(Minghui.org) Li Long, un uomo trentenne della città di Dongying, è stato preso di mira dalla polizia dopo essersi rifiutato di fornire false testimonianze contro altri praticanti del Falun Gong. Ha presentato una denuncia contro la polizia.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una pratica spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Il calvario di Li è iniziato l'8 maggio scorso con uno striscione che recitava: “Il 13 maggio celebriamo la Giornata Mondiale della Falun Dafa”, esposto a Gudao nel distretto di Hekou. In Cina molti praticanti del Falun Gong celebrano la Giornata Mondiale della Falun Dafa in questo modo, per protestare pacificamente contro la persecuzione in corso. Il 15 luglio la polizia ha arrestato i praticanti Bai Xingwen, Wang Ying ed alcuni dei loro familiari, per un totale di cinque persone, sospettandoli di aver appeso lo striscione.

Li, figlio di Wang Ying, è stato arrestato nonostante non praticasse il Falun Gong e, poiché ha messo in dubbio la legalità delle azioni della polizia e si è rifiutato di firmare un verbale di interrogatorio fraudolento, è stato trattenuto ed interrogato di nuovo il 27 agosto. I dettagli del suo calvario sono stati riportati in un precedente articolo: “Mother Arrested for Displaying a Banner, Son Detained for Supporting Her”.

La polizia ha cercato di costringerlo a fornire una falsa testimonianza contro i praticanti arrestati ma, poiché si è rifiutato di farlo, l’ha convocato di nuovo il 6 novembre scorso ed ha cercato di trattenerlo. Li ha rifiutato di sottoporsi all'esame medico richiesto per la detenzione, ed è stato maltrattato dalla polizia. Dopo essere stato rilasciato ha presentato una richiesta di riesame amministrativo al governo provinciale dello Shandong, ed una causa al tribunale distrettuale di Hekou contro la polizia.

Prelevato di nuovo durante l'orario di lavoro

Intorno alle 8:00 del 6 novembre tre agenti della stazione di polizia di Chaoyang si sono recati presso la compagnia elettrica di Dongli.

L'ufficiale Song Mingxuan ha mostrato la convocazione a Li che, dopo averla letta, ha fatto notare che era illegale, ha chiesto a Song una chiara spiegazione del suo crimine e quale legge avesse presumibilmente violato: “La citazione dice che sono sospettato di mettere in pericolo la società con attività di culto, quale culto? Come ho messo in pericolo la società? Ho ferito qualcuno?”. Gli ufficiali non hanno potuto rispondere alle sue domande ed hanno solo detto che il caso era ancora in fase di indagine.

Mentre Li parlava, un agente gli ha strappato il cellulare e poi i tre l’hanno trascinato via e spinto in una macchina della polizia. I suoi colleghi sono rimasti scioccati nell'assistere alla brutalità della polizia.

Gli agenti l’hanno portato alla stazione di Chaoyang, dove ha riavuto il suo cellulare dopo ripetute richieste.

Costretto con la violenza a sottoporsi a un esame medico

I tre agenti l’hanno portato in un ospedale per sottoporlo ad un test del COVID-19, ma l’uomo ha rifiutato di farlo ed ha chiesto che gli mostrassero le basi legali per limitare la sua libertà personale, ma la polizia non ha risposto.

Li ha chiamato la linea diretta di emergenza della polizia per segnalare che era stato rapito. I tre agenti si sono infuriati e l’hanno buttato a terra, ed uno di loro gli ha strappato di nuovo di mano il cellulare e l’ha rotto.

Il cellulare rotto di Li Long

Hanno insistito che stavano rispettando la legge ed hanno accusato Li di non collaborare con loro, gli hanno stretto entrambe le braccia e gli hanno spinto la testa sul davanzale della finestra, inoltre un ufficiale gli ha preso a calci il ginocchio sinistro e l’ha fatto inginocchiare. Un'infermiera gli ha poi prelevato il sangue. Mentre Li si dimenava, il sangue scorreva su tutto il davanzale della finestra.

La polizia l’ha portato in un altro ospedale per ulteriori esami necessari per l'ammissione al centro di detenzione locale, tra cui un altro esame del sangue, un elettrocardiogramma (ECG), una misurazione della pressione sanguigna, ed una radiografia del torace. Gli agenti hanno anche chiamato in aiuto un altro collega.

In quattro l’hanno tenuto fermo durante l'esame del sangue e, per la radiografia del torace, tre di loro hanno allungato braccia e gambe e gli hanno fissato i polsi e le caviglieai quattro lati dell’apparecchio radiografico. Song li ha afferrati per il colletto e ha sbattuto loro ripetutamente la testa contro la macchina.

Dopo la radiografia l'hanno trascinato dal secondo al primo piano e, costringendolo su un letto, hanno tentato di fargli l’elettrocardiogramma, Li ha opposto una forte resistenza ed hanno dovuto rinunciare, non hanno potuto nemmeno misurargli la pressione sanguigna.

