(Minghui.org) Il 3 novembre 2021 Naz Durakoglu, vicesegretario ad interim dell'Ufficio per gli Affari legislativi del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, ha inviato una lettera di risposta a Marco Rubio, senatore della Florida, esprimendo preoccupazione per due cittadini in Cina, familiari di residenti in Florida, ovvero la signora Deng Cuiping e il signor Zhou Deyong, che sono detenuti per la loro fede nel Falun Gong. Il 23 aprile 2021 il signor Zhou è stato arrestato nella sua casa nella città di Dongying, provincia dello Shandong, dagli agenti dell'Ufficio di Pubblica Sicurezza di Binhai e dell'Ufficio 610 del giacimento petrolifero di Shengli. Il suo arresto è stato confermato il 31 maggio e attualmente l'uomo è detenuto nel centro di detenzione di Binhai. Il 29 ottobre il suo caso è stato presentato alla Procura del distretto di Dongying. Per due settimane i funzionari dell'Ufficio di Pubblica Sicurezza di Binhai si sono rifiutati di informare la famiglia del signor Zhou riguardo a dove si trovasse, e in seguito hanno cercato di impedire al suo avvocato di fargli visita. A quest'ultimo è stato permesso di incontrare il suo assistito solo dopo che Gus Bilirakis, rappresentante del 12° distretto congressuale della Florida, ha scritto una lettera al leader del Partito Comunista Cinese Xi Jinping, esprimendo le sue preoccupazioni. Ad agosto, dopo aver appreso della situazione del signor Zhou, il senatore Rubio ha scritto al Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, sollecitando il Governo ad adoperarsi per liberare il signor Zhou e la signora Deng, una residente della provincia dello Yunnan che a febbraio 2017 è stata condannata a sei anni di reclusione. Il 3 novembre il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha risposto al senatore Rubio. Nella lettera si afferma che il governo degli Stati Uniti è sempre stato molto preoccupato per la repressione dei diritti umani da parte del Partito Comunista Cinese (PCC) e che quest'anno è stato sanzionato un agente dell'Ufficio 610. Si afferma anche che il Dipartimento di Stato è molto preoccupato per il maltrattamento e la detenzione del signor Zhou e della signora Deng da parte del PCC, e che il governo prenderà in considerazione la possibilità di negoziare con il PCC al momento giusto e lo solleciterà a rispettare la libertà di religione sancita dalla Costituzione cinese.

La lettera del Dipartimento di Stato americano al senatore Marco Rubio

Di seguito la lettera del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti:

Egregio senatore Rubio,

Grazie per la sua lettera del 30 agosto che esprime le sue preoccupazioni riguardo alle violazioni dei diritti umani della Repubblica Popolare Cinese (RPC) contro i praticanti del Falun Gong. Condividiamo le sue preoccupazioni! Il Dipartimento di Stato è impegnato a promuovere la libertà di religione o credo per tutti nel mondo e ha dato la priorità alla responsabilità della Repubblica Popolare Cinese riguardo alle sue violazioni dei diritti umani, inclusa la repressione dei praticanti del Falun Gong.

Dal 1999 il segretario di Stato ha designato la Repubblica Popolare Cinese come “Paese di particolare preoccupazione” ai sensi dell'Atto sulla libertà religiosa internazionale, per aver commesso o tollerato violazioni particolarmente gravi della libertà religiosa. Come riportato nel Rapporto del Dipartimento di Stato Usa del 2020 sulla situazione dei diritti umani nel mondo e nel Rapporto sulla libertà religiosa internazionale del 2020, il rispetto e la protezione del diritto alla libertà di religione o di credo da parte della RPC si sono deteriorati. A maggio il segretario Blinken ha pubblicamente sanzionato un funzionario della Repubblica Popolare Cinese ai sensi della Sezione 7031(c) della legge sugli stanziamenti annuali per il suo coinvolgimento in gravi violazioni dei diritti umani, vale a dire la detenzione arbitraria di praticanti del Falun Gong per le loro convinzioni spirituali.

Per quanto riguarda i casi di Zhou Deyong e Deng Cuiping, il Dipartimento è molto preoccupato per il maltrattamento e la detenzione di questi individui da parte della Repubblica Popolare Cinese. Prenderemo in considerazione le opportunità per negoziare per conto loro con il governo cinese.

Continueremo a fare pressioni sul governo della RPC affinché mantenga i suoi impegni internazionali in materia di libertà di religione o credo per tutti gli individui, compresi i membri di minoranze etniche e religiose e coloro che hanno delle credenze differenti da quelle ufficialmente riconosciute in Cina. L'RPC deve mantenere le promesse fatte nella propria Costituzione per proteggere la “libertà di credo religioso”.

Grazie per il suo continuo interesse riguardo a questo problema.

Speriamo che queste informazioni siano utili. Ci faccia sapere se possiamo essere di ulteriore assistenza.

Cordiali saluti, Naz Durakoglu, vicesegretario ad interim dell'Ufficio per gli Affari legislativi del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti

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