(Minghui.org) Da quando Jiang Zemin, l’ex leader del Partito Comunista Cinese (PCC), nel luglio 1999 ha iniziato la persecuzione della Falun Dafa, il capo dell’organizzazione locale del PCC nel mio villaggio, San, ha seguito le direttive del Partito inerenti alla persecuzione.

Eppure, nonostante i praticanti continuassero a cercare di aiutarlo a comprendere la realtà dei fatti, non accennava a cambiare.

San ha denunciato i praticanti diverse volte

Nel 2000 sono tornata a casa dal centro di detenzione dove ero stata rinchiusa dopo essere stata arrestata illegalmente.

La mia famiglia possedeva una clinica e una volta quando due pazienti sono venuti a farmi visita, San è andato in municipio e ci ha denunciati al direttore.

Ha detto che alcuni praticanti della Falun Dafa erano venuti a casa mia per “impegnarsi in un complotto di gruppo”, un praticante del villaggio, che si trovava al municipio per affari, aveva ascoltato la conversazione per caso e me lo aveva riferito.

Sono allora andata a casa di San e quando mi ha visto è immediatamente arrossito. Ho detto: “Le persone che sono venute a casa mia erano pazienti. Sai chi ha riferito della loro visita al direttore del municipio?”

Ha semplicemente ripetuto la mia domanda: “Chi l’avrebbe riferito?” Sapendo che non aveva il coraggio di ammetterlo, ho pensato di non metterlo in imbarazzo o biasimarlo.

Invece, gli ho detto: “Se lo scopri, per favore spiegagli i fatti e incoraggialo a non fare più niente di così sciocco e cattivo. Tutti nel nostro villaggio sanno come si comportano i praticanti della Falun Dafa. Devi proteggere queste brave persone!” Mi ha guardato e non ha detto una parola.

Un’altra volta San è andato a casa di un praticante e lo ha visto mentre mostrava a una persona un DVD che spiega la verità sulla Dafa. E dopo aver assistito alla scena è andato alla stazione di polizia a denunciare il fatto.

Un agente di polizia è quindi andato a casa del praticante e ha detto: “Cosa state guardando? Non mostrarlo a nessun altro!” Il praticante ha capito che doveva essere stato San ad aver avvisato la polizia, quindi è andato a chiarirgli la verità.

Anche se San non diceva mai niente direttamente, continuava a fare cose orribili dietro le quinte. Quando vedeva gli striscioni che i praticanti avevano affisso, li tirava giù.

Quando trovava gli adesivi della Dafa sui pali della luce, li raschiava via o li strappava e poi denunciava il fatto alla polizia. Quando vedeva dei praticanti anziani distribuire materiali per chiarire la verità, toglieva loro di mano gli opuscoli e perquisiva le loro borse.

Ha persino condotto la polizia ad arrestare i praticanti nelle loro case. È stato coinvolto in molti di questi incidenti.

Alcuni praticanti mi hanno detto: “Non nutrire alcuna speranza per lui. Non può essere aiutato e non merita di esserlo!”

Il Maestro mi ha illuminato sul fatto che non avrei dovuto rinunciare a lui

Capivo come gli altri praticanti si sentivano. In effetti, San era anche coinvolto nella persecuzione della mia famiglia.

Ha assistito la polizia e il personale dell’Ufficio 610 che hanno fatto irruzione in casa mia. Hanno rubato svariati medicinali dalla mia clinica e requisito decine di migliaia di yuan in contanti, che era il capitale che usavamo per gestire l’attività e sostenere la famiglia.

Hanno arrestato mio marito e lo hanno mandato di nuovo in un campo di lavoro forzato. San è stato coinvolto in ogni fase della persecuzione nei nostri confronti.

