(Minghui.org) Dopo aver scontato quattro anni nella prigione femminile di Chongqing, la signora Zhu Yaohui, sessantanove anni, ha perso sei denti e parte della vista. Inoltre è rimasta sfigurata con diverse ferite aperte in suppurazione sulla testa. La sua famiglia l'ha descritta come "rimpicciolita" incoerente e non reattiva.

Zhu è nativa della città di Huaying, nella provincia del Sichuan. É stata torturata perchè si rifiutava di rinunciare alla sua fede nel Falun Gong, una pratica di meditazione che migliora la salute perseguitata dal luglio 1999 in Cina.

Negli ultimi ventidue anni Zhu ha subito ripetuti arresti, incarcerazioni e persecuzioni. Le autorità l'hanno mandata due volte in un centro per il lavaggio del cervello, quattro volte in vari centri di detenzione e tre volte in una stazione di polizia, per un totale di quasi un anno di reclusione. Zhu ha scontato due condanne nei campi di lavoro forzato per un totale di sei anni prima di essere condannata a quattro anni di carcere, con il suo ultimo arresto avvenuto nel 2017.

Ultimo arresto

La mattina del 27 febbraio 2017, Zhu è stata arrestata da un agente in borghese mentre faceva shopping in un mercato nel distretto di Hechuan a Chongqing. Gli agenti della stazione di polizia di Nanjinjie, prima di perquisire il suo appartamento, l'hanno trattenuta su una sedia di ferro in manette e catene.

Le sue dozzine di libri del Falun Gong, le foto del fondatore della pratica, cinque computer ed un lettore multimediale per la tv, sono stati confiscati. Anche tre praticanti che sono passati a farle visita sono stati arrestati e portati nel centro per il lavaggio del cervello di Wuzun. La polizia è andata anche a casa di suo nipote per molestarlo.

Quando Zhu è stata poi portata nel centro di detenzione del distretto di Hechuan, una guardia le ha prelevato un campione di sangue. Il 5 settembre 2018, dopo essere stata trasferita nella prigione femminile della città di Chongqing, Tra il 2018 e il 2020, le è stato prelevato il sangue altre tre volte.

Nella prigione, sapendo che l'inverno stava arrivando le guardie hanno rimosso uno strato della fodera calda dal suo letto e le hanno dato una coperta leggera. Le hanno anche impedito di acquistare vestiti invernali e spesso la picchiavano e la maltrattavano. A volte non riusciva a dormire perchè non la lasciavano andare a letto prima delle 4 del mattino e la svegliavano un'ora dopo. Hanno anche gettato via tutta la sua biancheria intima ed i calzini e, quando aveva esigenza di usare il bagno, le negavano persino l’uso della carta igienica.

Zhu, a causa delle torture subite, ha sviluppato l’ipertensione ed era sempre intontita. Le sue membra sono diventate gravemente gonfie. Un giorno le autorità carcerarie hanno chiamato suo marito e gli hanno detto che era stata portata d'urgenza in ospedale. Quando l’uomo è arrivato da Shanghai (a circa 1.600 chilometri di distanza) alla prigione, le autorità non gli hanno permesso di vederla, ha dovuto depositare alcune migliaia di yuan sul suo conto in prigione per permetterle di acquistare le necessità quotidiane e se n'è andato.

Dopo essere stata riportata in prigione dall'ospedale, le guardie spesso le sputavano in faccia, l'hanno aggredita e l'hanno privata del sonno. L'hanno costretta a vivere nella sporcizia e non le permetevano di cambiarsi o di lavarsi le mutandine. Nell'estate del 2019 non le è stato permesso di lavare la biancheria intima neanche una volta.

Nel settembre 2019 è stata trasferita dal primo al secondo reparto del carcere. Il capo della divisione educazione carceraria ed il vice capo del secondo reparto, hanno cercato di convincerla a rinunciare al Falun Gong, ma lei ha rifiutato.

Le guardie, infuriate per le sue decisioni, hanno peggiorato le sue condizioni. Zhu durante il giorno ha dovuto fare lavori intensivi e la sera doveva stare seduta nel corridoio al freddo fino a tarda notte. Dormiva a malapena e non le era permesso di lavarsi. Quando aveva fame le guardie non le permettevano di mangiare il cibo che aveva acquistato e si alternavano nel rimproverarla mentre registravano le sue conversazioni. Suo genero è venuto da Shanghai per vederla una volta, ma è stato anch’egli allontanato.

Dal 26 febbraio di quest’anno, data del suo rilascio, Zhu ha sofferto di continui mal di testa ed aveva anche difficoltà a camminare.

Durante quei quattro anni di detenzione, le autorità l'hanno multata di 10.000 yuan (circa1.400 euro) ed hanno sospeso la sua pensione. Otto mesi dopo il suo rilascio, la sua pensione non è stata ancora reintegrata.

