(Minghui.org) Una donna di settantacinque anni della città di Changchun, nel Jilin, è stata condannata a tre anni di prigione nell'agosto di quest’anno per aver praticato il Falun Gong. Questa è la terza volta che Ma Xiurong viene condannata per la sua fede.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Ma è stata arrestata a casa sua il 18 dicembre dell’anno scorso dagli agenti della stazione di polizia di Sijianfang e da Zhang Guojun e Yang Chengyi, gestori della proprietà del suo alloggio.

Quando la sua famiglia ha chiamato la polizia per informarsi sul caso, gli agenti hanno affermato che stavano facendo terapia fisica a Ma in un hotel. La sua famiglia ha poi appreso che è stata arrestata nell'ospedale della polizia e trasferita al centro di detenzione n. 4 di Changchun intorno al maggio scorso, dove è stata trattenuta da allora.

Il tribunale del distretto di Chaoyang ha segretamente condannato Ma nell'agosto scorso, ma il tribunale ha rifiutato di fornire qualsiasi dettaglio sul suo caso, compreso il nome del giudice che l'ha condannata.

Persecuzione passata

Ma è un'impiegata in pensione dell'Accademia di Scienze Agricole di Changchun. Prima di intraprendere il Falun Gong il 1° marzo 1996, soffriva di gravi problemi al cuore ed al fegato, di asma ed intorpidimento alle gambe. Quando è andata ad assistere alle lezioni del Falun Gong, non era in grado di camminare da sola ma, dopo le due ore di lezione, correva per raggiungere l'autobus.

Il 20 luglio 1999, giorno in cui è iniziata la persecuzione, un gruppo di poliziotti, agenti dell’Ufficio 610 e giornalisti sono andati a casa sua, le hanno chiesto la foto del figlio morto affermando che era deceduto per aver praticato il Falun Gong, anche se il motivo della morte era un tumore al cervello con cui era nato. Le autorità hanno anche raccolto altri 1.400 casi simili in tutto il Paese allo scopo di demonizzare il Falun Gong e giustificarne la persecuzione.

Ma è stata condannata a otto anni nella prigione femminile del Jilin nell'ottobre 2008, dov’è stata costretta a sedersi su un piccolo sgabello senza muoversi dalle cinque del mattino a mezzanotte. Le sue natiche si sono infiammate ed hanno sanguinato, non le era permesso di parlare con nessuno e, se si muoveva, le detenute la picchiavano e la maltrattavano verbalmente, doveva persino chiedere il permesso per poter usare il bagno.

Di notte era costretta a dormire sulla scatola del materasso senza lenzuola, piumino o cuscino, le guardie l'hanno anche costretta a guardare materiale di propaganda che calunniava il Falun Gong e le hanno ordinato di scrivere rapporti di pensiero. Ha sviluppato gravi problemi di salute ed è stata rilasciata con la condizionale il 31 dicembre 2011.

Rievocazione della tortura: Seduta su un piccolo sgabello

Ma è stata nuovamente arrestata il 25 ottobre 2016 e condannata a due anni dal tribunale del distretto di Luyuan il 13 luglio 2017.

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