(Minghui.org) Il 10 marzo scorso un'insegnante in pensione di ottantacinque anni della città di Yingkou, nella provincia del Liaoning, è stata processata per la sua fede nel Falun Gong, una pratica spirituale che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.
Il 31 maggio 2019 Han Guiyun è stata arrestata in un parco. Gli agenti di polizia le hanno saccheggiato la casa a sua insaputa e, dopo averla trattenuta nella stazione di polizia locale per tutto il giorno, hanno chiamato suo figlio per portarla a casa intorno all'una di notte. Han è stata riportata alla stazione di polizia il 18 giugno 2019 e le è stato ordinato di firmare il documento di rilascio su cauzione.
Il 10 marzo di quest’anno, durante il suo processo tenutosi presso il tribunale del distretto di Zhanqian, Han ha testimoniato in sua difesa, sostenendo che non c'è nessuna legge in Cina che criminalizza la pratica del Falun Gong e che l'ufficio di pubblicazione cinese ha revocato il divieto di pubblicare la letteratura del Falun Gong nel 2011.
Dopo l'udienza la polizia l’ha sottoposta ad un esame fisico: la praticante aveva la pressione sanguigna pericolosamente alta e vomitava, così il centro di detenzione locale ha rifiutato di accettarla ed è stata nuovamente rilasciata.
Il 12 marzo un agente di polizia e due persone del comitato residenziale l'hanno molestata dicendole che se avesse accettato di firmare una dichiarazione in cui prometteva di non praticare più il Falun Gong le avrebbero dato una pena leggera e avrebbe comunque ricevuto il 60% della sua pensione, ma se si fosse rifiutata di farlo le avrebbero sospeso l'intera pensione. La praticante ha detto che non avrebbe firmato la dichiarazione e gli agenti se ne sono andati. Resta da vedere se le autorità hanno sospeso la sua pensione.
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