneamente, presidente dell'Accademia nazionale dei giudici.

Prima della promozione, Cao ha tenuto corsi di legge per i dirigenti del PCC. Nella sua autobiografia, ha anche affermato che dopo essere entrato a Zhongnanhai (il complesso del governo centrale) per tenere conferenze, ha "stretto la mano" a Jiang Zemin, l'ex leader del PCC che ha ordinato la persecuzione del Falun Gong. È stato riferito che c'era Jiang dietro la sua promozione.

Inoltre era anche il confidente di Zhou Yongkang, l’ex segretario del PLAC centrale. Nel 2007, Zhou ha assunto la direzione della PLAC, e nel 2008 Cao è stato promosso a Procuratore generale della Procura generale del Popolo supremo a livello statale. In sostanza Zhou era il suo diretto superiore.

Quando Zhou è stato indagato per corruzione nel 2013, è stato ampiamente documentato che anche Cao è stato indagato per il suo coinvolgimento nelle attività di Zhou, ma alla fine non è stato perseguito.

Dal 2015, centinaia di migliaia di praticanti del Falun Gong hanno presentato denunce penali contro Jiang Zemin presso la Procura del Popolo Supremo e la Corte Suprema del Popolo, controllate da Cao e Zhou Qiang. Entrambi questi individui hanno violato le norme ed hanno restituito le denunce alle aree locali. Ciò ha causato l'arresto di un gran numero di praticanti del Falun Gong e le vessazioni da parte delle autorità locali. Alcuni sono stati condannati o addirittura perseguitati a morte per aver fatto causa a Jiang.

Secondo le statistiche del sito web di Minghui, almeno 7.056 praticanti sono stati perseguitati a seguito della denuncia di Jiang nel 2015, e altri 2.547 praticanti sono stati perseguitati in modo analogo l'anno successivo. Tra i praticanti che sono stati perseguitati a morte per aver fatto causa a Jiang, ci sono Wang Genfa della provincia del Gansu, Wu Yuanqing della provincia dello Shandong, Liu Cuirong della provincia dell’Hebei, Zhang Nianjie della provincia dell’Hubei, Dai Fengzhen della provincia del Liaoning, Wan Xiulan della provincia dell’Henan e Jiao Guiying della provincia del Gansu.

Il 25 gennaio 2017, la Procura del Popolo Supremo e la Corte Suprema del Popolo hanno emesso un'interpretazione giudiziaria per sopprimere il Falun Gong, che è stata usata dai tribunali cinesi per imprigionare ingiustamente i praticanti del Falun Gong.

Nel marzo 2018, Cao è diventato il vice presidente del Congresso nazionale del popolo.

Ji Bingxuan

Ji Bingxuan, sessantanovenne, è stato vicedirettore della CCP State Administration of Radio, Film and Television, vice ministro del Dipartimento Centrale di Propaganda e segretario del Comitato Provinciale del Partito dell’Heilongjiang.

Secondo un rapporto pubblicato il 25 dicembre 2010 dall'Organizzazione mondiale per le indagini sulla persecuzione del Falun Gong (WOIPFG) e dei praticanti nella provincia dell’Heilongjiang, Ji, segretario del Comitato provinciale del Partito dellHeilongjiang, è il principale responsabile della provincia.

Il rapporto afferma che dal 20 luglio 1999, dopo che Jiang Zemin ha iniziato la persecuzione, la provincia dell’Heilongjiang è stata una delle aree più gravemente colpite. Secondo le statistiche disponibili, 14.081 praticanti del Falun Gong sono stati feriti, mutilati e condannati illegalmente. Tra questi, 782 sono stati torturati a morte, di cui 332 nella sola Harbin, la capitale della provincia.

Ji è stato segretario del Comitato provinciale del Partito di Heilongjiang dal 2008 al 2013 e sempre nel 2013 è stato nominato vice presidente del Congresso nazionale del popolo.

Ji, anche lui un seguace stretto di Jiang Zemin, è stato in precedenza segretario del Comitato provinciale della Lega della gioventù comunista Henan e segretario della Segreteria centrale della Lega della gioventù comunista. Era anche strettamente legato a Ling Jihua, allora direttore dell'Ufficio generale e assistente capo dell'ex presidente Hu Jintao. Si dice che dopo il trasferimento di Jihua al segretario del Comitato provinciale del Partito di Heilongjiang nel 2008, abbia portato il fratello della moglie di Ling Jihua, Gu Yuanxu, che all'epoca lavorava alla CCTV, e lo abbia promosso vicedirettore del Dipartimento di Pubblica Sicurezza dell’Heilongjiang.

Ji è anche l'ex subordinato di Liu Yunshan (un altro dei seguaci di Jiang). Durante il mandato di Liu Yunshan come ministro del Dipartimento centrale di propaganda dal 2002 al 2012, Inoltre è stato vice ministro e vice ministro esecutivo del Dipartimento centrale di propaganda dal 2001 al 2008. Il Dipartimento centrale di propaganda è stato il comando diretto del sistema di propaganda del partito in Cina, e come tale ha contribuito alla soppressione e alla persecuzione del Falun Gong.

