(Minghui.org) Due residenti della città di Daqing, nella provincia dell'Heilongjiang, sono state condannate ad una pena detentiva per aver appeso striscioni sulla loro fede nel Falun Gong. Una di loro ha fatto appello contro il verdetto, ma il ricorso è stato respinto dal tribunale superiore.
Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.
Il 5 febbraio dell'anno scorso la sessantaduenne Yang Haixia, la signora Li Shuchun e suo nipote Li Helong sono stati arrestati dopo che la polizia, attraverso una telecamera di sorveglianza, li ha visti affiggere striscioni sul Falun Gong. Yang e Li sono entrambe praticanti, a differenza del nipote.
Sebbene siano state presto rilasciate su cauzione, l'11 gennaio scorso le praticanti Yang e Li sono state riprese in custodia. In aprile anche il nipote è stato arrestato.
Il 19 maggio scorso i tre sono stati processati dal tribunale del distretto di Ranghulu, nel centro di detenzione della città di Daqing. Il 23 luglio il giudice ha condannato Yang a sette anni di pena detentiva e Li a cinque anni. Non è chiaro se anche il nipote Li sia stato condannato.
Yang ha presentato ricorso in appello al tribunale intermedio della città di Daqing, ma, verso metà settembre, il giudice ha deciso di confermare la sentenza originale. Al momento della stesura di questo articolo, entrambe le donne si trovano ancora nel centro di detenzione di Daqing.
Yang in passato aveva subito una doppia mastectomia, a causa di un cancro al seno, e le ferite dell'intervento non sono guarite per anni. Non potendo permettersi le cure mediche, ha dovuto sopportare un dolore tremendo, contando sulle cure dei familiari.
Nel 1997, poco dopo aver iniziato a praticare il Falun Gong, si è ripresa completamente e si è assunta la responsabilità di prendersi cura di suo padre, costretto a letto.
Dopo l'inizio della persecuzione, il 10 maggio 2000 Yang è stata arrestata per aver praticato il Falun Gong in un parco e detenuta per quindici giorni. Dopo essere stata rilasciata, si è recata a Pechino per appellarsi al diritto di praticare il Falun Gong, ma è stata arrestata ed imprigionata per altri quattro mesi.
Il 23 gennaio 2001 è stata arrestata nuovamente e detenuta per un mese.
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