(Minghui.org) Un uomo residente a Benxi, nella provincia del Liaoning, è stato condannato a quattro anni di pena detentiva per la sua fede nel Falun Gong, dopo che la mozione per riconsiderare il suo caso è stata respinta da un tribunale superiore. I suoi familiari si sono recati due volte a trovarlo in prigione ed hanno saputo che era stato tenuto in una buia cella d’isolamento.
Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.
Deng Yulin, sua moglie Teng Hongtao ed il loro figlio Deng Zhongbo in una foto senza data
Il 23 maggio 2019 Deng Yulin, di cinquantaquattro anni, è stato arrestato per aver distribuito materiale informativo sul Falun Gong. Il 4 settembre dell'anno scorso è stato condannato a quattro anni di prigione con una multa di 20.000 yuan (circa 2.780 euro). L'uomo ha ricorso in appello presso il tribunale intermedio della città di Benxi, che ha deciso di confermare il verdetto originale.
Il 30 novembre dell'anno scorso ha presentato una mozione per riconsiderare il suo caso al tribunale superiore, che l'ha respinta lo scorso 14 luglio.
Due giorni dopo Deng è stato trasferito dal centro di detenzione della contea di Hengren alla prigione di Panjin. Le guardie del centro di detenzione gli hanno prelevato un campione di sangue con il motivo dichiarato di controllare se fosse portatore di HIV.
Il 19 luglio, non sapendo che era stato portato alla prigione di Panjin, i suoi familiari hanno chiamato l'ufficio dell'amministrazione penitenziaria della provincia del Liaoning per chiedere dove si trovasse, nonché i nomi ed i numeri di telefono delle guardie che si occupavano di lui. La persona che ha risposto al telefono si è rifiutata di fornire qualsiasi informazione, dicendo che stavano ancora aspettando di sapere a quale prigione sarebbe stato assegnato.
I familiari hanno poi scoperto che si trovava nella prigione di Panjin. Il 22 settembre, quando hanno chiamato, una guardia ha detto loro che l'uomo era stato trasferito in un'altra prigione, quella di Jinzhou.
Per chiedere informazioni, hanno quindi chiamato la prigione suddetta, che però ha rifiutato di fornire il nome ed il numero di telefono delle guardie che si occupavano di lui, ma ha dato loro il numero della sala visite.
Dopo aver contattato la sala visite, hanno appreso che Deng era detenuto nel 22° reparto e che tutte le visite dovevano essere prenotate una settimana prima. Hanno quindi preso un appuntamento per recarsi a trovarlo il 28 settembre.
Quel giorno, arrivati nella sala delle visite, è stato detto loro che Deng era stato trasferito, il giorno prima, al nono reparto. Le guardie li hanno fatti aspettare per un'ora prima di portare l'uomo nella stanza.
I familiari hanno detto di averlo trovato emaciato e con indosso solo una sottile camicia a maniche corte. Diverse guardie stavano dietro di lui ed ascoltavano la loro conversazione. I suoi cari gli hanno chiesto se fosse stato picchiato in prigione consigliandogli, nel caso, di presentare una denuncia contro i responsabili. Deng ha detto che, pur non essendo stato picchiato lui stesso, ha visto le guardie picchiare altri praticanti del Falun Gong.
La sua famiglia si è recata di nuovo a trovarlo il 20 ottobre. Sempre dopo un'ora di attesa le guardie hanno rivelato che, a differenza dei detenuti regolari, le visite di Deng dovevano essere approvate da diversi livelli di supervisori all'interno della prigione. Questa volta l'uomo si è presentato indossando abiti più caldi. Ha detto che era tenuto in una cella d’isolamento buia e che solitamente non aveva contatti con nessuno, comprese le guardie.
Questa non è la prima volta che Deng viene condannato per la sua fede. In seguito al loro arresto, il 18 settembre 2004, lui e sua moglie, Teng Hongtao, erano stati entrambi condannati a nove anni di pena detentiva.
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