(Minghui.org) Un residente della città di Kunming, nella provincia dello Yunnan, imprigionato per aver praticato il Falun Gong, si è visto negare la libertà sulla parola nonostante le sue gravi condizioni.
Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è un'antica disciplina spirituale e di meditazione che è stata perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.
Il signor Li Wenbo, cinquantacinque anni, è stato arrestato l'ultima volta il 23 agosto 2019 per aver fatto gli esercizi del Falun Gong in pubblico. È stato condannato a sei anni nel dicembre successivo ed ammesso alla prigione n. 1 della provincia dello Yunnan il 21 giugno dello scorso anno.
Il 10 gennaio è stato ricoverato in ospedale perché vomitava sangue. Dopo un esame approfondito gli è stata riscontrata una grave ostruzione intestinale, la gastrite, un’erosione gastrica, un sanguinamento gastrointestinale e l’anemia. Ha richiesto la libertà condizionale medica per cercare cure mediche migliori, ma le autorità carcerarie l’hanno respinta ed hanno rifiutato di assumersi qualsiasi responsabilità per la sua salute.
Li è stato trasferito nella struttura di quarantena della prigione il 19 gennaio dopo essere stato dimesso dall'ospedale. Ha vomitato di nuovo sangue il 21 gennaio, ha anche difficoltà a mangiare perché tre dei suoi denti superiori sono stati rotti.
Li di recente ha chiesto nuovamente di essere rilasciato sulla parola per cure mediche, poiché l'ospedale della prigione non ha un reparto odontoiatrico, ma non ha ancora ricevuto risposta.
Mentre è ancora in attesa della decisione dalle autorità carcerarie,Li ha anche presentato una mozione per riconsiderare il suo caso presso il tribunale superiore dello Yunnan.
Prima della sua ultima pena detentiva, nel 2005, Li è stato condannato a tre anni di lavori forzati. La sua vista è peggiorata, ha perso sei denti ed ha una cicatrice lunga 8 pollici (circa 20 centimetri) sulla gamba sinistra, causata dagli abusi subiti al campo di lavoro forzato n. 2 della provincia dello Yunnan. Il suo termine è stato prorogato di tre mesi perché non ha rinunciato alla sua fede.
È stato nuovamente arrestato ad un anno dal suo rilascio e condannato a cinque anni di carcere nel 2009. Le guardie l’hanno picchiato, insultato verbalmente ed appeso con le manette. Ha sviluppato infiammazione e ulcere all'esofago, oltre ad un grave problema allo stomaco.
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