(Minghui.org) Una residente di Pechino è stata condannata a quattro anni di prigione il 26 dicembre scorso per la sua fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere della mente e del corpo perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

La signora Zhang Mujie, sessantaquattro anni, è stata arrestata la mattina presto del 19 novembre 2019, da un agente di polizia, che ha fatto irruzione nella sua abitazione ed ha confiscato molti dei suoi materiali informativi sul Falun Gong, inclusi novanta calendari ed alcune riviste. È stata reclusa nel centro di detenzione di Daxing.

Il tribunale distrettuale di Daxing, ha successivamente tenuto un processo segreto per la donna, senza informare i suoi familiari che hanno saputo della sua condanna solo di recente, due mesi dopo. È stato riferito che lei stessa abbia presentato ricorso.

Prima della sua ultima persecuzione, la praticante era già stata arrestata il 25 marzo 2015, dopo che una telecamera di sorveglianza l'aveva ripresa mentre distribuiva materiali del Falun Gong. Le erano stati confiscati il computer ed i libri del Falun Gong.

È stata reclusa per la prima volta presso il centro di detenzione del distretto di Xicheng, quindi trasferita al centro di lavaggio del cervello del medesimo distretto il 25 aprile 2015. Durante la detenzione il suo avvocato si è recato alla polizia per chiedere giustizia per lei. Un mese dopo questa ha ritirato il suo caso ed è stata rilasciata.

Il 22 luglio 2015, Zhang è stata nuovamente arrestata a seguito di una denuncia per aver parlato con alcune persone del Falun Gong alla stazione degli autobus. Anche un'altra praticante che era con lei, la signora Zhang Muzhen, è stata arrestata. La polizia ha saccheggiato le loro case e confiscato i loro oggetti del Falun Gong, dopodiché ha comunicato alle loro famiglie che sarebbero state trattenute presso il centro di detenzione di Haidian per quindici giorni, ma non le ha rilasciate fino al 6 agosto.