Non essendo riusciti a sottometterlo con la violenza hanno cercato di ingannarlo per farlo collaborare, dicendogli che, dopo l’esame medico, avrebbe potuto andare a casa, ma Li non ha ceduto ed i quattro agenti hanno dovuto riportarlo alla stazione di polizia dopo un lungo stallo.

Il praticante è stato nuovamente trattenuto in una stanza per gli interrogatori, dove sono entrati due agenti di polizia ed uno di loro ha letto la dichiarazione di punizione amministrativa e gli ha ordinato di firmarla. L’uomo si è rifiutato ed ha chiesto di poter presentare un riesame amministrativo, ma la polizia ha negato la sua richiesta dicendo che avrebbe potuto fare ricorso solo dopo aver scontato la detenzione.

La polizia ha poi portato Li al centro di detenzione Binhai nella città di Niuzhuang, dove però hanno rifiutato di accettarlo a causa della mancanza degli esiti dell’ECG e della misurazione della pressione sanguigna.

Gli agenti l’hanno riportato in un ospedale nel tentativo di sottoporlo nuovamente ai test medici, ma lui si è rifiutato fermamente ed ha avuto un altro scontro con loro, che non hanno avuto altra scelta che riportarlo alla stazione di polizia.

Li è stato rilasciato verso mezzanotte.

Contusioni sul corpo di Li causate dalla violenza della polizia

Sostenere la madre che pratica il Falun Gong

La madre di Li, Wang Ying di cinquantasette anni, pratica il Falun Gong da più di vent’anni,per cui l’uomo ha potuto assistere ai cambiamenti positivi di sua madre fin dall'inizio.

Wang, che soffriva di molti disturbi gravi tra cui mal di testa neurologici, arteriosclerosi oculare (degenerazione dei tessuti dell'occhio) e problemi di stomaco, dopo due mesi di pratica del Falun Gong è guarita ed ha iniziato a godersi di nuovo la vita. Li, che era ancora bambino, era estremamente grato al Falun Gong.

Dopo l'inizio della persecuzione del Falun Gong iniziata nel luglio 1999, Wang è stata ripetutamente arrestata e detenuta per aver sostenuto la sua fede. Le è stato anche imposto un periodo di lavoro forzato.

Li è cresciuto senza l'amore e le cure dei suoi genitori, poiché suo padre era morto e, durante l'adolescenza, aveva cattive frequentazioni. É diventato dipendente dai giochi su internet ed ha iniziato a fumare e a bere, inoltre ha sviluppato un temperamento violento e spesso litigava con gli altri.

Crescendo è maturato e, dopo che sua madre è stata rilasciata dal campo di lavoro, era premuroso nei suoi confronti e ricettivo ai suoi insegnamenti. Sotto la sua guida gradualmente si è liberato delle sue cattive abitudini diventando una persona responsabile e formandosi una famiglia.

Dopo che Li ha avuto la possibilità di studiare la legge cinese, si è reso conto che non esiste alcuna base legale per la persecuzione del Falun Gong, e che la repressione subita da sua madre, che fosse l'arresto, la detenzione od il lavoro forzato, era tutto illegale, così ha sostenuto apertamente sua madre nel praticare il Falun Gong.

Benedetto dalla Dafa

Li ha mostrato grande coraggio e rettitudine nel rifiutare fermamente di incastrare i praticanti del Falun Gong durante le ripetute detenzioni, il che gli ha portato benedizioni in un recente incidente.

La mattina dell'11 ottobre, quando lui ed il suo collega stavano lavorando in un cantiere con attrezzature ad alta tensione, la sua mano sinistra è entrata in contatto con una potente corrente ad alta tensione. In preda al dolore ed al panico, improvvisamente si è ricordato delle frasi di buon auspicio che sua madre gli aveva insegnato: “La Falun Dafa è buona! Verità, Compassione e Tolleranza sono buone!”. Ha recitato queste parole nel suo cuore e la sua mano si è immediatamente liberata.

Dopo essere crollato, ha visto il suo collega steso a terra ed ha recitato: “La Falun Dafa è buona! Devo salvarlo!”. Si è alzato e, zoppicando, si è recato dal suo collega che aveva la schiuma alla bocca e gli occhi spalancati.

Si è inginocchiato al suo fianco e gli ha gridato all'orecchio: “La Falun Dafa è buona! Verità, Compassione e Tolleranza sono buone! Se mi senti ripeti le frasi insieme a me, ti può salvare”. Dopo aver ripetuto queste parole ad alta voce per circa un minuto ha visto il suo collega riprendere conoscenza.

L’uomo è stato portato all'ospedale, dove gli sono state riscontrate solo lievi ustioni ad un piede.