(Minghui.org) Le autorità della città di Chengdu, nella provincia del Sichuan, hanno ripetutamente molestato la signora Yi Shuying e la sua famiglia minacciando sua nipote di non permetterle di frequentare il college a causa della sua fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Negli ultimi ventidue anni Yi, di sessantotto anni, è stata arrestata più volte e torturata per aver sostenuto la sua fede. L'ultima molestia contro di lei e la sua famiglia è avvenuta nell'ottobre scorso, solo un anno dopo che suo marito, il signor Chen Huagui, è deceduto a causa delle gravi ferite riportate dalle torture inflitte della polizia per la sua fede nel Falun Gong.

Il 14 ottobre scorso nove persone, tra cui i funzionari dell'Ufficio 610 del distretto di Wenjiang e della città di Hesheng, i signori Wang Mingquan e Wang Fengqun, del comitato del villaggio di Yuhe, si sono recati presso l’abitazione della praticante e le hanno ordinato di firmare una dichiarazione di rinuncia al Falun Gong.

Hanno anche minacciato il figlio e sua moglie dichiarando che se Yi non avesse rinunciato al Falun Gong alla loro figlia, che frequentava la scuola media, in futuro sarebbe stata negata l’ammissione al college, ma Yi si è rifiutata di farlo.

Da allora, Wang Mingquan e Wang Fengqun hanno chiamato ogni giorno il figlio e la nuora per minacciarli.

Il marito muore per le percosse della polizia

Il 28 giugno 2000 il marito di Yi, Chen Huagui, è stato arrestato per la prima volta presso la sua abitazione. La polizia ha confiscato tutti i libri del Falun Gong ed una foto del Maestro fondatore della pratica. Gli agenti, dopo averlo accompagnato alla stazione di polizia locale, l’hanno picchiato per scoprire dove avesse reuperato la foto del Maestro. Quando Chen si è rifiutato di rispondere alla domanda, un agente l’ha soffocato fino a farlo svenire. Nonostante fosse privo di sensi l'ufficiale ha continuato a prenderlo a calci. I suoi vestiti erano macchiati di sangue. La polizia l’ha costretto a lavarli per nascondere il pestaggio ed l’ha schiaffeggiato in viso quando non è riuscito ad eliminare tutte le macchie.

Il 3 luglio 2000 Chen è stato arrestato di nuovo con sua moglie. Entrambi sono stati costretti ad inginocchiarsi a terra. Un ufficiale ha preso a calci l’uomo, gli ha dato uno schiaffo in faccia e l’ha ammanettato così strettamente che i suoi polsi sanguinavano. Dopo le torture subite i funzionari hanno saccheggiato la loro abitazione, per la sesta volta.

La sera del 31 dicembre 2001 Hu Dongxiang, il direttore dell'ufficio 610 della città di Hesheng, insieme ad un gruppo di agenti, ha fatto irruzione nella sua abitazione, saccheggiato l’intero appartamento e confiscato la sua carta d'identità rifiutando di restituirla.

Il 5 ottobre 2004, dopo aver vissuto per tre anni una vita difficile senza un documento d’identità, Chen ha visto Hu e gli ha chiesto la restituzione dei suoi documenti, ma lui gli ha distrutto la bicicletta e l’ha picchiato, ferendolo all'occhio destro, alla bocca ed alla testacolpendolo con una sedia di legno più di dieci volte. Uno dei suoi incisivi inferiori e tre denti anteriori sono caduti. Un altro ufficiale gli ha strappato via il cellulare e l'ha sbattuto a terra. Chen ha subito delle gravi ferite alla testa e al petto ed era in punto di morte.

Il 19 ottobre 2014, mentre Chen stava preparando una denuncia da presentare contro Hu per averlo picchiato, questi stava guidando un gruppo di agenti per arrestarlo di nuovo. Quando la polizia si è presentata presso la sua abitazione Chen non era in casa, così ha arrestato sua moglie tentando di portarla via, ma la sua famiglia è riuscita a fermare gli agenti che, prima di andarsene, hanno messo a soqquadro la casa della coppia.

I tre denti anteriori del signor Chen sono caduti

Nel 2017 Chen ha sofferto una recrudescenza dei sintomi causati dalle sue ferite, e non è riuscito a riprendersi. Il 2 ottobre dello scorso anno è deceduto.

Arresti e torture della moglie

Dopo l'inizio della persecuzione del Falun Gong nel luglio 1999, il giorno di Capodanno del 2000 Yi si è recata a Pechino per cercare giustizia per il Falun Gong, ma è stata arrestata e scortata fuori dalla città. È stata trattenuta per quarantacinque giorni nel centro di detenzione di Wenjiang e multata di 15.000 yuan (circa 2.050 euro).

Il 30 marzo dello scorso anno tre funzionari del governo della città di Hesheng, tra cui i signori Yang Biqin e Li Hongyuan, hanno fatto irruzione nel suo appartamento; subito dopo è stata trascinata alla stazione di polizia in manette senza un mandato di arresto. Li Hongyuan ha scosso le manette causandole una ferita al polso destro che sanguinava copiosamente. È stata rinchiusa in una stanza piccola, puzzolente e buia, senza alimenti per tutto il giorno.

Il 29 aprile i funzionari della città di Hesheng hanno arrestato più di una dozzina di altri praticanti del Falun Gong, compresa Yi, per una cosiddetta "classe di studio sulla trasformazione" di sei giorni. Ai praticanti è stato ordinato di scrivere una lettera di pentimento e sono stati costretti a stare sotto il sole cocente per molto tempo, oltre ad essere affamati e maltrattati verbalmente.

Pochi giorni dopo che Yi è stata rilasciata, la sua casa è stata saccheggiata e tutti gli oggetti di valore le sono stati confiscati.

Il 3 luglio 2000 è stata arrestata di nuovo con il marito. È stata picchiata duramente con dei cavi elettrici e bastoni di bambù sui piedi, sulla testa, sul petto e sulla schiena per più di tre ore, fino a quando ha perso i sensi. Durante la tortura la polizia abusava verbalmente di lei e la spingeva a smettere di praticare il Falun Gong.

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