(Minghui.org) Nel dicembre 2013 l'Unione Europea ha adottato una risoluzione che condanna i crimini del prelievo forzato di organi da parte del regime cinese, ma da allora Peter van Dalen, membro del Parlamento europeo (MEP), che fa parte della sottocommissione per i diritti umani ed è anche copresidente dell'intergruppo del Parlamento sulla libertà di religione o di credo e della tolleranza religiosa ha affermato: "Da allora è stato silenzio ovunque".

L'osservazione è stata fatta il 27 ottobre scorso, durante un forum online presso il Brussels Press Club, adiacente alla sede dell'Unione Europea (UE). Intitolato “Cina - Espianto forzato di organi e Partito Comunista Cinese”, il forum era composto da un gruppo di membri del Parlamento Europeo, da avvocati per i diritti umani ed esperti che chiedevano la fine del prelievo forzato di organi sui praticanti del Falun Gong da parte del Partito Comunista Cinese (PCC).

Forum online presso il Brussels Press Club, il 27 ottobre, per affrontare l'espianto forzato di organi dai prigionieri di coscienza in Cina

Sanzioni commerciali

Van Dalen ha spiegato: “Non vogliamo attaccare la Cina su questioni delicate come il prelievo forzato di organi, ma penso davvero che dovremmo, perchè il prelievo di organi è davvero un attacco molto diretto ai diritti umani fondamentali. Si parla troppo di commercio, di soldi, e non abbastanza di diritti umani e di diritti delle minoranze”.

Dopo essere stato accusato di aver commesso un genocidio nel trattamento degli Uiguri, il PCC ha imposto sanzioni ritorsive nei confronti dei politici europei. L'UE ha risposto sospendendo il suo piano di investimenti con la Cina.

Van Dalen accoglie con favore questa decisione e spera che tali iniziative possano continuare fino a quando il PCC non porrà fine alle sue violazioni dei diritti umani. Van Dalen ha detto: "Dovremmo usare questo come una frusta per chiarire alla Cina che la violazione dei diritti umani è importante". In effetti, le violazioni note da parte del PCC non si limitano solo al prelievo forzato di organi, piuttosto comprendono un'ampia gamma di violazioni dei diritti umani.

Van Dalen ha avvertito i paesi dell'UE di prestare attenzione a ciò che sta accadendo in Cina. Ha sottolineato che gli uomini d'affari ed i professionisti medici, dovrebbero prestare attenzione alla situazione in Cina, in particolare all'espianto forzato di organi dai prigionieri di coscienza. Nel frattempo ha lavorato duramente per riportare questo argomento all'ordine del giorno del Parlamento europeo.

Annick Ponthier, membro del Parlamento (MP) del Belgio, ha partecipato al forum. In un'intervista ha affermato che un messaggio del genere deve essere trasmesso al circolo politico e che avrebbe lavorato su questo insieme ai suoi colleghi. Il deputato Ponthier ritiene che il prelievo forzato di organi in Cina sia anche una questione importante per l'Europa e che i diritti umani dovrebbero essere salvaguardati in tutte le sedi politiche.

Dettagli dal consulente legale per il tribunale cinese

Il China Tribunal, un tribunale indipendente di Londra istituito per indagare sulle accuse riguardo al prelievo forzato di organi dai prigionieri di coscienza in Cina, nel giugno 2019 ha concluso che il prelievo forzato di organi da parte del PCC esiste da molti anni, e che i praticanti del Falun Gong ne sono le principali vittime.

Nel 2019 Hamid Sabi, avvocato per i diritti umani e consulente legale del China Tribunal, ha dichiarato, durante un'udienza di sei giorni, di aver esaminato migliaia di pagine di documenti e testimonianze di cinquantacinque testimoni. La corte è indipendente dal Falun Gong e ha trovato i risultati sorprendenti: non c'è dubbio che il prelievo di organi in Cina duri da molti anni.

Un tempo si diceva che i prigionieri consenzienti all’espianto dei loro organi presenti nel braccio della morte fossero la fonte primaria per gli interventi di trapianto. Tuttavia, in base alla legge cinese, i prigionieri nel braccio della morte devono essere giustiziati entro sette giorni dalla condanna. Questo rende molto breve il tempo per abbinare gli organi tra donatori e pazienti. Inoltre molti nel braccio della morte hanno problemi di salute a causa del consumo di droghe o altre attività pericolose, il che li esclude dalla lista dei donatori di organi.

Nonostante queste disparità, tra il 2003 e il 2004 il numero di trapianti di organi in Cina ha superato di gran lunga il numero di esecuzioni. Per un certo periodo di tempo, nel 2000, il numero di trapianti di organi in Cina ha anche superato quello degli Stati Uniti, il che indica che ci sono state nuove fonti di approvvigionamento organi che vanno di pari passo con l'espansione dell'industria dei trapianti di organi.

Sabi ha affermato che, sotto la pressione delle agenzie governative europee, il PCC ha anche prodotto diversi "testimoni" della Croce Rossa Cinese. Tuttavia, come agenzia interna del PCC, la Croce Rossa Cinese non ha nulla a che fare con il Comitato Internazionale della Croce Rossa e fornisce solo informazioni approvate dal PCC.

