(Minghui.org) Un abitante di Hong Kong racconta come la sua famiglia abbia cominciato a praticare la Falun Dafa e come lui abbia iniziato a fare del volontariato per aumentare la consapevolezza della persecuzione della Dafa nella Cina continentale.

Tutta la mia famiglia inizia a praticare

Alla fine degli anni 80 la mia famiglia cercava una pratica di qigong per poter migliorare la propria salute. A quel tempo la Falun Dafa non era ancora stata presentata al pubblico.

Nel 1994, la sorella di mia moglie le ha parlato della Falun Dafa, così ha partecipato alla terza, quarta e quinta sessione delle lezioni del Maestro Li Hongzhi a Guangzhou. Io e mia figlia abbiamo assistito ad una parte delle lezioni del Maestro.

Il primo giorno dopo la lezione del Maestro, mia moglie ha portato a casa alcuni libri della Dafa. Lo Zhuan Falun non era stato ancora pubblicato, c’era solo il Falun Gong. Ci ha portato anche le registrazioni in modo che potessimo ascoltarle. Stavo cercando il Tao (la Via), così quando ho visto mia moglie meditare mi sono unito a lei. Frequentava le lezioni per imparare gli esercizi, mentre io meditavo insieme a lei a casa. All’epoca fare gli esercizi era il fulcro della pratica.

La salute di mia figlia non era molto buona. Quando cambiava il tempo, soffriva di allergie. I sintomi erano simili a quelli dell’asma e aveva bisogno di fare iniezioni tre volte al giorno. Nonostante tutti i nostri sforzi, le sue condizioni non miglioravano.

Nel 1994 mia figlia è venuta a vivere con me a Hong Kong. Dopo alcuni mesi di asilo, ha iniziato a frequentare la scuola elementare. Spesso dovevo ancora accompagnarla dal dottore. Lei non capiva il cinese, quindi non poteva leggere lo Zhuan Falun.

La notte del 31 ottobre 1997 l’asma si è aggravata, tanto che l’ho dovuta portare in ospedale per delle cure. Dopo essere ritornati a casa, non si sentiva ancora bene. Il giorno seguente un numeroso gruppo di praticanti si sarebbero incontrati per fare gli esercizi della Falun Dafa, così ho deciso di portarla prima con me e che dopo l’avrei accompagnata dal dottore. I praticanti l’hanno incoraggiata a fare gli esercizi e i sintomi dell’asma sono diminuiti. Quel giorno non siamo andati dal dottore e non ha mai più avuto bisogno di ritornarci.

A quel tempo mia figlia aveva appena 10 anni e iniziava a capire e a leggere un po’ il cinese. Quindi, oltre che a praticare gli esercizi, leggevamo anche i libri della Dafa.

È andata così che tutta la mia famiglia ha iniziato a praticare la Falun Dafa.

Persistere nella sensibilizzazione nonostante gli attacchi.

Nei fine settimana i praticanti andavano nei diversi distretti per introdurre la Falun Dafa, avevano iniziato a distribuire le informazioni nei propri luoghi di pratica di gruppo. I primi materiali che avevamo a disposizione erano dei singoli fogli di carta senza immagini. Intorno al 2000, io ed altri praticanti abbiamo iniziato a creare degli striscioni.

Quando uscivo a parlare con la gente mi vestivo sempre in modo ordinato con la camicia stirata e la cravatta. Ogni giorno ,dalle 9.00 alle 19.00, si allestiva uno stand nell’area turistica di Tsim Sha Tsui. All’inizio non avevamo nemmeno un tavolo o una sedia. Dopo essere rimasti in piedi per ore, ci siamo resi conto che sarebbe stato bello avere un posto dove meditare, così abbiamo portato un tavolo e un tabellone elettronico. Abbiamo aggiunto uno sgabello per sederci e meditare.

Al vivace terminal dei traghetti di Tsim Sha Tsui c’erano molti venditori ambulanti. Tante persone sono venute a conoscenza della persecuzione della Dafa, ma gli scagnozzi dell’Associazione per la cura dei giovani di Hong Kong, affiliata al PCC, hanno sempre cercato di infastidirci. Non solo sono andati al consiglio distrettuale per discutere su come sbarazzarsi di noi, ma hanno anche assunto dei gangster e degli ubriaconi per creare scompiglio. Hanno persino spruzzato dell'olio rosso sui nostri cartelli e sui materiali.

Un giorno alcuni malviventi hanno circondato sia noi che i nostri tabelloni. Hanno persino montato un pannello di bambù per impedire alle persone di vederci.

Un Natale hanno appeso degli striscioni bianchi tutt’intorno a Tsim Sha Tsui, facendo sembrare l’intera zona un’impresa di pompe funebri. Quegli striscioni venivano trasportati da dei containers da Shenzhen e ad ogni palo ne appendevano uno.

Ho progettato un carrello da spingere in modo da poter trasportare i nostri striscioni e spostarci facilmente. Quando davanti ci bloccavano, spingevo il carrello in un altro punto ed evitavo l’ostruzione.

Una volta, mentre stavo meditando, hanno messo davanti a me delle bandiere con delle scritte che diffamavano la Dafa. Le ho ignorate e ho continuato a meditare. Un uomo anziano li ha rimproverati, dicendo loro che il modo in cui l’Associazione per la cura dei giovani ci stava bloccando era davvero un esagerazione. In seguito hanno mitigato il loro comportamento.

I teppisti del PCC ci hanno copiato per tanti anni. Quando si mostravano delle fotografie della persecuzione per smascherare i loro crimini, mettevano anche loro delle immagini per diffamare la Dafa. Quando abbiamo fatto una mostra per ricostruire le torture subite dai praticanti, mostrando il prelievo forzato di organi da parte del PCC, hanno creato un altare del male. Tuttavia c’era una cosa che non potevano imitare, i movimenti degli esercizi della Falun Dafa che di solito facciamo presso i nostri stand, così non hanno potuto vendicarsi.

Ora sappiamo di aver perseverato per veramente tanti anni. Tuttavia, se ci rilassiamo un po’, il male sfrutterà l’opportunità per creare dei disturbi. Non dobbiamo perciò allentare la presa.

(Articolo sulla condivisione delle esperienze del sito di chiarimento della verità di Hong Kong 2021)