(Minghui.org) Ho sessantotto anni e vorrei condividere la mia esperienza di coltivazione nel chiarire la verità durante la pandemia, e di come ho migliorato la mia xinxing.

Risposta d’emergenza allo scoppio dell’epidemia

Nel periodo del capodanno cinese 2020, il Partito Comunista Cinese (CCP) ha improvvisamente annunciato lo scoppio della polmonite di Wuhan (coronavirus).

Abito a Wuhan e solo allora ho appreso la scioccante verità che tutti gli ospedali, gli alberghi e i dormitori universitari della città erano gremiti di pazienti e che i cosiddetti “Thunder God Mountain”, “Fire God Mountain” e tutti gli ospedali a cabina mobile costruiti in fretta erano sovraffollati. Inoltre, non c’era cura per la polmonite.

Il numero dei morti era così alto da non potersi contare: gli otto forni crematori della città funzionavano ventiquattro ore al giorno per bruciare i cadaveri. Hanno dovuto assumere lavoratori temporanei e gli operai hanno detto ai giornalisti che non potevano mai riposare perché dovevano tenere in funzione i forni ininterrottamente.

Ho saputo che non si potevano portare i corpi altrove perché la città, le strade, le comunità residenziali e persino alcuni edifici erano stati sigillati. Uffici, fabbriche, scuole e trasporti pubblici erano completamente chiusi, e a nessuno era permesso uscire di casa.

Non c’erano uccelli nel cielo, e non si vedevano più né gatti, né cani. C’era solo silenzio, non si udiva nemmeno occasionalmente il suono del pianto dei bambini.

Le strade, un tempo piene di vita ora erano diventate deserte, di tanto in tanto si sentivano solo le sirene delle ambulanze. L’intera città era avvolta dal terrore.

Mia figlia ed io, essendo discepoli della Dafa, sapevamo entrambe che in questo momento critico di vita o di morte avremmo dovuto in tutti i modi aiutare le persone a comprendere chi aveva causato l’epidemia e che recitare con sincerità “La Falun Dafa è buona, Verità-Compassione-Tolleranza sono buone” avrebbe portato loro delle benedizioni.

Prima dell’epidemia, avevamo chiarito la verità a molte persone e le avevamo convinte a dimettersi dalle tre principali organizzazioni comuniste.

L’intera città era chiusa e l’altoparlante del complesso residenziale continuava a diffondere ad alto volume: “Nessuno può uscire”. In quel silenzio di tomba, chiunque camminasse o uscisse spiccava come un pollice dolente, sotto l’attento monitoraggio del personale della zona e delle telecamere di sorveglianza.

Io e mia figlia ci siamo consultate e abbiamo compreso che come discepoli della Dafa in quel momento era ancor piùimportante aiutare le persone a superare la paura.

Siamo andate in ogni condominio della nostra zona, per affiggere manifesti e distribuire materiale informativo sulla Dafa, compresi i Nove Commentari sul Partito Comunista e “Il fine ultimo del comunismo”, approfittando della consegna di cibo e verdure per chiarire i fatti alla gente.

Abbiamo persuaso le persone a lasciare le tre maggiori organizzazioni comuniste e a ricordare la frase “la Falun Dafa è buona”, perché salva la vita. A chi non ci credeva, dicevo con un sorriso: “Non hai ancora capito la verità, comprenderla ti porterà incommensurabili benedizioni”.

Il Maestro ha detto:

“Ma poi ci sono altri che dicono: «Vivere nella società umana ordinaria è come stare qualche giorno in albergo; dopo un breve soggiorno, bisogna affrettarsi a partire». Ma certe persone si attaccano troppo a questo luogo, e dimenticano la loro vera casa”. (Nona Lezione, “Una mente calma”, Zhuan Falun)

Poiché il tempo e l’energia sono limitati, è responsabilità dei discepoli della Dafa assistere il Maestro nella rettifica della Fa. Il tempo è pressante, non posso perder tempo, il denaro non può comprarlo.

Da quel momento ho chiarito la verità alle persone in qualsiasi circostanza.