Per un po’ sono stata davvero delusa da lui e ho pensato che potesse essere il tipo di persona che non poteva essere aiutato, ma come praticante sapevo che avrei dovuto fare come il Maestro Li Hongzhi, fondatore della Falun Dafa, aveva chiesto e non odiarlo. Al contrario avrei dovuto aiutarlo. Un giorno San è venuto a casa mia e ha detto: “Nei prossimi giorni i capi della contea andranno a casa di tutti i praticanti locali per vedere se stanno ancora praticando la Falun Dafa. Dovresti dire loro di nascondere le foto del vostro Maestro o saranno tutte confiscate”. Il mio primo pensiero è stato di chiedergli: “Non stai cooperando con il malvagio PCC per fare qualcosa di male?” Ripensandoci, sapevo che dovevo attenermi allo standard di un praticante e non biasimarlo. Al contrario dovevo aiutarlo chiarendogli la verità. Ho detto: “Non possiamo togliere le foto del nostro Maestro... i praticanti del nostro villaggio hanno tutti beneficiato della Dafa! Prendi me, per esempio. In passato avevo un brutto carattere e molti disturbi, nondimeno dopo aver iniziato a praticare la Falun Dafa mi sono comportata secondo i principi di Verità, Compassione e Tolleranza, e ora godo di ottima salute”. “Il Maestro Li Hongzhi mi ha salvato la vita. Bisogna sempre rispettare il proprio maestro come si rispetta il proprio padre. Chi ha il diritto di interferire quando venero il mio Maestro a casa mia? La Costituzione protegge la libertà di credo!” Ha risposto: “Se non toglierai le foto, cosa farai se le vedranno?” Ho detto: “Va bene. Ho sempre voluto incontrarli. È stato difficile farlo poiché l’atmosfera nel paese è sempre così tesa! Sarà una buona occasione per far conoscere loro la verità”. All’improvviso ha cambiato tono: “Chi verrà? Ho cancellato i nominativi dei praticanti”. Dopo che se ne è andato, ho ripensato alla nostra conversazione e capito che in realtà era stato lui a creare problemi. Non c’è da stupirsi che altri praticanti avessero detto che non meritava di essere aiutato. Proprio quando stavo per rinunciare a lui ho fatto un sogno. Si era verificata una grande inondazione e quando sono corsa fuori di casa, ho visto un oceano d’acqua davanti a me. San era l’unica persona che vedevo e stava nuotando disperatamente. Gli ho detto di uscire velocemente dall’acqua e al tempo stesso stavo cercando di tirarlo fuori. Poi mi sono svegliata. Era il compassionevole Maestro che mi stava dicendo di non arrendermi!

San fa finalmente la scelta giusta

Quando stavo studiando la Fa, ciò che segue ha attirato la mia attenzione:

“Tranne quei pochi capibanda che sono esseri malvagi reincarnati, non trattiamo le persone come demoni, semplicemente sono esseri umani che sono stati tenuti in ostaggio da esso.” (“Insegnamento della Fa alla Conferenza per il decimo anniversario della fondazione del sito web Minghui”, Insegnamento della Fa nelle conferenze X)

Sapevo che il Maestro mi stava illuminando. Mi sono guardata dentro e mi sono accorta che avevo ancora una mentalità egoistica di autodifesa e che era per questo che ero prevenuta nei confronti di San.

Il Maestro ha detto:

“La retta Fa si diffonde,

diecimila demoni cercano di impedirlo,

salvare gli esseri senzienti,

le nozioni umane cambiano,

le cose degenerate periscono,

la luce e lo splendore emergono.” (“Una vita nuova”, Hong Yin)

