(Minghui.org) La campagna nazionale "Zero-Out" è stata lanciata dal Partito Comunista Cinese allo scopo di costringere quei praticanti del Falun Gong, iscritti nelle liste nere del governo, a rinunciare alla loro fede. Molti residenti di Baiyin, provincia del Gansu, sono stati molestati dalle autorità locali, le quali hanno preso di mira le loro famiglie, dopo che si erano rifiutati di collaborare.

1.Donna ottantacinquenne molestata assieme alla sua famiglia

Il 10 novembre dell'anno scorso, l'ottantacinquenne Liao An'an, funzionario governativo in pensione, è stata molestata all'interno della sua abitazione. Cinque funzionari hanno fatto irruzione nel suo appartamento ed hanno cercato di costringerla a firmare un documento, per rinunciare alla sua fede. La donna ha rifiutato fermamente.

Tre giorni dopo, hanno chiamato suo figlio minacciandolo di fargli perdere il lavoro se sua madre non avesse firmato il documento.

Il giorno dopo hanno interpellato il nipote della donna, rimasto in Cina per non essere potuto rientrare nel suo college in Canada, a causa della pandemia. Le autorità l’hanno minacciato di negargli il visto per uscire dal Paese, se lei non avesse firmato.

Due giorni dopo, il 16 novembre, gli agenti si sono nuovamente recati a casa della donna, ma lei si è rifiutata di aprire la porta. Lo stesso giorno, le autorità si sono recate anche a Lanzhou, situata a circa 50 miglia (circa 80 chilometri) da Baiyin, per molestare la figlia. Hanno cercato di fare pressione sulla giovane al fine di convincere la madre ad abbandonare la sua fede ed hanno anche minacciato di molestare la nipote, che lavora a Shenzhen, provincia del Guangdong.

Liao, ha iniziato a praticare il Falun Gong nel 1996 ed ha dovuto subire più di vent'anni di persecuzione. Ha subito un anno di lavori forzati ed è stata condannata due volte a cinque anni di prigione. Inoltre, è stata spesso trasferita nei centri per il lavaggio del cervello e in vari centri di detenzione. La sua casa è stata perquisita molte volte. Al fine di evitare la persecuzione, la donna è stata costretta a vivere dieci anni lontano da casa e, a partire dal 2016, il governo le ha anche sospeso la pensione.

2.Persecuzione di Zhang Tao

Negli ultimi due mesi, le autorità hanno ripetutamente molestato il signor Zhang Tao, residente nella città di Baiyin ed hanno cercato in tutti i modi di costringerlo a rinunciare al Falun Gong attraverso la firma di un documento, arrivando persino a promettere di offrirgli del denaro per la sua firma.

3.Molestie a Wang Ligui e sua figlia

Quando le autorità non sono riuscite a costringere il signor Wang Ligui a firmare un documento di rinuncia al Falun Gong, sono andate a minacciare sua figlia che lavora presso una compagnia petrolifera. Le hanno detto che se non fosse riuscita a far firmare il documento a suo padre, sarebbe stata immediatamente licenziata.

4.Molestie a Cui Peizhen e suo figlio

Anche la signora Cui Peizhen ha subito molestie simili. Suo figlio è stato minacciato che sarebbe stato licenziato dalla sua unità di lavoro se sua madre si fosse rifiutata di rinunciare alla sua fede.

5.Molestie a Liu Zhanqi e suo figlio

Il signor Liu Zhanqi, fermo nella sua fede, si è rifiutato fermamente di firmare il documento durante questa campagna di molestie. Le autorità locali hanno costretto il figlio a firmare il documento per suo conto.

6.Molestie a Wang Caixiao

La signora Wang Caixiao è stata portata presso la stazione di polizia locale e trattenuta lì per due ore, dove i poliziotti hanno cercato di farle firmare la dichiarazione di rinuncia al Falun Gong.

7.Molestie a Zhang Guangli e Wang Hui

Il 9 dicembre dell'anno scorso, la polizia ha affisso avvisi di persone scomparse nella città di Baiyin alla ricerca del signor Zhang Guangli e della signora Wang Hui. Entrambi i praticanti sono stati costretti a vivere lontano da casa per nascondersi. La polizia ha promesso una grossa ricompensa per sollecitare l'aiuto della gente a denunciarli.