(Minghui.org) In occasione del 22° anniversario dello storico appello al governo cinese di 10.000 praticanti del Falun Gong per ottenere il diritto di praticare la loro fede, il senatore canadese Thanh Hai Ngo ha rilasciato una dichiarazione a sostegno della disciplina spirituale e di condanna delle comprovate violazioni dei diritti umani da parte del Partito Comunista Cinese (PCC).

Il senatore canadese Thanh Hai Ngo

Il 25 aprile 1999 circa 10.000 praticanti del Falun Gong hanno organizzato un appello pacifico davanti all'Ufficio per gli appelli del Consiglio di Stato a Pechino per ottenere il rilascio di dozzine di praticanti arrestati a Tianjin nei due giorni precedenti e un ambiente in cui poter praticare liberamente il Falun Gong e avere la possibilità di pubblicare i suoi libri. Quella sera, dopo che l'allora premier ha ricevuto un gruppo di praticanti e promesso di proteggere i loro diritti, i praticanti se ne sono andati. Tre mesi dopo, nonostante le richieste pacifiche sollevate dai praticanti in questo appello senza precedenti, il Partito Comunista Cinese ha lanciato la persecuzione nazionale del Falun Gong. Dopo che è stato lanciato l'ordine di “rovinare la loro reputazione, distruggerli economicamente ed eliminarli fisicamente”, innumerevoli praticanti sono stati arrestati, detenuti, imprigionati e torturati, e molti sono stati uccisi per prelevare loro i propri organi. Centinaia di migliaia di famiglie sono state separate e distrutte.

La dichiarazione del senatore Thanh Hai Ngo a sostegno del Falun Gong

Nella sua dichiarazione, il senatore Ngo ha affermato che il PCC ha “commesso comprovati crimini contro l'umanità”. È particolarmente disturbato “dalla raccapricciante, sistematica e di lunga data pratica del prelievo forzato di organi” da innocenti e pacifici praticanti del Falun Gong e altri prigionieri di coscienza, che è stata confermata nella sentenza finale emessa nel marzo 2020 dal China Tribunal di Londra. Il senatore Ngo ha affermato che, nonostante l'eccezionale reputazione del Canada nella difesa dei diritti umani, resta ancora molto da fare. Ha detto: “Dal momento che il PCC sta continuando a commettere questi atti atroci nell'assoluta impunità, spetta al governo del Canada, insieme agli alleati democratici e alle Nazioni Unite salvaguardare e sostenere l'ordine internazionale basato sulle regole, per frenare il dispotismo del regime comunista cinese. Dobbiamo intraprendere un'azione concertata e decisiva, facendo pressione su questo Stato canaglia, assicurandoci che le sue azioni siano coerenti con i suoi impegni internazionali in materia di diritti umani”. Il senatore chiede al Canada e ai suoi alleati di schierarsi dalla parte di tutte le vittime di gravi violazioni dei diritti umani, tirannia e comunismo per proteggere il loro diritto a praticare le proprie convinzioni.