L'aumento degli interventi di trapianto è correlato alla persecuzione del Falun Gong da parte del governo cinese: centinaia di migliaia di praticanti del Falun Gong sono stati incarcerati in prigioni, campi di lavoro forzato e centri per il lavaggio del cervello. Oltre ad essere costretti a sottoporsi a esami del sangue durante la detenzione, Sabi ha detto che tutti i praticanti del Falun Gong presi di mira, una volta ogni tre mesi, sono stati sottoposti anche a visita medica, compresi gli ultrasuoni. Un testimone ha affermato che i detenuti sono stati etichettati con vari colori e che alcuni di loro sono scomparsi in breve tempo.

Sabi ha suggerito sanzioni contro il PCC attraverso organizzazioni mediche professionali che intrattengono relazioni con la Cina, come le associazioni per i trapianti di organi.

Ex vicepresidente del Parlamento europeo: Boicottare le Olimpiadi invernali di Pechino

Edward McMillan-Scott, ex vicepresidente del Parlamento europeo (2004-2014), ha affermato di aver appreso della persecuzione del Falun Gong da parte del PCC nel 2006. Durante una visita a Pechino, ha incontrato diversi praticanti del Falun Gong tra cui uno che era stato detenuto per la sua fede, che ha testimoniato di aver visto il corpo di un praticante morto in custodia che mostrava segni di rimozione di organi.

McMillan-Scott ha affermato che l'esempio sopra menzionato suggerisce che l'orribile crimine si stava verificando e che sempre più prove, incluse quelle presenti nei volumi forniti da Sir Geoffrey Nice QC del China Tribunal e Sabi, indicano che l'espianto forzato di organi da parte del PCC si configura come genocidio e l'uccisione di praticanti del Falun Gong ed Uiguri per i loro organi è un crimine contro l'umanità.

McMillan-Scott spera che la comunità internazionale boicotti i giochi olimpici invernali del 2022 a Pechino, il che aiuterebbe a sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo alla repressione da parte del PCC di minoranze e gruppi come Uiguri, Tibetani e praticanti del Falun Gong.

Matas: Non possiamo perdere la piattaforma delle Nazioni Unite

David Matas, avvocato canadese per i diritti umani, ha affermato che le Nazioni Unite (ONU) sono state lente nel rispondere alle questioni inerenti al prelievo forzato di organi in Cina ed hanno chiesto un'indagine indipendente. In particolare ha affermato che la risposta è stata isolata, tardiva ed insufficiente.

Nel giugno 2016 una dichiarazione congiunta degli esperti del Consiglio per i diritti umani degli Stati Uniti ha evidenziato l'espianto di organi da parte del PCC ed ha invitato la Cina a consentire indagini indipendenti da parte delle organizzazioni internazionali per i diritti umani.

Matas considera questo sviluppo un progresso delle Nazioni Unite, perchè fornisce una piattaforma per i governi e gli esperti che prestano attenzione alla condizione dei diritti umani in Cina. Più specificamente, quando i prigionieri di coscienza sono sottoposti a prelievo di organi, questa piattaforma può essere utilizzata da vari governi ed esperti di diritti umani per agire.

Il prelievo di organi non finirà finchè il PCC perseguiterà il Falun Gong

Utilizzando sia dati statistici che grafici, Harold King, vicedirettore del gruppo di etica medica Medici contro l'espianto forzato di organi, ha illustrato la gravità dell'espianto di organi in Cina.

Ha detto che questo fa parte di una campagna lanciata dal PCC per sradicare i praticanti del Falun Gong ed altri gruppi di minoranza ed è una minaccia per il mondo intero perchè viola i valori universali della società, trasformando l'industria sanitaria in un luogo di morte.

In modo ugualmente eclatante il PCC ha insabbiato il crimine, in modo che il mondo ignorasse il fatto che il regime sta uccidendo i propri cittadini. King crede che finchè il PCC continuerà a perseguitare il Falun Gong, l'atrocità del prelievo forzato di organi non si fermerà.

Ha esortato i governi, le organizzazioni internazionali e gli individui, a stabilire un meccanismo globale per porre fine a questo crimine. King ha detto: "L'Europa ed ogni singolo stato del mondo sono ad un bivio, un bivio che determinerà il loro stesso futuro".

Professionisti dei media: Aumentare la consapevolezza

Il forum è stato ospitato da Gary Cartwright, curatore editoriale del media londinese EU Today, e da Andy Vermaut, giornalista e difensore dei diritti umani.

Cartwright ha spiegato in un'intervista: "Quando ho iniziato a fare le mie ricerche, non esagero nel dire che a volte dovevo chiudere il mio computer e andarmene e fare dei respiri profondi". Ha definito l'espianto di organi una delle politiche più disumanizzanti che abbia mai incontrato ed ha affermato di provare un senso di colpa per il fatto che tali abusi stiano accadendo nella società moderna "sotto i nostri occhi".

Vermaut ha anche chiesto una maggiore attenzione pubblica su questa pratica spietata: “Tutti parlano dell'Olocausto e dei genocidi ruandesi, ma non c'è abbastanza attenzione al prelievo forzato di organi”.