(Minghui.org) Cai Yuchan, una residente della città dello Shantou, nel Guangdong, si trova ad affrontare un processo per la sua fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal 1999.
Il 12 dicembre dello scorso anno Cai, di circa sessant'anni, è stata arrestata dopo essere stata denunciata per aver chiarito la veritàTutti i praticanti in Cina fanno quello che è chiamato “chiarire la verità”: spiegare alle persone i fatti sul Falun Gong in occasione di conversazioni, tramite la distribuzione di opuscoli o esponendo manifesti e striscioni per denunciare la brutale persecuzione attuata dal PCC. Fuori dalla Cina, dove il Falun Gong è libero, i praticanti chiariscono i fatti con esposizioni, pubblicando notizie su internet, tramite mostre d'arte, film, libri e giornali. Lo scopo di chiarire la verità è aiutare la gente a comprendere il Falun Gong, ristabilire la verità in seguito alle menzogne diffuse dal regime cinese e favorire una presa di coscienza generale affinché si possa porre fine alla persecuzione. sul Falun Gong in un supermercato, in seguito gli agenti le hanno saccheggiato la casa e sequestrato i suoi libri del Falun Gong.
La famiglia di Cai non è stata informata del suo arresto e quindi solo quando hanno denunciato la sua scomparsa alla polizia, hanno appreso che la praticante era stata portata al centro di detenzione di Tuopu.
Il 23 febbraio di quest'anno la polizia ha presentato il caso alla ProcuraL'organo dello stato cinese responsabile del controllo legale. Le sue funzioni includono la decisione degli arresti e la prosecuzione dei casi criminali principali, conduce le indagini, che iniziano e che sostengono le prosecuzioni pubbliche, che interpretano la legge in applicazioni specifiche, che sorveglia le decisioni della corte, che sorveglia le procedure giudiziarie, ed il controllo di altre attività delle prigioni, i centri di detenzione, ed i campi di lavoro. del distretto di Longhu e due giorni dopo trasferito a quella di Jinping dove è stato esaminato dal suo avvocato che successivamente si è recato a farle visita nel centro di detenzione.