Il Maestro ci ha detto che tutti gli esseri umani in questo mondo, ad eccezione di alcune persone malvagie nel PCC e di coloro che hanno commesso molte azioni malvagie ma si rifiutano di pentirsi, sono esseri che aspettano di essere salvati. È nostra responsabilità non rinunciare a nessun essere e non mescolare sentimenti e nozioni personali mentre salviamo vite umane. Dobbiamo offrire alle persone l’opportunità di fare una scelta. Quindi, dipende da ogni individuo se vuole essere aiutato. Dal momento in cui ho avuto questa comprensione, ho cercato di cogliere ogni opportunità per chiarire la verità a San. A quel tempo i miei genitori avevano entrambi 80 anni. Poiché praticavano la Falun Dafa, i funzionari del villaggio avevano fatto in modo che non ricevessero l’indennità di sussistenza per le persone con un basso reddito. Mio padre provava risentimento verso San per questo motivo, ma l’ho persuaso: “Siamo praticanti e dovremmo essere compassionevoli con tutti. Potrebbe non dipendere tutto da lui. Quando avrò l’opportunità di farlo, gli chiederò cosa sta succedendo e chi ha preso la decisione”. Una volta, mentre gli stavo chiarendo la verità, ha detto: “La pensione dei tuoi genitori non dipende da me. Devi andare a chiedere all’Ufficio per gli Affari civili della contea”. Poco dopo è andato all’Ufficio per gli Affari civili a informarsi e, dopo essere tornato, mi ha raccontato come stavano le cose. I funzionari dell’Ufficio per gli Affari civili gli avevano detto: “Poiché la famiglia pratica la Falun Dafa, non possiamo approvarla”. Lui aveva replicato: “Se non potete darmi un documento ufficiale, come posso spiegarglielo? Dovrò dire loro che è stato l’Ufficio per gli Affari civili a rifiutare la loro domanda. Se domani la figlia dovesse portare sua madre nel vostro ufficio e lasciarcela, avreste un problema da gestire”. Queste parole hanno fatto loro indietreggiare. Hanno detto: “Ok, allora potrai aiutarle a presentare la richiesta!” In quel periodo mio padre è morto, nondimeno San ha aiutato mia madre e mio marito a ottenere l’indennità di sussistenza. Nel 2019 ho lasciato il villaggio e sono andata a vivere in città. Una volta, quando ho incontrato San, gli ho mostrato un video della Falun Dafa e parlato ulteriormente della pratica. Gli ho detto: “Il Maestro Li è misericordioso con te in quanto mi illumina e mi permette di aiutarti. Sebbene tu abbia commesso molti misfatti sotto pressione, sei stato direttamente coinvolto nella persecuzione e questo significa che hai commesso crimini che devi farti perdonare”. Quell’anno la polizia cittadina ha arrestato molti praticanti. San è venuto in città per lavoro e mi ha chiesto di passare da casa mia. Gli ho detto: “Questo è un periodo insolito; lascia che sia io a raggiungerti”. Sebbene avessi accettato di incontrarlo, ero titubante. Ho pensato: “Cosa ci fa qui adesso? Dovrei vederlo?” Alla fine ho deciso di presentarmi all’appuntamento. Ho detto a un’altra praticante cosa avrei fatto e le ho chiesto di inviare pensieri retti per me. Mi ha ricordato: “Devi stare molto attenta però, soprattutto perché lui ti vuole incontrare in questo particolare momento”. Quando ci siamo visti ho raccontato a San altri fatti sulla Dafa. Mi ha detto che il motivo del suo viaggio in città quella volta era di mettere i suoi parenti su un treno per tornare a casa. Mi ha anche detto che, al fine di sottrarsi alla sua responsabilità, il capo della Divisione per la Sicurezza dello Stato della contea voleva che lui informasse la polizia locale che un praticante della Falun Dafa del suo villaggio stava lavorando nel loro territorio, in quanto ciò avrebbe risparmiato il disturbo all’Ufficio di Sicurezza della contea. San non ha acconsentito e ha detto al capo della sicurezza: “Se lo farai, la polizia locale gli creerà problemi e non potrà più lavorare lì, di conseguenza dovrà andare da qualche altra parte. Se si trasferirà, allora cosa farai?” Quindi San ha fatto decadere l’idea del capo della Sicurezza. Udendo le sue parole, l’ho incoraggiato e rassicurato: “Hai fatto la cosa giusta!” A metà maggio 2020, San mi ha chiamato e ha detto che era in città per affari e che voleva far visita a mia madre. Ha detto: “La Dafa è così buona! Sai, per qualcuno della mia età lavorare nelle risaie è molto difficile, poiché non può competere con i giovani. Ma mi sono ricordato la frase che mi hai insegnato: ‘La Falun Dafa è buona; Verità, Compassione e Tolleranza sono buone’. Ho recitato quelle parole nella mia mente ogni giorno e indovina un po’? Ho lavorato nei campi tutti quei giorni e portato a termine il lavoro, proprio come fanno i giovani!”. Alle persone anziane con cui ha lavorato ha anche detto: “Ci sono praticanti della Falun Dafa nel nostro villaggio e io so molte cose sulla Falun Dafa. Coloro che la praticano sono brave persone!” In seguito, gli ho anche spiegato perché avesse bisogno di dimettersi dal PCC e lui mi ha lasciato inviare una dichiarazione per disdire la sua adesione, usando il suo vero nome.