(Minghui.org)

Nome cinese:苏云霞

Genere: Femmina

Età: 67

Città: Harbin

Provincia: Heilongjiang

Occupazione: NA

Data della morte: 4 settembre 2021

Data dell'arresto più recente: 7 settembre 2016

Luogo di detenzione più recente: Prigione femminile della provincia dell'Heilongjiang

La signora Su Yunxia è deceduta in prigione due giorni prima della scadenza dei cinque anni di pena detentiva per aver praticato il Falun Gong.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Il 7 settembre 2016 la donna, residente ad Harbin, nella provincia dell'Heilongjiang, è stata arrestata dopo essere stata denunciata per aver parlato del Falun Gong alla gente per strada. Tutto il materiale informativo che aveva nella sua borsa è stato confiscato, compresi DVD e stampe, oltre alle banconote stampate con messaggi sul Falun Gong, un modo per contrastare la rigida censura dell'informazione in Cina.

La sera stessa Wang Wei, capo della stazione di polizia di Sanke, ha guidato alcuni agenti nella perquisizione della sua abitazione ed ha confiscato i suoi libri del Falun Gong, altro materiale informativo ed un tablet.

Per chiedere il suo rilascio, il marito disabile di Su si è recato alla stazione di polizia in sedia a rotelle accompagnato dalla nipote, ma è stato bloccato fuori.

Alla fine di settembre 2016 è stato approvato l'arresto della donna. Il 27 ottobre la procura del distretto di Daowai l'ha incriminata ed il 31 marzo 2017 è stata condannata a cinque anni di prigione, nonché al pagamento di una multa di 10.000 yuan (circa 1.370 euro).

La data del suo rilascio era stata fissata per il 6 settembre di quest'anno ma, a causa delle torture subite nella prigione femminile della provincia dell'Heilongjiang, è deceduta all'età di sessantasette anni, due giorni prima di potersi ricongiungere ai suoi familiari.

Secondo un informatore, il 4 settembre è stata picchiata dalle detenute perché si rifiutava di rinunciare al Falun Gong. Per lo stesso motivo la prigione non le ha comunicato l'avviso di rilascio.

Dopo averla picchiata a morte, le guardie hanno coperto il suo corpo con un panno bianco e l’hanno tenuto nel corridoio dell'ottavo reparto. La sera le detenute spaventate non osavano uscire dalle loro celle per andare in bagno.

Dal 1999 la prigione femminile della provincia dell'Heilongjiang è stata in prima linea nella persecuzione del Falun Gong, dove migliaia di praticanti sono state incarcerate. Il 90% di loro è stato gravemente ferito o menomato a causa delle torture ed almeno trentuno persone sono state torturate a morte.

Il 16 luglio 2018 la signora Zhao Chunyan, della città di Jixi, è stata rilasciata dalla prigione in ambulanza. Aveva perso più di un terzo del peso corporeo e non era più in grado di camminare. È deceduta dodici giorni dopo, all'età di sessantacinque anni.

Prima dell'ultima condanna, nel 2001 Su è stata condannata ai lavori forzati ed ha scontato un periodo sconosciuto nel campo di lavoro forzato di Wanjia, dove le guardie le hanno sollevato le braccia dietro la schiena e l'hanno appesa per le manette ad un letto a castello. Le dita dei piedi toccavano a malapena il pavimento ed aveva la bocca chiusa con un nastro adesivo.

Rievocazione della tortura: appesa per le manette