(Minghui.org) Il 12 aprile Yang Xiong, ex sindaco e vice segretario del Partito di Shanghai, è morto improvvisamente all'età di 68 anni. Le persone che lo conoscevano bene sospettano che la sua morte prematura possa essere una punizione karmica per il suo coinvolgimento nella persecuzione del Falun Gong. Yang era nato nel novembre 1953 a Hangzhou, nella provincia dello Zhejiang, ed era diventato vice segretario generale di Shanghai nel febbraio 2001, per poi diventare vice sindaco della città nel febbraio 2003. Tra dicembre 2012 e febbraio 2017 era stato sindaco e vice segretario del Partito di Shanghai. Successivamente era entrato a far parte del Congresso nazionale del Popolo e della Conferenza Consultiva politica del Popolo cinese. Dopo che, nel 1999, l'ex leader del Partito Comunista Cinese (PCC) Jiang Zemin ha lanciato una campagna nazionale contro il Falun Gong, molti funzionari del PCC in tutta la Cina hanno partecipato alla persecuzione, incluso Yang a Shanghai, una roccaforte del regime di Jiang. Yang era attivo nella persecuzione anche ai tempi in cui era un vice segretario generale della città.

Almeno due praticanti di Shanghai sono morti quando Yang era vice sindaco

Al tempo che Yang era vice sindaco di Shanghai un gran numero di praticanti della città sono stati rinchiusi nei campi di lavoro. Le guardie e i detenuti che hanno torturato i praticanti hanno detto di aver ricevuto istruzioni dai funzionari superiori di aumentare del 5 per cento la quota dei decessi. Anche quando i praticanti venivano picchiati a morte, gli autori delle torture non erano mai ritenuti responsabili. Il 15 ottobre 2003 il signor Lu Xingguo del distretto di Pudong è stato torturato a morte nel campo di lavoro n. 3 di Qingpu, e quando il suo corpo è stato cremato, l'Ufficio 610 locale ha inviato oltre sessanta agenti di polizia a sorvegliare il forno crematorio. Un testimone che ha visto il corpo ha detto che il viso di Lu era deformato, con le labbra lacerate e alcuni denti mancanti. C'erano rughe sulla pelle vicino alle sue orecchie e aveva i capelli dritti e del sangue sul collo; aveva molti segni di scosse elettriche anche sul suo corpo. Anche un'altra praticante, la signora Gu Jianmin, era del distretto di Pudong. Il 1° marzo 2008 gli agenti dell'Ufficio 610 locale l'hanno arrestata e trattenuta nel centro di detenzione del nuovo distretto di Pudong, dove è stata torturata ed è morta nel giro di dodici giorni all'età di 53 anni.

Molti praticanti sono stati condannati quando Yang era sindaco

Dopo che Yang, alla fine del 2012, è diventato sindaco e vice segretario del Partito di Shanghai, ha continuato la politica persecutoria; di conseguenza molti praticanti sono stati arrestati e hanno subito la confisca di effetti personali e oggetti di valore. Sono stati rinchiusi in centri di detenzione, centri di lavaggio del cervello e prigioni. Dopo che, nel 2013, il sistema dei campi di lavoro è stato abolito, i casi di imprigionamento dei praticanti sono aumentati. Ad esempio, solo nella prima metà del 2013 sono stati condannati al carcere i seguenti praticanti: il signor Zhang Yi (4,5 anni), la signora Hu Zhongtian (3,5 anni), la signora Yuan Hongying (3,5 anni), la signora Rong Huijun (4 anni), la signora Li Meizhen (4 anni), la signora Gao Qinmei (4 anni), la signora Tong Xiaodi (durata della condanna sconosciuta), il signor Zhou Chenghao (4 anni), la signora Zhou Huijuan (sorella maggiore di Chenghao, 3,5 anni), la signora Bai Gendi (6,5 anni), la signora Yao Yuhua (6 anni) e la signora Zhou Shumei (4 anni).

Detenzione illegale e lavaggio del cervello presso il centro locale per il lavaggio del cervello

Lo Shanghai Law Education Center, una struttura adibita al lavaggio del cervello, è stato inaugurato nel gennaio 2001. Situato nel distretto di Qingpu, era strutturato come una prigione e i praticanti del Falun Gong vi venivano detenuti 24 ore su 24 per essere sottoposti al lavaggio del cervello. All'arrivo tutti i praticanti venivano perquisiti e i loro effetti personali venivano ispezionati. A ogni praticante detenuto venivano assegnati due membri dello staff per sorvegliarlo e fargli il lavaggio del cervello. Non c'era libertà fisica poiché a ogni praticante non era permesso di uscire dalla stanza, che era di circa 15 metri quadrati incluso il bagno – al quale era stata rimossa la porta, non consentendo la privacy personale. Ai praticanti non era permesso interagire con nessuno; non era consentito loro ricevere visite dei familiari né fare o ricevere telefonate. Il centro di lavaggio del cervello mirava a costringere i praticanti a rinunciare al loro credo. Se avessero rifiutato, la detenzione sarebbe continuata – sempre in nome dell'“educazione”. Se dopo alcuni mesi avessero ancora rifiutato di cedere, sarebbero seguite misure più brutali. Dopo la detenzione nel centro di lavaggio del cervello un discreto numero di praticanti veniva mandato nei campi di lavoro forzato. Ogni sessione di lavaggio del cervello costava diversi soldi. Il finanziamento proveniva da due fonti: fondi stanziati dai governi locale e centrale e le tasse che i datori di lavoro dei praticanti detenuti erano costretti a pagare. Secondo le informazioni di Minghui, alla fine del 2020 hanno perso la vita a causa della persecuzione circa trenta praticanti di Shanghai. che sono: Bai Gendi, Cao Guoxin, Cao Jinxian, Chen Boying, Chen Jun, Chen Laidi, Ding Youmu, Ge Wenxin, Gu Jianmin, Huang Qiaolan, Li Baifan, Li Jianbin, Li Limao, Li Weihong, Li Yuqin, Lu Airong, Lu Xingguo, Ma Dongquan, Ma Xinxing, Qing Dehui, Weng Ping, Xie Xiantai, Xu Peizhen, Yang Xueqin , Zhang Baoqing, Zhang Zhiyun, Zhao Bin, Zhao Yunkai, Zhou Yuntian e Zhou Zhaolian. Seguendo i principi di Verità, Compassione e Tolleranza, i praticanti del Falun Gong hanno migliorato il loro ruolo all'interno delle proprie famiglie e sono diventati impiegati più responsabili sul lavoro e cittadini migliori. Perseguitando praticanti innocenti, i funzionari non solo scoraggiano le persone dall'essere buone, ma mettono in pericolo anche il loro futuro, in quanto verrà il momento in cui dovranno pagare per i crimini da loro commessi. Ci auguriamo sinceramente che tutti gli autori di crimini nei confronti dei praticanti smettano di partecipare alla persecuzione e seguano la loro coscienza per assicurare a se stessi e all'umanità un futuro migliore.