(Minghui.org) Due residenti della città di Jiamusi, provincia dell’Heilongjiang, sono stati condannati alla prigione dal tribunale distrettuale di Xiangyang alla fine dello scorso mese di gennaio per la loro fede nel Falun Gong, un'antica disciplina spirituale e di meditazione perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.
Di seguito sono riportati i dettagli dei loro casi.
Signora Liu Chunjing
La signora Liu Chunjing, di sessant’anni, è stata arrestata il 3 luglio 2019 per aver distribuito schede informative sul Falun Gong. Un residente locale influenzato dalla propaganda demonizzante del regime comunista contro il Falun Gong, dopo aver visto i materiali che stava distribuendo, l'ha trattenuta e poi l'ha denunciata alla polizia.
Liu, è stata interrogata nel seminterrato del dipartimento di polizia della contea di Huanan e trasferita in serata presso il centro di detenzione della città di Jiamusi.
La polizia, ha confiscato le quasi cento schede informative del Falun Gong rinvenute nella sua borsa e le ha incluse come prove dell'accusa contro di lei.
La Procura della contea di Huanan ha approvato il suo arresto il 17 luglio 2019 e ha trasferito il suo caso a quella del distretto di Xiangyang il 14 ottobre. È stata incriminata nell'aprile successivo e processata dal tribunale di Xiangyang l'8 dicembre scorso. Era stata recentemente condannata a quattro anni.
Liu, ha iniziato a praticare il Falun Gong nel 1998 quando aveva trentadue anni. Riconosce alla pratica il merito di aver curato i suoi molti disturbi e di averle permesso di essere più energica. Anche il suo carattere è migliorato: prima era molto introversa, ora è più estroversa, di mentalità aperta e premurosa.
Dopo l'inizio della persecuzione, suo marito si è opposto alla sua continua pratica del Falun Gong e ha divorziato da lei, ma non molto tempo dopo ha subito un ictus ed è diventato disabile, dopodiché le ha chiesto di risposarlo in modo che potesse prendersi cura di lui. Liu inizialmente non era d'accordo ma in seguito, dopo aver studiato gli insegnamenti del Falun Gong, ha cambiato idea. Gestiva una piccola bancarella di strada per vendere calze mentre si prendeva cura di suo marito che, a poco a poco, si è ripreso e la famiglia ha potuto godere di una vita semplice ma felice.
Il 10 agosto 2005, tuttavia, Liu è stata arrestata e successivamente ha trascorso due anni nel campo di lavoro forzato di Xigemu.
Dopo essere tornata a casa nel giro di un anno è stata arrestata di nuovo il 5 agosto 2008 per aver distribuito volantini del Falun Gong e, il 26 dicembre 2009, è stata condannata a quattro anni dal tribunale della contea di Huanan e condotta nella prigione femminile della provincia dell’Heilongjiang.
Per via delle sue incarcerazioni ripetute suo marito era costantemente terrorizzato, si è nuovamente ammalato ed è morto poco dopo.
Signor Liu Guangyou
Il signor Liu Guangyou, un medico di settant’anni, è stato arrestato il 21 agosto 2019 per aver inviato lettere ai funzionari governativi esortandoli a non partecipare alla persecuzione. La polizia ha perquisito la sua abitazione e gli ha confiscato i libri del Falun Gong. È stato recluso nel centro di detenzione della contea di Huanan.
L’8 dicembre scorso, Liu, è stato anche incriminato dalla procura di Xiangyang e processato dal tribunale locale. Lo stesso avvocato che rappresentava la signora Liu ha rappresentato anche lui ed ha presentato una dichiarazione di non colpevolezza per conto suo in un'udienza separata. L’uomo è stato recentemente condannato a cinque anni.
Intorno al luglio 2005, prima dell’ultima condanna, Liu e sua figlia, la signora Liu Yue, sono stati arrestati. A causa della detenzione, la loro coltivazione di cavoli di 1,3 acri (circa 6.261 metri quadrati) è rimasta incolta ed ha causato loro oltre 50.000 yuan (circa 6.417 euro) di perdite finanziarie. Nel frattempo la polizia ha estorto loro altri 20.000 yuan (circa 2.566 euro).
Il 30 dicembre 2008, Liu, è stato nuovamente arrestato e condannato ad un anno di lavori forzati, ma il campo di lavoro forzato di Suihua, dopo aver scoperto che aveva l’epatite B, ha rifiutato di ammetterlo.
Quattro anni dopo, nel febbraio 2012, Liu è stato arrestato ancora una volta e condannato a tre anni dal tribunale della contea di Huanan. Quando è tornato a casa, le sue erbe cinesi erano marcite causandogli oltre 40.000 yuan (circa 5.133 euro) di danni, inoltre la sua casa era caduta in rovina.
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