Riepilogo delle persecuzioni passate

Prima che Zhu, funzionario governativo in pensione, iniziasse a praticare il Falun Gong, soffriva di malattie alle ossa, problemi cardiaci, artrite e lesioni alle gambe. Ha praticato diversi tipi di qigong, ma non l’hanno aiutata a migliorare le sua condizioni, finchè non ha incontrato il Falun Gong.

Nel 1999, due giorni dopo l'inizio della persecuzione, gli agenti della sicurezza interna di Huaying e della stazione di polizia della città di Shuanghe nella provincia di Sichuan, hanno fatto irruzione nella sua casa e l'hanno portata alla stazione di polizia. Suo marito, all'epoca un ufficiale di polizia, ha dovuto usare i suoi contatti per assicurarsi il suo rilascio.

Il giorno dopo i funzionari della municipalità ed i pubblici ministeri sono andati a casa sua e si sono alternati per interrogarla, fino a renderla esausta. Per riprendersi ha dovuto concedersi dei giorni di ferie.

Il 15 ottobre 1999 Zhu è andata a Pechino per parlare a favore del Falun Gong. Gli agenti di Piazza Tiananmen l'hanno arrestata e l'hanno trattenuta per una settimana nel centro di detenzione di Pechino. Tre ufficiali sono andati dalla città di Huaying a Pechino per riprenderla e metterla in un centro di detenzione. La polizia le ha estorto 2.000 yuan (circa270 euro) e l'ha costretta a pagare le spese di viaggio, che ammontano a 7.000 yuan (circa 970 euro). É stata rilasciata circa quattro o cinque mesi dopo, il 6 marzo del 2000.

Mentre era a Pechino per protestare, le autorità hanno sospeso suo marito dal posto di lavoro. Gli hanno anche ordinato di collaborare con l'Ufficio di sicurezza interna per riportarla indietro. Non è chiaro però se abbia rispettato le loro richieste.

All'inizio di luglio 2000 un ufficiale dell'ufficio di sicurezza interna della città di Huaying ed un funzionario della città di Shuanghe sono andati a casa di Zhu per portarla in un centro per il lavaggio del cervello. Suo marito l'ha difesa e ha combattuto contro di loro, di conseguenza il dipartimento di polizia ha minacciato di punirlo. Fino alla fine di luglio la donna è stata torturata nel centro di detenzione di Huaying.

Il 16 agosto 2000 l'ufficio di sicurezza interna della città di Huaying e della città di Shuanghe, hanno nuovamente collaborato nell’arrestare Zhu. L’hanno condannata a tre anni da scontare nel campo di lavoro forzato femminile di Nanmusi, nella provincia di Sichuan, e poi hanno esteso la sua pena di sei mesi. Il 24 febbraio 2004, è stata rilasciata.

Il 5 giugno 2004 Zhu è stata segnalata alla polizia mentre era in visita alla famiglia di un praticante detenuto illegalmente. Gli agenti della stazione di polizia di Daishi l'hanno picchiata e reclusa nel centro di detenzione di Guang'an, dove una guardia ha istigato una detenuta a picchiarla fino a farle vomitare sangue. Non si è ripresa per molto tempo. L'hanno anche messa in un centro per il lavaggio del cervello.

Il 2 settembre le autorità l'hanno trasferita al campo di lavoro forzato femminile di Nanmusi, dov’è stata detenuta per tre anni e rilasciata nel 2007.

Le autorità hanno sospeso il suo stipendio per i sei anni e mezzo in cui è stata nel campo di lavoro forzato. Il capo del dipartimento di polizia della città di Huaying ha fatto pressioni molte volte su suo marito perchè divorziasse da lei.

Una volta il capo della polizia ed un commissario politico gli hanno: "Il Partito comunista cinese ha deciso che tu e tua moglie stiate per divorziare".

Lui ha risposto: “La pratica del Falun Gong è una sua decisione e non ha problemi comportamentali. Divorziare o meno è affar mio e dovreste lasciare la decisione a me. Mi lamenterò al Congresso del Popolo, perchè voi due state cercando di distruggere la mia famiglia". Quella è stata l'ultima volta che il dipartimento di polizia ha sollevato con lui la questione del divorzio.

Nonostante la famiglia si sia trasferita a Shanghai, non è riuscitaa sfuggire alla persecuzione. Il 29 giugno 2015 gli agenti della stazione di polizia di Puxing hanno arrestato Zhu a Shanghai, sostenendo che stesse promuovendo il Falun Gong. Hanno perquisito anche la sua casa. Quella notte suo marito e sua figlia sono andati alla stazione di polizia per portarla a casa.

Il 19 dicembre 2015 Zhu ha distribuito i calendari del Falun Gong alle persone per celebrare il nuovo anno. Un ufficiale in borghese l'ha arrestata e detenuta per quindici giorni presso la stazione di polizia di Beiyangjing a Shanghai.

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Ms. Zhu Yaohui from Huaying City, Sichuan Province, Persecuted and Tortured