Zhang Chunxian

Zhang Chunxian, cinquantasettenne, ex segretario del Comitato Provinciale del Partito di Hunan e segretario del Comitato del Partito della Regione Autonoma dello Xinjiang Uygur, è responsabile della persecuzione dei praticanti del Falun Gong in queste aree.

Nel giugno 2014, l'OMPIFG ha riferito che Zhang, allora segretario del Comitato del Partito dello Xinjiang, è stato inserito nell'elenco dei responsabili della persecuzione dei praticanti del Falun Gong nello Xinjiang.

Secondo le informazioni raccolte da Minghui, da quando Zhang ha assunto l'incarico di segretario del Comitato del Partito dello Xinjiang, ha condotto in tutta la regione, corsi di trasformazione su larga scala per perseguitare i praticanti del Falun Gong. Secondo i dati disponibili, in quest’area, dal 1999 quarantun praticanti del sono stati perseguitati a morte.

Zhang ha continuato la politica di persecuzione del PCC durante il suo mandato come segretario del Comitato Provinciale del Partito di Hunan dal 2005 al 2010. I praticanti in varie aree dell’Hunan sono stati arrestati illegalmente, portati nei campi di lavoro forzato e condannati. L'Ufficio 610 ha tenuto spesso sessioni di lavaggio del cervello e Zhang era direttamente il responsabile di queste attività.

Dal 1999, ci sono stati almeno 154 praticanti del Falun Gong perseguitati a morte nella provincia dell’Hunan.

Nel 2009, Zhang è succeduto a Wang Lequan come segretario del Comitato del Partito dello Xinjiang. È stato fortemente raccomandato da Zhou Yongkang, allora segretario del PLAC e capo del gruppo di coordinamento del lavoro nello Xinjiang del Comitato centrale del PCC. Zhang è stato anche promosso a membro del Politburo nel 2012, in quanto responsabile dello Xinjiang, ed è diventato un vice funzionario statale.

Zhang non è stato rieletto come membro del Politburo al 19° Congresso nazionale del 2016, ed è stato retrocesso al Congresso Nazionale del Popolo nel marzo 2018. Quest'ultima classifica è considerata una posizione imprescindibile senza un reale potere.

Chen Zhu

Chen Zhu, sessantasettenne, è della stessa città natale della provincia del Jiangsu, di Jiang Zemin. Ha studiato e ottenuto il dottorato in Francia. Dopo che il PCC ha soppresso il movimento studentesco filodemocratico del "4 giugno" nel 1989, Chen è tornato in Cina nel luglio dello stesso anno e ha lavorato presso l’ospedale Ruijin, affiliato alla Shanghai Second Medical University (ora Shanghai Jiaotong University School of Medicine).

Nel 1995 è stato eletto accademico dell'Accademia delle Scienze cinese e nel 2000 è stato nominato vicepresidente. Nel 2007 è stato nominato ministro del Ministero della Salute. Nel 2013 è diventato vicepresidente del Congresso Nazionale del Popolo.

Secondo un rapporto di "Free Asia Radio" del 18 dicembre 2012, l'ascensione di Chen è stata raccomandata dal figlio maggiore di Jiang Zemin, Jiang Mianheng.

Si dice che quando Yan Yixun, presidente dell'Accademia delle Scienze cinese, si è dimesso nel 2000, Jiang Zemin ha parlato con il figlio, Mianheng, vicepresidente dell'Accademia delle Scienze cinese, di un candidato alla carica di nuovo vicepresidente. Jiang Mianheng ha risposto di ammirare Chen, che aveva servito a lungo a Shanghai, e nell'ottobre 2000, Chen ha ricevuto la nomina.

Dopo che è diventato ministro del Ministero della Salute nel 2007, i ricercatori americani hanno messo in discussione il crimine del prelievo forzato di organi, sotto la sua guida, da parte del Ministero della Salute.

Nell'ottobre 2012, l'Università del Minnesota negli Stati Uniti ha proposto di concedere a Chen una laurea ad honorem. Tuttavia, il professor Kirk C. Allison dell'università e altri ventun professionisti in bioetica, medicina e diritti umani non lo ritennero appropriato firmando una petizione nella "Star-Tribune" per opporsi alla proposta.

Il professor Allison, ha detto che il Ministero della Salute guidato da Chen è responsabile della supervisione del prelievo di organi, mentre i professionisti medici del PCC hanno ripetutamente prelevato gli organi dei prigionieri, e il trapianto illegale è stato dilagante. Hanno detto che, in questa circostanza, è dubbio che a Chen debba essere assegnato il titolo onorifico.

Il rapporto ha sottolineato che il PCC è sospettato di aver prelevato organi da prigionieri giustiziati e da gruppi religiosi perseguitati come i praticanti del Falun Gong.