(Minghui.org)

Nome cinese:吴东升

Genere: Donna

Età: 57

Città: Shuangyashan

Provincia: Heilongjiang

Occupazione: Impiegata in un'azienda agricola

Data della morte: 21 ottobre 2021

Data dell'arresto più recente: 21 marzo 2014

Luogo di detenzione più recente: Tongjiang

Da quando il Partito comunista cinese ha iniziato a perseguitare il Falun Gong nel 1999, Wu Dongsheng, ex dipendente di un’azienda agricola di Hongxinglong, è stata ripetutamente arrestata, detenuta e torturata per non aver rinunciato alla sua fede. Per due decenni le è stato proibito di vivere una vita normale ed è stata privata del suo reddito. Il 20 ottobre di quest’anno è morta all’età di cinquantasette anni.

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Wu Dongsheng

Imparare il Falun Gong

Wu ha iniziato a praticare il Falun Gong nel settembre 1998 ed i suoi numerosi disturbi, tra cui una malattia cardiaca, l’artrite reumatoide e l'ipotensione, sono scomparsi. Dopo aver recuperato la salute era diventata meno irritabile e premurosa e molti dei suoi vicini hanno detto che era diventata un'altra persona.

Somministrazione di farmaci sconosciuti

Il 17 gennaio 2001 è stata arrestata per la prima volta nell’azienda dove lavorava. La polizia ha saccheggiato la sua casa e l'ha interrogata e, sebbene l’abbia rilasciata la sera stessa, tre giorni dopo l'ha riportata alla stazione per un altro interrogatorio. In seguito, due giorni dopo il secondo interrogatorio, alla vigilia del Capodanno cinese, la polizia l’ha arrestata nuovamente e portata al centro di detenzione di Hongxinglong dove è stata reclusa per due mesi.

La donna ha sostenuto uno sciopero della fame per protestare contro la persecuzione ed è stata portata in ospedale, dove le è stato iniettato per due volte un farmaco sconosciuto. Anche altre due praticanti del Falun Gong, Lin Xijie e Yin Ling, sono state sottoposte a somministrazione forzata di farmaci. A causa delle proteste sono state trascinate a terra dagli agenti che hanno strappato loro i pantaloni, inoltre uno di loro ha storto il collo di Yin e le ha sbattuto la testa contro una sedia; in ospedale l'autista della polizia si è seduto su Lin e l'ha insultata.

Alimentazione forzata nel campo di lavoro

Il 7 settembre 2001 Wu è stata arrestata di nuovo mentre parlava del Falun Gong alla gente. Dopo sette giorni nel centro di detenzione di Hongxinglong, è stata trasferita nel campo di lavoro forzato di Jiamusi, dove veniva spesso picchiata perché faceva gli esercizi del Falun Gong. Quando ha fatto uno sciopero della fame per protestare contro la persecuzione le guardie l'hanno legata su un letto, le hanno aperto la bocca con un cucchiaio e l'hanno alimentata a forza attraverso un tubo, le hanno anche sbattuto la testa contro la testiera del letto. Le guardie non hanno mai lavato il tubo per l'alimentazione e l'hanno usato con diverse altre praticanti che sostenevano lo sciopero della fame.

Le guardie hanno portato Wu all'ospedale psichiatrico locale ed hanno detto al medico che era malata di mente, ma lei ha affermato di stare perfettamente bene e di essere stata perseguitata per aver praticato il Falun Gong.

Vedendo che era in grado di esprimersi chiaramente il medico ha interrogato le guardie sul perché sostenessero che aveva problemi mentali e loro hanno risposto che nonparlava in modo logico, così il medico ha valutato lo stato mentale della donna ed ha rifiutato di accettarla.

Il 22 gennaio 2002, giorno previsto per il rilascio, il capo del dipartimento di polizia Zhu Shaokun l'ha portata direttamente alla prigione locale per una sessione di lavaggio del cervello. Chen Jianfu, il segretario del Comitato per gli Affari Politici e Legali, un'agenzia extra-legale incaricata di supervisionare la persecuzione del Falun Gong, ha detto alla donna: “Possiamo trattenerti all'infinito, finché pratichi il Falun Gong non siamo obbligati a seguire la legge e nel tuo caso non sarebbe un problema per noi anche se le cose andassero all'estremo”.

