(Minghui.org) Lo scorso sabato 13 marzo, i praticanti della Falun Dafa hanno tenuto una serie di attività, tra cui la raccolta firme e una sfilata automobilistica a sud di Auckland, Nuova Zelanda. Molte persone hanno mostrato grande sostegno ed hanno condannato i crimini del PCC contro l'umanità, specialmente il prelievo forzato di organi da praticanti ancora in vita.

I praticanti raccolgono le firme per chiedere la fine delle atrocità del PCC

Tasha Simmons, una residente locale, condanna il PCC perché priva le persone della loro libertà di credo

La signora Tasha Simmons, un'impiegata governativa, ha riferito di aver sentito parlare delle violazioni dei diritti umani da parte del PCC ad Hong Kong, perché suo nonno ne era residente. Ha visto spesso i praticanti protestare pacificamente contro la persecuzione del PCC, davanti al consolato cinese.

«Mi piace l'idea di Verità, Compassione e Tolleranza. I valori tradizionali del popolo cinese sono inestimabili», ha detto Tasha «Tutti veniamo al mondo per uno scopo. Il governo cinese non può togliere alle persone la libertà di credere, o perseguitarle per il loro credo».

La donna crede che il PCC sarà punito per i suoi omicidi e per il prelievo forzato di organi. «Non importa il colore della nostra pelle, tutto il sangue è rosso. Dovremmo essere un unico corpo», ha dichiarato. Lei crede che la fede, la speranza e l'amore aiutino a sconfiggere i demoni.

Paul Farao e sua moglie Larnie condannano il PCC

Paul Farao e sua moglie Larnie hanno raccontato di essere cristiani e immigrati dalle isole Samoa. Larnie condanna la dittatura del PCC per aver ucciso e derubato nel corso della storia: «Il Partito Comunista Cinese non crede in Dio, quindi osa perseguitare tutti i gruppi religiosi. Sta facendo il lavoro di Satana». Paul ha seguito le notizie negli Stati Uniti perché ha dei parenti lì. Ha spiegato che il popolo americano è consapevole che se il PCC prenderà il controllo, l'intero sistema democratico crollerebbe, e la libertà verrà persa.

Paul e Larnie hanno incoraggiato le attività dei praticanti invitandoli alle loro riunioni in chiesa per raccogliere le firme. Hanno anche preso alcuni moduli in bianco dicendo che li avrebbero aiutati a denunciare il Partito.

Tom, un ingegnere, ha sottolineato che la soppressione degli uiguri e della Falun Dafa da parte del PCC sono crimini che calpestano i diritti umani e la libertà di credo. Ha aggiunto: «Se un paese non ha la democrazia, il suo popolo non è libero, e questo è un vero disastro. Il massacro degli studenti del PCC del 1989 è un esempio. I giovani di oggi dovrebbero sapere cosa è successo allora. Abbiamo la responsabilità di raccontarlo. Guardate l'infiltrazione del Partito nella società occidentale: è diventata una questione globale».