Aiutare le persone durante un periodo di difficoltà familiari

Mio marito ha settantadue anni. Una sera d’inizio novembre 2018 sono tornata a casa dopo aver chiarito la verità. Ha provato un grande sollievo e ha detto: “Perché sei di nuovo in ritardo? Ero spaventato a morte, ho temuto che ti fosse successo ancora qualcosa!” ed è andato nella sua stanza.

Sono uscita dalla doccia e sono andata nella sua stanza per controllare se stava dormendo. Sono rimasta scioccata nel vederlo disteso sul pavimento!

Mi sono affrettata a sostenerlo e gli ho chiesto cosa fosse successo. Stava biascicando le parole.

Non ero abbastanza forte per tirarlo su, così l’ho abbracciato e ho continuato a gridare: “La Falun Dafa è buona! Verità-Compassione-Tolleranza sono buone!”. Circa un’ora dopo, mia figlia è tornata dal lavoro e mi ha aiutato a spostarlo sul letto.

Io e mia figlia non sapevamo quale fosse la malattia di mio marito, così abbiamo deciso di osservare e vedere. Siamo rimaste sedute tutta la notte inviando pensieri retti.

La mattina seguente abbiamo chiesto a un amico praticante di accompagnare mio marito all’ospedale. Il medico ha detto che aveva avuto una grave emorragia cerebrale e che era necessario eseguire immediatamente una rianimazione di emergenza.

Il medico ci ha rimproverato per aver aspettato più di dieci ore a portarlo all’ospedale e ha detto che era troppo tardi. Mio marito aveva la pressione alta, il diabete, una malattia cardiaca e non si è svegliato per diversi giorni.

Il medico curante ha chiamato mia figlia dicendole: “Anche se sopravvive tuo padre sarà un vegetale. La tua famiglia deve essere preparata”.

Lei è tornata piangendo mi ha riferito le parole del medico. Io ho detto: “Non succederà!”. Non mi sono commossa.

Ci siamo prese cura di mio marito giorno e notte. Abbiamo supplicato il Maestro di salvarlo continuando a inviare pensieri retti.

Ho chiarito la verità ad ogni persona che incontravo nell’ospedale mentre andavo a prendere il cibo, a lavare i piatti e a prendere l’acqua. Per quasi un mese i pazienti andavano e venivano nel reparto mentre io spiegavo loro la verità aiutandoli a lasciare il PCC e le organizzazioni affiliate.

Mio marito è stato trasferito in un altro ospedale e lì ho continuato a chiarire la verità. Un giorno ne ho parlato con un fisioterapista, ma lui non ha voluto saperne e mi ha denunciato ai suoi supervisori.

Una di loro ha detto che avrebbe chiamato la sicurezza, mia figlia ha sentito le sue parole mentre stava controllando la cartella clinica di mio marito. L’ha fermata e le ha detto: “Meno problemi ci sono, meglio è” e ha inviato pensieri retti.

Me ne ha parlato dicendo: “Se ti portano via, chi si prenderà cura di papà?” Eravamo molto grate per la protezione del Maestro.

In seguito mio marito è stato trasferito in un altro ospedale. Anche lì ho continuato a chiarire la verità.

Due settimane dopo, poteva parlare, mangiare e voleva tornare a casa. Ha detto che desiderava praticare la Falun Dafa.

Mio marito ha detto al praticante che lo ha accompagnato a casa di voler intraprendere la coltivazione, così un altro praticante è venuto ad aiutarlo a studiare la Fa.

La salute di mio marito migliorava giorno dopo giorno. Uno dei suoi colleghi è venuto a trovarlo e mi ha detto: “Avevamo una cattiva opinione della vostra pratica. Ma siamo rimasti sorpresi nel vedere che vi prendete cura di lui senza assumere un’infermiera”.

Ha continuato dicendo: “Il fatto che si sia ripreso così velocemente è il risultato delle vostre cure e della pratica della Falun Dafa. In passato, non capivamo perché stavate distribuendo i materiali, ma ora ho deciso di aiutarvi!” Quando è andato via, ha portato con sé il materiale di chiarimento della verità.

