Liaoning: Donna verrà rilasciata dopo aver scontato sette anni e mezzo per la sua fede

(Minghui.org) Li Fangfang ha scontato sette anni e mezzo di prigione per la sua fede nel Falun Gong, una pratica di meditazione che da ventidue anni viene perseguitata dal regime comunista. La praticante dovrebbe essere rilasciata il 13 maggio di quest’anno.

Il 14 novembre 2013 Li, abitante della città di Shenyang, è stata arrestata per aver cercato di aiutare un’amica praticante che era detenuta. Il 27 ottobre 2014 la donna è stata condannata dal tribunale del distretto di Heping a sette anni e mezzo da scontare nella prigione femminile del Liaoning.

Li, laureata all'Università di Shenyang, era direttore generale di McDonald's nel nord-est della Cina. Ha iniziato a praticare il Falun Gong nel 2004; le persone che la conoscono dicono che è una persona di buon cuore ed altruista. Per aver sostenuto la sua fede è stata arrestata due volte e messa in prigione per un totale di dieci anni e mezzo.

Li Fangfang

Arrestata per aver offerto aiuto, torturata per aver fatto degli esercizi

Il 14 ottobre 2013 la praticante Zhu Lanying, sessantuno anni, è stata arrestata dagli agenti della stazione di polizia di Hunhewan nel distretto di Heping. La figlia, Zhang Chunnan, ha cercato di visitare sua madre, ma le autorità non le hanno fornito alcuna informazione.

Zhang è poi tornata alla stazione di polizia con Li Fangfang per chiedere il rilascio della madre, ma è stata cacciata dalla stazione di polizia. Quando Li ha cercato di fermare l'uso della violenza da parte della polizia è stata arrestata e portata al centro di detenzione di Shenyang, dove le hanno legato gli arti ad un letto di metallo per due giorni.

Il 27 ottobre 2014 Li è stata condannata a sette anni e mezzo dal tribunale del distretto di Heping e mandata alla prigione femminile della provincia del Liaoning.

Mentre era detenuta ha insistito per fare gli esercizi del Falun Gong ed è stata ripetutamente minacciata dalle guardie carcerarie. Per mettere le altre prigioniere contro di lei le guardie hanno costretto tutte le detenute dell'unità a stare ferme durante le pause, non permettendo loro di guardare la TV o fare shopping.

Tuttavia Li non si è arresa e ha insistito nel fare gli esercizi. Il 2 luglio 2019 è stata messa in cella d’isolamento con le mani ammanettate dietro la schiena per oltre venti giorni consecutivi. Le manette non le sono mai state tolte, neanche quando mangiava, dormiva, andava in bagno e si lavava; le guardie dicevano che se non avesse smesso di fare esercizi sarebbe stata ammanettata fino al suo rilascio.

Mentre era in isolamento ha avuto un attacco di cuore ed è stata ricoverata in ospedale.

In diverse occasioni, poiché aveva gridato ad alta voce: "la Falun Dafa è buona", è stata buttata a terra dai prigionieri e le è stata tappata la bocca, a volte è stata legata così strettamente che ha rischiato di soffocare ed ha avuto le convulsioni.

Detenuta nel centro di detenzione della città di Shenyang

Prima del suo attuale periodo di detenzione la praticante era stata arrestata il 24 giugno 2008, la polizia aveva saccheggiato la sua casa e portato sia lei che sua madre, Yang Shuqing, al centro di detenzione di Shenyang.

Li ha protestato contro la loro detenzione illegale gridando: "La Falun Dafa è buona!", si è rifiutata di indossare l'uniforme del carcere ed ha anche fatto gli esercizi del Falun Gong. Per rappresaglia le guardie hanno ordinato alle detenute di picchiarla. Una volta, dopo che si è tolta l'uniforme del carcere, due detenute le hanno dato un calcio nella schiena rompendole una vertebra, l'osso si è gonfiato sotto la pelle e non è stata in grado di stare in piedi per più di due settimane.

Un'altra volta che si è tolta l'uniforme tre detenute forti e alte, una delle quali aveva praticato il judo, l'hanno picchiata in testa e sul collo per più di dieci minuti; molte altre detenute sono rimaste traumatizzate nell'assistere agli abusi.

Rievocazione della tortura: pestaggio brutale

Tre anni nella prigione femminile della provincia del Liaoning

Li e sua madre sono state entrambe condannate a tre anni di prigione il 13 ottobre 2009 e sono state portate nella prigione femminile della provincia del Liaoning, Yang aveva sessantanove anni.

La figlia ha protestato contro la detenzione della madre ed è stata picchiata e privata del sonno, una volta per tre giorni e tre notti. Diverse detenute facevano a turno per controllarla e, quando si addormentava, le gettavano l’acqua addosso o gridavano per svegliarla. A volte le legavano le mani e la bocca per impedirle di gridare; per alcune notti le detenute le hanno ammanettato le braccia dietro la schiena, causandole lividi alle mani ed ai polsi.

Durante i freddi mesi invernali è stata costretta a rimanere in una stanza con le finestre spalancate.

Poiché si rifiutava di rinunciare alla sua fede, è stata costretta a stare ferma per lunghi periodi di tempo, veniva nutrita con dei pezzi di pane ed in inverno le prigioniere aprivano le finestre della sua cella per farla congelare.

Una volta, dopo che ha scritto sul muro: "La Falun Dafa è buona" e "Verità, Compassione e Tolleranza sono buone", la detenuta Wang Lihong l'ha schiaffeggiata con le sue scarpe; un'altra volta, dopo che ha riferito ad una guardia come veniva torturata, la guardia l'ha rimproverata. Nel mese successivo, Wang Lihong le ha ripetutamente sbattuto la testa contro il muro.

Illustrazione della tortura: sbattere la testa di una persona contro il muro

La salute della donna è peggiorata, ha perso peso rapidamente ed ha avuto allucinazioni, le sue gengive sanguinavano ed i suoi piedi e le sue gambe erano gonfi ed ha sviluppato ipertensione e malattie cardiache.

Ogni giorno le guardie costringevano la madre, Yang, a stare in piedi per molte ore e la sottoponevano al lavaggio del cervello nonostante la sua età avanzata. Sia la madre che la figlia sono state rilasciate nel 2011.

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