(Minghui.org) Secondo l'ultimo rapporto annuale pubblicato il 21 aprile 2021 dalla Commissione degli Stati Uniti per la libertà religiosa internazionale (USCIRF), nel 2020 le condizioni di libertà religiosa in Cina sono peggiorate. Il rapporto afferma: “Sebbene il PCC abbia a lungo represso la libertà religiosa, negli ultimi anni è diventato sempre più ostile alla religione, dando origine a campagne per 'sinicizzare' l'Islam, il buddismo tibetano e il cristianesimo e liberare le religioni da presunte influenze 'straniere'. Queste politiche richiedono ai gruppi religiosi di sostenere il governo del PCC e i suoi obiettivi e interessi generali, anche alterando i propri insegnamenti per conformarsi all'ideologia del PCC e adottando modifiche architettoniche e di altro tipo ai loro siti e simboli. Sia i gruppi religiosi registrati che quelli non registrati nonché i singoli individui che si oppongono al volere del PCC, subiscono molestie, detenzione, arresto e reclusione”. Si è rilevato che “durante il 2020 migliaia di praticanti del Falun Gong sono stati molestati e arrestati per aver praticato la loro fede, e alcuni probabilmente sono morti mentre erano sotto custodia della polizia a causa di maltrattamenti e torture. Rapporti internazionali credibili hanno anche suggerito che è molto probabile che si sia continuato a verificare il prelievo forzato di organi da praticanti del Falun Gong”. Il rapporto ha elencato la Cina come “Paese di particolare preoccupazione” (CPC) per ventidue anni consecutivi per “aver commesso violazioni sistematiche, continue ed eclatanti della libertà religiosa”, come definito dall'International Religious Freedom Act (IRFA). Ha anche esortato il governo degli Stati Uniti a “far rispettare al massimo le leggi statunitensi esistenti... e a continuare a imporre sanzioni finanziarie e sui visti mirate alle agenzie governative e ai funzionari cinesi responsabili di gravi violazioni della libertà religiosa”. L'USCIRF ha anche espresso preoccupazione per il fatto che la Cina ospiterà i Giochi Olimpici Invernali del 2022 e ha raccomandato ai funzionari del governo degli Stati Uniti di non partecipare nel caso che il Partito Comunista Cinese (PCC) dovesse continuare a reprimere la libertà religiosa. Per quanto riguarda la situazione a livello nazionale negli Stati Uniti, il rapporto USCIRF ha osservato che il governo degli Stati Uniti dovrebbe anche “continuare e intensificare gli sforzi per contrastare le operazioni di influenza del governo cinese negli Stati Uniti – inclusi gli Istituti Confucio – che reprimono le informazioni o la difesa inerenti alle violazioni della libertà religiosa in Cina”. E il Congresso dovrebbe “sostenere la legislazione per promuovere la libertà religiosa in Cina”. Il rapporto USCIRF ha applaudito la dura presa di posizione di diversi alti funzionari del governo degli Stati Uniti, tra cui l'ex segretario di Stato Mike Pompeo, sul peggioramento degli abusi dei diritti umani e della persecuzione religiosa per mano del PCC. Il Dipartimento di Stato americano non solo ha designato la Cina e altri nove Paesi come 'Paesi di particolare preoccupazione' (CPC) per la loro intolleranza o violazione della libertà religiosa, ma ha anche imposto restrizioni sui visti contro coloro che abusano dei diritti umani e i violatori della libertà religiosa. Tra loro c'è stato Huang Yuanxiong, un ufficiale della stazione di polizia di Wucun, nella provincia del Fujian, e sua moglie, entrambi coinvolti nella persecuzione contro i praticanti del Falun Gong. Il commissario dell'USCIRF Gary L. Bauer ha affermato che i religiosi sono stati privati dal PCC di molti dei loro diritti umani fondamentali, compreso quello di cercare e venerare Dio. Bauer chiede all'opinione pubblica americana di intraprendere azioni immediate contro le minacce all'umanità del PCC. Ha affermato: “Mi appello ai miei concittadini affinché agiscano ora individualmente. Ai CEO delle aziende statunitensi chiedo di smettete di anteporre il proprio desiderio di maggiori profitti in Cina agli interessi e ai valori del nostro Paese. Ai presidenti delle nostre grandi università chiedo di smettete di accettare il denaro del regime comunista cinese, che minaccerà inevitabilmente la libertà accademica. Ai consumatori americani chiedo di non comprare prodotti fabbricati da lavoratori sfruttati nei campi di lavoro forzato e nelle fabbriche della Cina comunista. In caso contrario sovvenzionerebbero la loro persecuzione e rafforzerebbero un avversario del nostro Paese”. Ha aggiunto: “Gli Stati Uniti hanno già affrontato e sconfitto grandi minacce alla libertà umana, comprese la Germania nazista e l'Unione Sovietica. I cinesi comunisti non pensano che abbiamo lo stesso coraggio oggi. Verranno smentiti, ma solo se ognuno di noi rappresenterà i valori americani”. Un altro commissario dell'USCIRF, Johnnie Moore, ha affermato che il PCC sta avviando una rivoluzione culturale e consentendo il genocidio attraverso tattiche tecnologiche. Il PCC non è un “concorrente strategico”, ma “un attore ostile le cui azioni mettono in pericolo il mondo”. Il commissario Moore ha commentato che è tempo che gli Stati Uniti e i loro alleati vedano attraverso la natura del PCC, riconoscendo che è singolare e distinto nel suo disprezzo per la vita umana – non solo per i diritti umani e la libertà religiosa. Ha affermato: “Non possiamo permettere che l'ordine internazionale, nel perseguimento dell'interesse personale, continui a lasciare che la Cina agisca secondo le sue stesse regole. Quelle nazioni nel mondo che ignorano la malevolenza del PCC finiranno per ritrovarsi sottomesse ad esso. È tempo che i nostri organismi internazionali e le nostre democrazie liberali si oppongano al PCC”.