(Minghui.org) Una donna di ottant’anni è stata arrestata e molestata più volte nell'ultimo mese per via della sua fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

La signora Zou Fajin, operaia in pensione di una fabbrica di tappeti nella città di Nanchang, provincia del Jiangxi, è stata arrestata in una piazza pubblica il 12 febbraio scorso, il giorno del capodanno cinese. La polizia le ha tolto con la forza la giacca ed ha trovato nelle sue tasche materiale relativo al Falun Gong.

Sei agenti hanno riportato a casa la donna ed il marito: quattro hanno tenuto Zou nell'auto della polizia e gli altri due hanno perquisito la loro abitazione confiscando libri, calendari e riviste del Falun Gong.

La polizia ha interrogato la donna al dipartimento di polizia del distretto di Donghu e le ha chiesto dove avesse preso i materiali. Lei si è rifiutata di rispondere, ma ha detto agli agenti che la sua ipertensione e le sue patologie cardiache sono scomparse praticando il Falun Gong e che non ha fatto nulla di sbagliato nel continuare a praticarlo.

La polizia l'ha costretta a imprimere le sue impronte digitali sul verbale dell'interrogatorio e le ha dato un passaggio a casa. Gli agenti sono tornati per molestarla il 15 febbraio, ma lei non era in casa, per cui hanno aspettato fuori dal suo appartamento per più di un'ora e poi se ne sono andati.

Un ufficiale e due membri del personale del comitato residenziale hanno molestato ancora una volta Zou il 17 febbraio e le hanno sequestrato lo Zhuan Falun, il testo principale del Falun Gong che la polizia non aveva trovato durante la perquisizione effettuata il giorno del suo arresto.

La donna è già stata arrestata più volte ed ha scontato tre anni in un campo di lavoro per aver sostenuto la sua fede. Una volta, in un centro di detenzione, le è stata praticata la tortura detta mani e piedi uniti in catene.

Illustrazione della tortura: mani e piedi uniti in catene.

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