(Minghui.org) Sono passati otto mesi da quando il signor Chen Shuyi, sessantottenne, è stato portato nella prigione n. 1 di Jidong della provincia dell’Hebei per scontare una condanna a quattro anni per la sua fede nel Falun Gong. Dal quel momento, ai suoi familiari non è stato permesso di fargli visita o di parlargli.
Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una disciplina spirituale e di meditazione perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.
Il 25 maggio dello scorso anno il signor Chen, residente nella contea di Laishui, provincia dell’Hebei, è stato arrestato presso la sua abitazione nonostante la sua disabilità alla gamba. Durante la reclusione nel centro di detenzione di Laishui le autorità gli hanno negato le visite dei suoi familiari e si sono rifiutate di accettare gli abiti che gli avevano mandato.
All’inizio di marzo di quest’anno il tribunale della città di Zhuozhou l’ha segretamente condannato. Nell'avviso di reclusione ricevuto dalla sua famiglia, alla fine di marzo, lo spazio per far sapere quale tribunale l’avesse condannato e per quale crimine, è stato lasciato vuoto. L'avviso affermava che era stato portato nel primo reparto della prigione n. 4 di Jidong il 16 marzo, ma riportava solo il sigillo rosso della prigione, senza la firma del funzionario.
I familiari di Chen hanno chiamato il centro di detenzione. Inizialmente le guardie hanno proibito loro di fargli visita e di inviargli abiti, poi siccome continuavano a chiamare, le guardie hanno smesso di rispondere al telefono. Quando qualcuno alla fine ha risposto alla chiamata, ha affermato che Chen, dopo un mese di detenzione era già stato trasferito nella prigione n. 1 di Jidong.
La sua famiglia ha quindi chiamato la suddetta prigione chiedendo informazioni sulla sua situazione. Le guardie hanno detto che, senza chiedere istruzioni al loro supervisore, non potevano dire loro nulla, e quando la famiglia ha chiamato di nuovo nessuno ha risposto.
Preoccupata per la sicurezza di Chen, la sua famiglia ha scritto alla prigione, chiedendo che l’uomo potesse chiamare a casa. Al momento della stesura di questo articolo non abbiamo ancora ricevuto alcuna risposta.
Informazioni di contatto dei perpetratori:
Liang Xiaohui (梁小辉), vicedirettore del primo reparto della prigione n.4 di Jidong: +86-315-8313600
Wang Yuhai (王玉海), presidente del tribunale di Zhuozhou: +86-17731200699
(Ulteriori informazioni di contatto dei perpetratori sono disponibili nell'articolo cinese originale).
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