(Minghui.org) Il 16 novembre dell'anno scorso una donna indigente, la quale si guadagnava da vivere raccogliendo rifiuti riciclabili, ha preso in prestito 14.000 yuan (circa 1.791 euro) per curare un coagulo di sangue alla gamba di suo figlio, ma è stata arrestata dalla polizia che le ha confiscato il denaro.
La polizia afferma che Bai Baohua, residente a Chifeng, nella Mongolia Interna, intendeva usare il denaro per produrre materiale informativo sul Falun Gong, una disciplina spirituale che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.
Assieme ai libri del Falun Gong, 500 calendari con informazioni sulla pratica ed altri effetti personali confiscati alla donna durante l'arresto, il denaro salvavita è stato presentato al procuratore come "prova d'accusa".
In seguito la cinquantaseienne è stata condotta in un primo momento alla stazione di polizia locale, quindi in ospedale per un esame fisico. Quando si è rifiutata di permettere all'infermiera di prelevarle il sangue, un poliziotto le ha dato un calcio nella schiena ed un altro le ha afferrato i capelli e l'ha schiaffeggiata due volte. Gli agenti l'hanno trattenuta con la forza mentre l'infermiera eseguiva il prelievo.
La polizia ed il procuratore si sono recati più volte ad interrogarla, quando si trovava nel centro di detenzione del distretto di Yuanbaoshan. I funzionari hanno cercato di costringerla a dichiararsi colpevole per "aver tentato di riprodurre materiale del Falun Gong".
L'arresto di Bai e la confisca del denaro hanno inferto un duro colpo alla suocera, che si è ammalata e, dopo poco tempo, è morta.
Il tribunale intermedio di Chifeng ha fissato un'udienza per il 3 febbraio di quest'anno. Dopo che il giudice ha vietato al suo avvocato di presentare una istanza di non colpevolezza per lei, usando la pandemia come scusa, i familiari hanno chiesto il rinvio dell'udienza. Non è chiaro se il giudice abbia approvato o meno la loro richiesta.
All'inizio di aprile Bai è stata condannata a quattro anni. Anche se il giudice le ha concesso dieci giorni per ricorrere in appello contro il verdetto, in seguito al protrarsi per cinque giorni del festival della pulizia delle tombe, non è chiaro se il suo ricorso sia stato accolto.
Secondo le informazioni disponibili raccolte da Minghui.org, almeno novantasette praticanti del Falun Gong a Chifeng sono stati molestati ed arrestati l'anno scorso. Wang Bing, il capo del Comitato per gli affari politici e legali del distretto di Yuanbaoshan, ha organizzato diverse sessioni di lavaggio del cervello contro le praticanti, gestiti da Kang Jianwei e Liu Gang della prigione femminile della Mongolia Interna.
Nella persecuzione del Falun Gong, il Comitato per gli Affari Politici e Legali, un'agenzia extra-giudiziaria che supervisiona la pubblica sicurezza ed i rami giudiziari, ha svolto un ruolo importante nella definizione e nell'esecuzione delle politiche di persecuzione.
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