Due anni di detenzione in un centro per il lavaggio del cervello.

Dopo essere stata rilasciata ha presentato un resoconto delle persecuzioni subite al sito web cinese Minghui ed il suo articolo è stato pubblicato il 9 settembre 2002. Dopo averlo visto, la polizia l'ha arrestata il 19 settembre e l'ha tenuta in carcere locale fino al 25 settembre.

Il 27 settembre la polizia l’ha arrestata di nuovo e l'ha portata al centro per il lavaggio del cervello di Qixing a Jiansanjiang. Altri dieci praticanti portati lì sono stati costretti a guardare video e a leggere articoli che diffamano il Falun Gong. Una praticante di sessant’anni è stata picchiata per aver resistito al lavaggio del cervello ed è rimasta costretta a letto per un mese. Wu è stata schiaffeggiata dal capo della polizia Liu Zhongshan; il suo viso era gonfio e le sono caduti quattro denti. In un'altra occasione è stata trascinata a terra per i capelli dal letto a castello e picchiata.

Dopo che si è rifiutata nuovamente di rinunciare al Falun Gong nonostante i due anni di lavaggio del cervello, è stata portata nella prigione di Qindeli per ulteriori persecuzioni. È stata tenuta in una cella di isolamento senza finestre; l'unica piccola presa d'aria nella stanza era coperta e l’aria non circolava, Wu dormiva su una lastra di cemento senza lenzuola con i topi che correvano per la cella. Tre settimane dopo è stata trasferita nella prigione di Qianjin.

Tre anni di lavori forzati.

Il 26 agosto 2006 è stata arrestata di nuovo e portata al campo di lavoro forzato di Jiamusi, ma il medico del campo di lavoro si è rifiutato di ricoverarla perché era molto debole a causa dello sciopero della fame sostenuto nel centro di detenzione di Baoqing prima di essere portata al campo di lavoro. La polizia ha offerto al medico una cena e poco dopo lui ha accettato di ammetterla.

Lo stesso giorno in cui è stata ammessa le guardie le hanno ordinato di firmare una dichiarazione di rinuncia al Falun Gong ma, siccome lei si è rifiutata di farlo, un gruppo di guardie l'ha circondata, le ha tenuto la testa contro un tavolo etirato una mano dietro la schiena. Il capo delle guardie Zhou Jiahui ha poi afferrato l'altra mano e l'ha costretta a firmare la dichiarazione.

Poiché ha resistito al successivo lavaggio del cervello le guardie l'hanno prima costretta a sedersi su un piccolo sgabello molte ore per un'intera settimana poi, quando si è rifiutata di indossare l'uniforme da detenuta, l'hanno appesa per i polsi in una stanza buia e non le hanno permesso di lavarsi o di usare il bagno. La tortura è durata sette giorni e, nonostante Wu stesse per avere un crollo mentale, le guardie hanno continuato a torturarla e l'hanno incatenata ad un letto.

Nel terzo turno dei sette giorni di tortura le guardie hanno messo a terra una foto del fondatore del Falun Gong e hanno cercato di costringerla a sedercisi sopra. Dopo che ha gridato:“La Falun Dafa è buona” le guardie le hanno tappato la bocca, l'hanno schiaffeggiata e presa a calci al basso ventre.

Wu ha cominciato ad avere sangue nelle feci e, un anno dopo, le è stato diagnosticato un fibroma uterino. Quando suo marito l'ha visitata presso il campo di lavoro era così devastato nel vedere quanto fosse debole ed emaciata che è morto due settimane dopo.

Molestie continue

Wu è stata nuovamente arrestata il 21 marzo 2014 dopo aver sporto denuncia contro i responsabili del centro per il lavaggio del cervello e contro quelli del suo posto di lavoro che l'hanno arrestata. Otto giorni dopo ha cominciato a vomitare, aveva la pressione alta e ha anche sviluppato la febbre. Temendo che potesse morire in cella la polizia l'ha rilasciata.

A partire dallo scorso anno la polizia ha ricominciato a molestarla e le ha ordinato di firmare dichiarazioni di rinuncia al Falun Gong. Gli ultimi due episodi di molestie sono avvenuti il 21 e il 26 maggio di quest’anno; quando si è rifiutata di aprire la porta la polizia ha bussato alla porta della sua vicina ed ha chiesto di lei.