(Minghui.org) Da quando il regime comunista cinese ha iniziato, nel 1999, a perseguitare il Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione, la sessantenne Zhang Xiuzhen, residente a Kunming, nella provincia dello Yunnan, è stata condannata al campo di lavoro, costantemente molestata dalla polizia e le è anche stata sospesa la pensione.

Il 15 ottobre 2008 Zhang è stata arrestata, dopo essere stata denunciata dall'ufficio di sicurezza di una suddivisione, per aver distribuito copie dei Nove Commentari sul Partito Comunista. È stata interrogata alla stazione di polizia di Daguanlou, dove gli agenti le hanno rilevato le impronte digitali e scattato una foto. Più tardi la polizia l'ha riportata alla suddivisione, l'ha costretta a recarsi nel luogo in cui aveva distribuito il materiale e l'ha fotografata nuovamente.

La donna è poi fuggita dalla stazione di polizia, ma è stata arrestata di nuovo il 16 maggio 2009, dopo essere stata denunciata da un agente in borghese per aver parlato con la gente del Falun Gong in un parco. È stata dapprima trattenuta alla stazione di polizia di Beimen ed in serata trasferita al centro di detenzione del distretto di Wuhua. Le guardie l'hanno spogliata, le hanno tolto le scarpe e l'hanno assegnata ad una camerata condivisa con altre trentatré detenute. Quando è arrivata non c'era posto per dormire ed è rimasta seduta per tutta la notte.

In seguito la polizia ha messo a soqquadro la sua abitazione e le ha confiscato i libri del Falun Gong, oltre ad altro materiale relativo alla pratica.

Il 25 maggio le è stato dato un anno e mezzo da scontare nel campo di lavoro forzato femminile della provincia dello Yunnan. E' stata costretta a sedersi su un piccolo sgabello senza potersi muovere, per molte ore al giorno, mentre guardava video che diffamavano il Falun Gong ed il suo fondatore. È stata anche costretta a fare lavori non retribuiti, compresa la raccolta di pere. La tortura fisica le ha causato un edema sistemico e problemi ad urinare; aveva dolori in tutto il corpo.

Non appena è stata arrestata il suo posto di lavoro le ha sospeso la pensione. Non è chiaro se, al momento in cui scriviamo, l’ufficio della previdenzia sociale abbia ripreso ad erogargliela.

Il 15 aprile 2016 è stata nuovamente arrestata, dopo essere stata denunciata per aver affisso informazioni sul Falun Gong in un parco. La polizia ha cercato di costringerla a scrivere qualcosa su un pezzo di carta bianca, ma lei si è rifiutata di obbedire e stava ancora tremando per la tensione emotiva, quando è stata portata in ospedale per un esame fisico.

Verso mezzanotte tre agenti hanno portato la donna su una piccola collina e le hanno chiesto se praticasse ancora il Falun Gong. Alle 3:00 del mattino Zhang è stata riportata a casa da suo figlio, che era stato costretto a pagare alla polizia 6.000 yuan (circa 810 euro) in cambio del suo rilascio. Ha eseguito la transazione tramite WeChat e non sapeva chi fosse il destinatario del denaro.

L'estorsione ha causato alla famiglia ulteriori difficoltà finanziarie, dato che il figlio non lavora più da quando il marito di Zhang è morto nel 2014.

Il 30 dicembre dell'anno scorso Zhu Yunjie ed un ufficiale di nome Geng, della stazione di polizia di Daguan, l'hanno molestata di nuovo e le hanno ordinato di firmare una dichiarazione di rinuncia al Falun Gong, ma lei ha rifiutato.

Informazioni di contatto dei perpetratori:

Zhu Yunjie (朱云杰), ufficio della stazione di polizia di Daguan: +86-871-65321779

Wang Zhirong (汪志荣), capo della stazione di polizia di Daguan: +86-871-65392536

Kang Wei (康伟), vice capo della stazione di polizia di Lianhua: +86-871-65122737