(Minghui.org) Una residente della città di Renqiu, provincia dell’Hebei, è stata condannata a tre anni e mezzo per aver fatto conoscere la sua fede nel Falun Gong, una pratica spirituale che coltiva sia la mente che il corpo e che dal 1999 è perseguitata dal regime comunista cinese.

La signora Wang Fenghua, è stata arrestata il 24 maggio dello scorso anno per aver parlato alla gente in un mercato agricolo dei benefici che trae la salute praticando il Falun Gong. È stata trattenuta presso la stazione di polizia di Qingtaxiang per due giorni e la sua famiglia ha subito un'estorsione di oltre 200.000 yuan(circa 25.580 euro). Dopo il suo rilascio avvenuto il 26 maggio, gli agenti le hanno telefonato ogni giorno minacciandola di non farla uscire per tre mesi.

La polizia, ha poi sottoposto il suo caso alla procura di Renqiu ed il procuratore ha iniziato a fare telefonate ai suoi familiari per molestarli. Wang, ha insistito sul fatto di non aver violato alcuna legge praticando o parlando alla gente del Falun Gong.

La donna, è stata processata dal tribunale di Renqiu il 16 novembre, dove ha agito come proprio avvocato e si è dichiarata non colpevole. La corte aveva inizialmente nominato un legale per lei, ma il giudice non gli ha permesso di presentare una dichiarazione di non colpevolezza.

Il 29 novembre, Wang è stata riportata presso il centro di detenzione e la polizia ha comunicato che per la metà di febbraio, dopo il capodanno cinese, sarebbe stata trasferita in carcere.