L’aria nel reparto di terapia intensiva era molto deprimente, l’odore di disinfettante e di escrementi umani era soffocante.

Io e mia figlia sapevamo che la ragione per cui eravamo in grado di sopportare le difficoltà era la benedizione del Maestro e della Dafa che ci avevano dato una salute così buona.

Coltivare tra le difficoltà

Mi alzavo alle tre del mattino ogni giorno per fare gli esercizi, anche nel periodo in cui assistevo mio marito in ospedale. Recitavo la Fa dopo aver inviato i pensieri retti alle sei del mattino.

Per evitare di addormentarmi, la recitavo in piedi. Prendersi cura di mio marito era un lavoro duro.

Aveva subito una parziale paralisi e non poteva più prendersi cura di sé stesso autonomamente, così studiavo la Fa con lui, lo nutrivo, lo aiutavo a sciacquarsi la bocca e a lavarsi i denti ogni giorno. Gli cambiavo la sacca dell’urina e lo aiutavo a liberarsi quando soffriva di stitichezza.

In quei momenti ho pensato che ero una praticante, e che dovevo vivere la mia vita con consapevolezza, anche se è faticoso.

Per aiutarlo a guarire, ogni giorno lo facevo stare in piedi e passeggiare. Lo legavo ad un’apposita struttura per farlo camminare, ma è comunque caduto due volte.

Il telaio di metallo era pesante e gli è caduto addosso sulla nuca. Questi incidenti mi hanno preoccupato molto dato che aveva appena avuto un’emorragia cerebrale!

L’ho sorretto e gli ho ricordato di recitare “La Falun Dafa è buona!”. Entrambe le volte è stato bene. Il Maestro lo ha protetto in ogni momento!

Mentre lui faceva un pisolino pomeridiano, io e mia figlia uscivamo a chiarire i fatti. Coglievamo ogni occasione per fare le tre cose.

Voglio ringraziare mia figlia per avermi aiutato a migliorare la xinxing. Certi giorni mi arrabbiavo diventando negligente perché avevo molto da fare e lei iniziava a litigare con me, a volte era molto cattiva.

Per convincermi ripetevo: “Sono nel torto!”. Quando gli amici praticanti venivano a casa mia per lo studio della Fa e chiedevano come stava mio marito, a volte mi lamentavo senza accorgermene.

Mia figlia diceva che non ero riuscita a “coltivare la parola” e mi sgridava. A volte mentre litigavamo mi colpiva.

Dopo questi eventi, mi guardavo dentro e recitavo: “La Falun Dafa è buona!”, “Verità-Compassione-Tolleranza sono buone!” per lasciar andare i cattivi sentimenti, sforzarmi di assimilarmi alla Dafa e coltivare me stessa.

Mentre mi prendevo cura di mio marito, pensavo: “Il Maestro ci ha insegnato a considerare prima gli altri. Ci vuole molto tempo per nutrirlo ogni giorno con il cibo liquido, e impiego diverse ore”.

Mangio tutto quello che rimane dopo averlo nutrito. A volte mi sento molto infelice, stanca, esausta, e mi sento come se non potessi andare avanti, ma non appena penso alla Fa del Maestro, questo stato d’animo passa.

Il Maestro ha detto:

“Vivere le tribolazioni come fossero gioie”.

(“Temprare la mente e il cuore”, Hong Yin)

Ero molto attenta nel preparare il cibo a mio marito. Compravo alimenti nutrienti per equilibrare carne e verdure.

Malgrado la quantità di lavoro e fatica ho coltivato sempre il mio cuore. La mia avversione ad affrontare le difficoltà è scomparsa e non ho rimpianti o lamentele.

La salute di mio marito è migliorata, il suo viso adesso è roseo e la sua pelle è senza rughe, come se avesse molti anni di meno. Può ascoltare le lezioni del Maestro e riesce ad alzarsi e sedersi da solo. Si sta riprendendo velocemente.

Io e mia figlia non sappiamo come poter ripagare il Maestro, possiamo solo ascoltarlo e fare le cose che i praticanti dovrebbero fare.