(Minghui.org) Il 14 dicembre 2020, un residente di ottantadue anni della città di Suzhou, provincia del Jiangsu, è stato processato per la sua fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Il 7 gennaio, il signor Wu Huaxin, è stato arrestato per aver partecipato all'udienza di due praticanti del Falun Gong, i signori Xuan Xiaomei e Zhu Peiqin, presso la Corte di Wujiang, dopo che l'ufficiale giudiziario, durante lo screening di sicurezza, ha trovato su di lui un ricordo del Falun Gong.

Gli agenti, hanno portato Wu alla stazione di polizia di Songling e lo hanno costretto a sedersi su una sedia da interrogatorio. Gli hanno chiesto informazioni sull’oggetto del Falun Gong trovato durante lo screening. Subito dopo la polizia ha saccheggiato la sua casa e confiscato tutto il materiale relativo al Falun Gong, compresi libri, calendari e DVD. Il giorno dopo è stato rilasciato su cauzione.

Ad agosto, l’uomo è stato accusato di "minare l’applicazione della legge", il pretesto standard utilizzato dalle autorità cinesi per incastrare e imprigionare i praticanti del Falun Gong.

Il 14 dicembre, il praticante è stato processato dallo stesso tribunale di Wujiang dove è stato arrestato. Il giudice ha rifiutato di consentire a qualsiasi membro della sua famiglia, compresi i suoi figli, di assistere all’udienza.

I suoi due avvocati hanno presentato una dichiarazione di non colpevolezza per lui, sostenendo che tutti i materiali relativi al Falun Gong di cui era in possesso, erano i suoi beni legali e che il procuratore non è riuscito a dimostrare in che modo tali materiali avessero potuto danneggiare qualcuno.

L’uomo ha inoltre sostenuto di non aver violato nessuna legge nel praticare il Falun Gong.

Il procuratore ha emesso una condanna di nove mesi e una multa di 2000 yuan (circa 260 euro), ma il giudice ha aggiornato l'udienza senza annunciare un verdetto.