(Minghui.org) Verso la metà di gennaio scorso la famiglia della signora Ding Guiying, di settantasei anni, ha subito un duro colpo quando la prigione femminile n. 2, della provincia dello Yunnan, li ha informati dell’improvvisa morte della loro amata. Prima di allora la famiglia non sapeva nemmeno che era stata condannata per aver sostenuto la sua fede nel Falun Gong. La prigione si è affrettata a cremare il suo corpo pochi giorni dopo. Non è chiaro se alla sua famiglia sia stato concesso il permesso di vedere il suo corpo per l'ultima volta.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una disciplina spirituale e di meditazione perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

La signora Ding Guiying

Il 28 agosto 2019 Ding, residente nella città di Kunming, provincia dello Yunnan, è stata arrestata presso la sua abitazione. La polizia ha confiscato una grande quantità di suoi effetti personali e, quando ha opposto resistenza all'arresto, è stata portata via con un’auto della polizia.

Nel mese di agosto e di settembre 2019 le autorità dello Yunnan hanno arrestato almeno ventotto praticanti del Falun Gong e ne hanno molestati molti altri prima della "Giornata nazionale del 1° ottobre" che ha segnato il 70° anniversario del governo della Cina da parte del Partito Comunista Cinese.

Il centro di detenzione di Kunming ha impedito ai familiari di Ding di farle visita. Non avendo mai ricevuto informazioni sullo stato del suo caso da parte delle autorità hanno sempre pensato che Ding fosse ancora reclusa presso il centro di detenzione. I familiari spesso si recavano nel centro di Divisione di Sicurezza Interna per chiedere il suo rilascio.

I familiari sono rimasti scioccati quando una guardia della prigione femminile n. 2 della provincia dello Yunnan li ha informati che il 14 gennaio scorso Ding ha sofferto improvvisamente di "una malattia acuta" ed è morta del 15 gennaio alle 8:53. Il 19 gennaio la prigione ha cremato il suo corpo senza dare alcuna spiegazione sulle sue condizioni. Poiché, prima del suo arresto, la praticante era in perfetta salute, la sua famiglia sospetta che la sua morte sia dovuta agli abusi subiti durante la detenzione, e non ad una malattia acuta come dichiarato dalla prigione.

Solo dopo il decesso la sua famiglia ha ricevuto il verdetto. È stata condannata a quattro anni dal tribunale distrettuale di Wuhua il 10 luglio.

L'ultima condanna di Ding è stata preceduta da una condanna di tre anni presso un campo di lavoro forzato avvenuta nel 2000 e da un'altra condanna a tre anni di prigione emessa dal tribunale della città di Kunming dopo il suo arresto avvenuto l'11 maggio 2010.

Quando ha scontato il suo primo periodo nella prigione femminile n. 2 dello Yunnan, è stata rinchiusa prima nel nono reparto (il reparto di rigore) e poi nel quarto reparto. Due detenute condannate a morte avevano il compito di sorvegliarla. È stata costretta a sedersi su un piccolo sgabello senza muoversi per sedici ore e le era concesso utilizzare il bagno solo quattro volte al giorno. Le detenute in quel periodo le davano da mangiare e le concedevano soltanto una bottiglia d'acqua al giorno, in modo da ridurre i tempi di utilizzo del bagno. La prigione le ha anche impedito di comprare del cibo extra. In seguito è stata costretta a fare lavori non retribuiti mentre era ancora sottoposta a vari metodi di tortura.

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